236 l Bambini che ricordano altre vite
Quando i ricordi diventano ordinariamente accessibili, essi non vengono
necessariamente cancellati. In alcune circostanze insolite, possono infatti ritorna
re nuovamente alla coscienza; un caso Indiano studiato assieme a Satwant Pasri
cha suggerisce proprio questa evenienza. Nel capitolo 7 (nota 9) ho fatto riferi
mento al soggetto di questo caso, Ram Prakash, discutendo dell'intervallo prefis
sato che i Jainisti ritengono intercorra fra la morte e la rinascita. Ram Prakash ri
cordava dei dettagli verificati della vita di un uomo, Shev Behair Jain, che era
morto poco prima della sua nascita. Tuttavia, a differenza della maggior parte dei
soggetti, Ram Prakash affermava di ricordare anche altre due vite precedenti.
(Egli però non ci fornì sufficienti dettagli per permetterei di individuare le perso
ne a cui si riferiva. Inoltre, la prima di queste due esistenze, si svolse più di un
secolo fa, il che avrebbe reso ancora più difficile l'identificazione). Ciò che è in
teressante in questo contesto è che, i membri della famiglia di Shev Behari Jain,
non lo avevano mai udito riferirsi a queste due vite precedenti. Sfortunatamente
non ho a disposizione altri casi di questo tipo che mi permettano di darne una
più chiara interpretazione. Una possibile spiegazione è che Ram abbia aggiunto
due vite precedenti del tutto immaginarie per abbellire quella su cui erano state
compiute delle verifiche; ma non riesco a trovare alcuna motivazione che possa
giustificare un tale atteggiamento. Al contrario, affermando cose che non avreb
bero potuto essere verificate, avrebbe potuto perdere credibilità nei confronti
della ·sua famiglia e di quella di Shev Behari Jain. Forse Shev Behari Jain, quan
do era ancora un bambino, aveva manifestato dei ricordi di queste due prece
denti esistenze ma, così come altri soggetti, li aveva scordati diventando adulto.
Ciò potrebbe spiegare come mai, sia la sua vedova che i suoi figli, non avessero
saputo niente a tale proposito. Infine, è possibile che all'interno della famiglia di
Ram esistessero delle particolari condizioni che gli facilitarono il ricordo di que
ste ulteriori vite precedenti, sebbene Shev Behari Jain non avesse avuto alcuna
reminiscenza.
I bambini che ricordano vite terminate con un suicidio
Ventitré dei circa 2.000 soggetti da me studiati, ricordavano la vita di una
persona che si era suicidata. Quattro di tali persone si erano sparate accidental
mente (due afferrando il tamburo di un fucile carico e due pulendo un'arma da
fuoco). Altre due si uccisero piuttosto che venire giustiziate dalla polizia o da dei
soldati che le stavano per catturare. Le rimanenti diciassette si tolsero la vita per
ché erano giunte al punto di pensare che, una bancarotta o un amore contrasta
to, fossero eventi peggiori della morte stessa (20).
Se riteniamo che la reincarnazione sia la migliore spiegazione per questi ca
si, si viene così ad invalidare la credenza presente in alcune religioni secondo
cui, un suicida, sia costretto a vivere nell'Inferno per molti secoli, se non addirit-
(20) Bambini che ricordano una vita prec:edente in cui morirono suicidandosi
Esempi di ciò sono stati riscontrati nei casi di Marta Lorenz, Ramez Shams, Maung Win Aung, Pau
lo Lorenz e Faruq Faris Andary.