CorrieredellaSera Mercoledì23Ottobre2019 11
Primopiano LeRegionali
ASSISISagrestiaconluci fio-
che, scansie ditomi, il profu-
mo dolciastro dell’incenso.
C’è unacampana che suona
lontano.
Il giovane frate francescano
sivoltaconun’autenticaaria
da fratefrancescano: «Potrei
dirle una bugia, e sarebbeco-
munque un peccatoveniale.
Invecevoglio dirle laverità:
noi preghiamo affinché Salvi-
ni perda questeelezionire-
gionali».
La notizia è qui.
Dentro il Sacro Convento (e
tra un po’ leggereteanche le
parole di padre EnzoFortuna-
to,lostoricoeautorevole di-
rettore della sala stampa loca-
le).
Intanto: arrivi inUmbria —
numerosi osservatori lacon-
sideranofondamentalecom’è
l’Ohio per le presidenziali
americane: qui sicapirà che
tipo di futuro può avere il la-
boratorio governativogiallo-
rosso — e i sondaggi sono,re-
stano quelli degli ultimi gior-
ni,conunaforbicedi4/
puntiafavoredelcentrode-
stra che marcia, almenofor-
malmente,compattoedeci-
so: il Capitano, il Cavalieree
Giorgia Meloni, tutti sorrisi e
promesse, giovedì sono anda-
ti aPerugia e sabato erano poi
aRoma, davanti allafolla di
piazza San Giovanni, ad an-
nunciarel’imminentecon-
quista diPalazzo Cesaronicon
lacandidata DonatellaTesei,
senatrice leghista edexsinda-
codi Montefalco, doveha la-
sciatounbuconei bilanci da
fare spavento.
Il centrosinistra si presenta,
invece, in ordine sparso. O
proprio non si presenta.
MatteoRenzi, per dire, non
s’è mai fattovedere e vive que-
statornata elettorale, alla gui-
da del suo piccolo nuovopar-
tito,come se sivotasse in una
regione dell’Azerbaigian.
Nicola Zingaretti sale e
scende dai palchi—Salvini
proprio pianerottolo per pia-
nerottolo—,entra nei bar,
dice che per ilPdlo scandalo
«Sanitopoli»èunaferita
aperta ma ben disinfettata,
assicura che la rimontaèan-
cora possibile, però poi risale
in macchina e gli viene la fac-
cia imbronciata di quello che
pensa: io non lovolevofare
questogovernoconigrillini,
erocontrario e avevo ragione,
ad esserlo.
In effetti è un po’ dura fare
campagna elettorale mentre
si discute, si litiga, ogni gior-
noesuogni provvedimento
da inserire in Manovra,con il
principale alleatodicoalizio-
ne. Tra l’altro, Luigi Di Maio
—terrorizzato dalla possibili-
tà che il Movimento precipiti
sotto il 10% e che quindi Grillo
dicasa, avendo uno zio frate
cappuccino,Fedele Conte. In-
tuita la possibilità di unacerta
confidenza, un francescano
gli si è allora avvicinato: «Stia
attentoaRenzi, Presidente,
quelloèildemonio» (senza
immaginare cheRenzi, grazie
alcelebreego, di fronteasi-
mili paragoni, più che morti-
ficarsi, si esalta).
Ciò che i francescani pensa-
no di Salvini è invece notoda
tempo.
Quando neicomizi lovedo-
no tirare fuorirosari e santini,
scuotono latesta, e si fanno il
segno della croce. Alcuni di-
cono: non ci eravamo sbaglia-
ti, cinque anni fa. Alle ultime
regionali, sul loro sito pubbli-
carono la suafotoaccantoal
candidato dell’epoca, Claudio
Ricci,eunarticolo dal titolo
eloquente: «C’èunSalvini da
ammansire». Controillupo
leghista, in queste ore stanno
seriamentevalutando la pos-
sibilità di un appello elettora-
le (lacomunità sa di poter
contare anche sullacopertura
delcardinale GualtieroBas-
setti, arcivescovo diPerugia e
presidentedella Cei; ormai
nella storiarecentedei rap-
porti tra Chiesaepolitica, il
monito: «Climaxenofobo,
Salvini pesi le parole»).
Un conventoche sembra il
Fort Alamo delcentrosinistra,
un’amarezza malcelata, padre
EnzoFortunatoadesso dice:
«Chiunque guardiaFrance-
sco d’Assisi e desideri incam-
minarsi sulla strada da lui in-
dicata, è un uomo che ama e
che soccorreilprossimo,
chiunque eovunque esso sia:
dal vicino della porta accanto
a colui che arriva, anche sulla
via del mare, e bussa alle por-
te del nostroPaese».
Ecco, uno che neicomizi ci-
ta sempreSan Francescoèil
quarantasettenne Vincenzo
Bianconi da Norcia,candidato
giallorosso che arrivadalla
cosiddetta società civile, ma
perfettamentecoscientedi
essere la quarta, o quinta scel-
ta. Proprietario di hotelper
tradizione familiare, indossa
solo chicchissimi gilet di lana
rasata (sembra ne abbia tre
bluetregrigi,elialterni in
coordinatocon le sneaker),
mitologicanarrazione eletto-
rale della propria esistenza:
prima giaccadacamerierere-
galata dalla nonna a 8 anni —
sebbene i francescani si batta-
nocontro ogniforma di sfrut-
tamentodel lavorominorile
— il padre lo spedisce a lavo-
rarecomecameriere, nella
Milano da bere,a17.Poten-
zialmenteunavversario insi-
dioso per laTesei (pronti via,
hannoprovatoad azzopparlo
conuna storia un po’ stirac-
chiata di rimborsi nel post-
terremoto).
Altro da dire, nonc’è.
Comunque mancano anco-
ra quattro giorni alvoto, e tan-
tecose possono ancora acca-
dere.
Il tramonto, su Assisi, è
struggente.
I frati a quest’ora sono riu-
niti in preghiera (e sappiamo
bene per chiedere quale mira-
colo).. ©RIPRODUZIONERISERVATA
Lacampagnacasapercasa
diSalviniinUmbria
ÈAssisilaFortAlamo
dicentrosinistra(e 5Stelle)
ItimoridiDiMaio,chehapiantatounulivodavantiallabasilica
Ilracconto
dalnostroinviato
FabrizioRoncone
e Fico e le bande di parlamen-
tari ai loro ordini gli presenti-
no subito ilconto — smoscia
l’atmosfera e, appena può, ri-
pete che ilvotoumbro «non è
untest divalore nazionale».
Nell’incertezza, qualche
giorno fa è peròvenuto qui ad
Assisi a piantare un ulivo da-
vanti alla Basilica.Poi s’è pre-
sentatopureilpremier Giu-
seppe Conte, glissando a sor-
presa sulle elezioni, ma spie-
gando che neiconventi lui è
27 ottobre
dalle 7
alle 23
abitanti
regione
884.
Quando si vota
Perugia
Capoluogo
Le Regionali in Umbria
Le scorse votazioni
Alle urne
2019 2020
Gli8candidati
Claudio Ricci
Proposta Umbria,
Italia Civica e Ricci
presidente
Emiliano Camuzzi
Potere al popolo
e Pci
Donatella Tesei
Lega, Tesei
presidente, FI, FdI,
Umbria civica
Rossano Rubicondi
Partito comunista
Antonio Pappalardo
Gilet arancioni
Giuseppe Cirillo
Partito delle Buone
maniere
Vincenzo Bianconi
Pd, M5s, Bianconi
per l’Umbria,
Sinistra civica verde,
Energia Verde
Martina Carletti
Riconquistare
l’Italia
Regione Umbria Regionali 2015 Politiche 2018 Europee
M5S
14,
27,
14,
FDI
6,
4,
6,
LEGA
13,
20,
38,
FI
8,
11,
6,
PD
35,
24,
23,
Corriere della Sera
Centrosinistra
Uscente
Centrodestra
Veneto
Zaia
Umbria
Paparelli
(vice di
Catiuscia
Marini)
Emilia-Romagna
Bonaccini
Liguria
Toti
Marche
Ceriscioli
Campania
De Luca
Toscana
Rossi
Puglia
Emiliano
Calabria
Oliverio
SuCorriere.it
Tuttelenotizie
dipoliticacon
aggiornamenti
intemporeale,
commenti,
analisi,
fotogallery
evideo
Lavicenda
●InUmbriasi
votadomenica
prossimacon
unannodi
anticipo
●Ilritornoalle
urnesièreso
necessario
perchéchela
demCatiuscia
Marini (nella
foto),
governatrice
uscente,siè
dimessadopo
un’inchiesta
perpresunte
irregolaritàsu
concorsi,
appaltie
assunzioni
nellasanità
dellaregione
●Finita
anch’essa
indagata,la
governatrice
hatentatoinun
primo
momentodi
rimanerein
carica,votando
controla
richiestadi
dimissioniacui
sieraassociato
ilsuostesso
partito,ilPd
●Dopola
cadutadel
governoConte
I,ilvotoin
Umbriaha
assuntouna
forterilevanza
politica,conla
LegadiMatteo
Salviniche
puntaavincere
inquellache
finoraèstata
unastorica
roccafortedella
sinistra
LaleghistaBorgonzonicandidatainEmilia-Romagna
«Vinceremo
Esaràiltraino
perlamiacorsa
Leregionirosse
sonocambiate»
MILANOLei, nella «spallata emiliana», ci crede:
«Se vinciamo inUmbria sarà un grande traino
anche per me in Emilia e anche per “l’impren-
dibile”Toscana. A quel punto, per questo go-
verno, sempre che duri fino ad allora, non ci
sarà più spazio». Lucia Borgonzoni è la leghi-
sta a cui Matteo Salvini ha affidato la madre di
tuttelesfide: diventarelaprima presidente
non di sinistra della «rossa» Emilia-Romagna,
Dicalaverità:unpo’ditremarella,per
questaresponsabilità,lasente...
«Certo, è una grande sfida. Anche perché fi-
no a pocotempo fa, questo era un posto in cui
se la pensavi diversamente mancovenivano a
comprarenel tuo negozio. Ma ora il climaè
cambiato, tanta gente mi chiede “portaci Salvi-
ni”, la gente non ha più paura, è rincuorata».
Diconochenonvolesselacandidatura...
«Macché, quella è unacosavenuta fuori do-
po “Un giorno da pecora”... Ho detto che avrei
voluto fare il sindaco di Bologna, la mia città.
Ma quello è il sogno di qualunque politico. E
io, prima della pensione, ci riuscirò».
Qualeèilsuopuntoforte?
«Senza dubbio ilcambiamento, la gente lo
chiede, lo vuole e ha ragione: tutto si sclerotiz-
za, figuriamoci un’amministrazione che non
cambiacolore da decenni. Ma questa è unare-
gione che,con energie nuove, puòveramente
diventare la Baviera d’Italia».
NontemeunaccordotraPdeM5S?
«Lo faranno,come inUmbria. Ma qui chivo-
tava M5Svotavacontro un sistema che si chia-
mavaPd. Ora, che qualche politicopossa tu-
rarsi il naso evotarePd, io ci credo. Che lo fac-
cia l’elettore...Peraltro, i 5 stelle qui sono stati
durissimicon ilPd. E noi abbiamo preso tanti
voti alla sinistra. Ma se la sinistra perde le farà
bene: dovrà mettersi in discussione, perché
l’Emilia è il modello della sinistra italiana».
Aproposito:nonèprofondamentescor-
retto,allimitedeldiffamatorio,identificare
ilPdcomeil«partitodiBibbiano»?
«Io in tv l’ho detto ognivolta: non è che ilPd
sapesse ofossecoinvolto.Però, sin da quando
è uscita l’inchiesta «Veleno», abbiamo chiesto:
“sietesicuri?Aveteguardatobene?”. Anche
perchécerti nomi sono ricorrenti. Dicerto,
nonc’è stata l’attenzione che dovevaesserci».
MarcoCremonesi
©RIPRODUZIONERISERVATA
ChièLucia
Borgonzoni,
43anni,
senatricedella
Lega
Inconvento
Sièpresentatopure
ilpremierConte
spiegandochenei
conventiluièdicasa