Corriere della Sera - 23.10.2019

(Grace) #1


12 Mercoledì23Ottobre2019 CorrieredellaSera


Primopiano Lasentenza


ROMARespinta definitivamen-
te l’accusa di mafia. La Corte
di Cassazione ha stabilito che
il Mondo di Mezzo sicompo-
neva di due associazioni, una
facentecapo aMassimo Car-
minati, dedita alle estorsioni
eall’intimidazioneel’altra
che avevacome riferimento il
re dellecoop Salvatore Buzzi,
impegnataacorromperee
manipolare le gare d’appalto.
Esultano le difese unite nel
combattere iltemuto 416 bis,
riconosciuto nel secondo gra-
do d’appello (nel primo era
saltato)eora sconfessato.
Quanto alle pene di molti dei
32 imputati si dovrà attendere
che vengano rideterminate in
appello. Ad esclusione di al-
cuni per i quali lacondanna è
già definitiva,come, per fare
un esempio, l’ex presidente
del consigliocomunale il dem

Mirk oCoratti (quattroanni e
sei mesi), l’ex consiglierepi-
diellino Giordano Tredicine
(due anniesei mesi)el’ex
presidentediOstia, il dem
AndreaTassone (cinque an-
ni).
La Cassazione sembra aver
accoltol’impostazione data
dai giudici delIgrado per i
quali, appunto, non esisteva
una singola associazione ma-
fiosa. Latesi della Procura,
guidata all’epoca da Giuseppe
Pignatone, era oppostaeaf-
fermava l’esistenza di una ma-
fia limitata, ma operativa, in
grado di imporreleproprie
decisionicon una riservadi
violenza derivata dal prestigio
criminale del «Cecato» Car-
minati.Perledifeseèun
trionfo: «Questa sentenza è
una lezione di dirittoamolti
dottori in legge che questi an-

ni hanno pontificato in meri-
to» dice Alessandro Diddi, di-
fensorediBuzzi che ha sem-
presostenutolatesi di una
corruzione ambientale ali-
mentata da funzionari e poli-
tici corrotti. Ma esulta anche
l’avvocatoValerio Spigarelli
che sivede cadere l’aggravan-
te mafiosa neiconfronti di
Luca Gramazio, l’ex consiglie-
re comunaleeregionale del
centrodestra, tuttora ai domi-
ciliari. E GianlucaTognozzi il
cui cliente, Giovanni De Carlo,
si è visto accogliere il ricorso.

era interamenteinfiltratodal
malaffareedunque non an-
dava sciolto. In quellarelazio-
ne tuttavia si trovava unforte
atto d’accusa neiconfronti di
molti funzionari.
«Si tratta di una sentenza
che conferma l’esistenza di
un’associazione criminale che
contaminavalacittà, no alle
autoassoluzioni» puntualizza
ora l’ ex presidente edex com-
missario delPd Matteo Orfini.
Mentre dalla sindaca Virginia
Raggi: «È stato scritto uncapi-
tolo buio per la nostra città».
Commenta la sentenza anche
il ministrodegli Esteri Luigi
Di Maio: «Resta unaferita
profonda perRoma». Ironico
il leader leghista Matteo Salvi-
ni: «Cos’era allora, un’associa-
zione divolontariato?».
IlariaSacchettoni
©RIPRODUZIONERISERVATA

LaCassazioneescludel’aggravanteperilprocesso«MondodiMezzo»


CadonomolteaccuseaCarminatieBuzzi,leloropenevannoricalcolate


«QuelladiRomanonfumafia»


Letappe


L’operazione
nelgennaio

1


Il2gennaio
MassimoCarminativiene
arrestatonell’operazione
«MondodiMezzo».
Vengonofermatealtre
37persone,accusate
diaverpresoparte
aun’organizzazione
mafiosachecontrollava
Romaattraversocontatti
conpoliticiefunzionari

Glialtrifermi
eilPrimogrado

2


Il4giugno2015vengono
arrestatealtre
persone.Mailprocesso
diPrimogradosi
concludenelluglio
senzacheperimolti
condannatifosse
riconosciutal’aggravante
dell’associazione
perdelinquere
distampomafioso

Ilverdettoribaltato
inAppello

3


LaProcuradiRomasi
appellaperlaparteche
riguardailmancato
riconoscimento
dell’aggravantemafiosa.
LaIIIsezionedellaCorte
d’appelloriconosce
ilreatodiassociazione
perdelinqueredistampo
mafiosoperalcuni
degliimputati

Ladecisione
dellaVIsezione

4


LaVIsezionepenaledella
Cortedicassazioneha
esclusoilreatodiasso-
ciazioneperdelinquere
distampomafioso
riconosciutoaMassimo
CarminatieSalvatore
Buzzi.LaCortehariqua-
lificatol’associazione
mafiosainassociazione
adelinqueresemplice

MassimoCarminati
Esponentedelgruppoeversivod’ispirazioneneofascistaNucleiarmatirivoluzionari,
anni,Carminativieneconsideratodall’accusaunodeicapidell’organizzazioneadelinquere.
LaCortedicassazioneharibaltatoilverdettod’Appello(escludendol’associazionemafiosa)
doveCarminatierastatocondannatoa14annie6mesidireclusione

SalvatoreBuzzi
L’exrasdellecooperative,63anni,vieneconsideratodaimagistratiunaltrodeivertici
dell’organizzazioneillegale.InappelloBuzzièstatocondannatoa18anniequattromesi,
macomeperCarminati,ilverdettodellaCassazionenegal’associazionedistampomafioso
equindilapenadovràessererivista

LucaTescaroli


«Tuttiidelittieicomportamentigravirestano»


ROMA Sull’esistenzaomenodiunamafia,
diventatoilveronocciolodelprocesso,vi
vienedatotorto.Seloaspettava?
«Il bicchiere è mezzo pieno. Non è stata
accolta la nostra impostazione, èvero, ma
resta la gravità dei fatti accertati. Econ
indagini serrate li abbiamo portati a sentenza
definitiva intempi rapidi,considerando
anche la mole di fatti da esaminare, il
numero di imputati, lacomplessità delle
vicende».
DaFirenze,doveoggièprocuratore
aggiunto,LucaTescaroli,unodeipmcheha

condottoleindaginiconicolleghiPaoloIelo
eGiuseppeCascini,chiedequalcheminuto
perragionaresuldispositivochegliviene
inviatointemporealeviachat.
«In nessun grado di giudizio, neanche oggi
in Cassazione, sono emersi dubbi sulle
condotte illecite che abbiamocontestato.Un
grappolo significativo di delitti sono stati
commessi e riconosciuticome tali. La gravità
dellacondotta di amministratori pubblici e
criminalicomuni non viene sminuita da una
qualificazione giuridica diversa».
Lasentenzadiprimogradoindividuavadue
distinteassociazioniadelinquereditipo
comune,quelladiBuzziequelladi
Carminati,occasionalmentealleate.Siparlò
alloradiunaresistenzaculturaledeigiudici
ariconoscereunamafiaromanaautoctona.
Èundiscorsoriproponibileoggi?
«No, non ne parlerei in questitermini e

resterei ai fatti. In primo luogoc’è una
sentenza della Cassazione che non si discute.
E ci sono fatti gravi cherestano tali.Poi
aspetteremo le motivazioni per ogni altra
valutazione sul ragionamento fatto dai
giudici a riforma della sentenza di appello
che aveva accolto la nostra impostazione
sulla associazione mafiosa, pur diversa da
quelle tradizionali».
L’inchiestaMondodiMezzohasegnatoin
ognicasoun’epocaperRoma,chevabenal
difuoridelperimetrodelleauledigiustizia.
Qualepensachesaràlaletturastoricadi
questiannidiprocesso?
«Resterà la bonificacondotta nelle
istituzioni dove, lo dice anche la Cassazione,
c’era un grado diffuso di illegalità per
quantità e qualità delleresponsabilità».
F.Fia.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Pubblicoministero
LucaTescaroli,54anni,èsostituto
procuratoreaRoma.Èstato,tra
l’altro,pmneiprocessidiCapaci
edell’Addaura(Ap)

Ilpm:rimanelabonifica


nelleistituzioni,dovec’era


ungradodiffusodiillegalità


❞Nessun
dubbiosulle
condotte
illecite,con
indagini
serrate
leabbiamo
portate
asentenza

Ivoltie


ImputatiSonoquellidicuilasestasezionepenaledellaCortedi
cassazionevagliavalaposizione:17eranostaticondannatidalla
Corted’appellodiRomaloscorsoannoavariotitolopermafia
32

L’indagine avevaportatoa
una retata di 37 persone il 2
dicembre 2014, poi era prose-
guitacon altri 44 arresti a giu-
gno 2015. Quindi ilfenomeno
di Mafia Capitale avevatenuto
bancocon l’ ex sindaco Gianni
Alemanno proscioltodall’ac-
cusa di mafia, ma finito a pro-
cesso percorruzione, un alto
funzionario diStato, Luca
Odevaine,condannatoadue
anni e 8 mesi dicarceree de-
cine di funzionari alla sbarra
per aver alimentatounsiste-
ma corruttivo entrato nel cuo-
re dell’amministrazionecapi-
tolina. Fu una stagione politi-
camentedelicatissima.Una
commissione guidata dall’al-
lora prefettoFrancoGabrielli
analizzò gli atti del Campido-
glio e trasse le sueconclusio-
ni: il Comune purcongravi
problemi di trasparenza non

Ladistinzione
Dueassociazioni:una
deditaaestorsioni
eintimidazioni,l’altra
acorruzioneeappalti
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