Corriere della Sera - 23.10.2019

(Grace) #1


CorrieredellaSera Mercoledì23Ottobre
PRIMOPIANO


9


diMassimoFranco


LaNota


LATENUTA


DELL’ESECUTIVO


SULLAMANOVRA


ÈUN’INCOGNITA


C’


è qualcosa di stonato, nelcoro
grillino che accredita un «clima
ottimo» nel governo. Inrealtà,
dietro itoni distensivi e
rassicuranti del premier
Giuseppe Conte, si avverte unatensionecon i
«suoi» tutt’altro che smaltita. E ilPddi Nicola
Zingaretti appare infastidito e preoccupato
dal dualismo alimentato dal ministro degli
Esteri Luigi Di Maio neiconfronti del
presidente del Consiglio: divergenza
confermata ieri dall’uomo più vicino a Di
Maio, il ministro dello Sport Vincenzo
Spadafora, per il quale se Conte «ambisse
anche a una funzione di leader del M5S
sbaglierebbe duevolte».
Sembra un richiamo ruvido a stare al suo
posto, senza insidiare un ruolo inrealtà
logorato dalla sconfitta alle Europee; e in
parte surrogato da Conte percoprire un vuoto
e arginare spintecentrifughe sempre più
vistose. Il fatto che Spadafora sostenga che
un premiercon ambizioni politiche
creerebbe «grandeconfusione mettendo a
rischio il governo stesso», finisce per
indebolire lacoalizione pur di proteggere un
Di Maio in affanno. Eoffre argomenti a lla

fronda che si agita nella maggioranza. Si
tratta di atteggiamenti che non possono
rassicurare néPalazzo Chigi, né Zingaretti.
Anche perché il leader dem deve fare i
conti nello stessotempocon l’attivismo di
Italia viva. Laformazione di MatteoRenzi
cercaspazi e visibilità a spese del governo. E
ostenta unacampagna acquisti di personaggi
magari di basso profilo inParlamento e nelle
realtà locali. Maottiene in parte l’effetto di
innervosire il partito dal quale si è scissa di
recente. Additare per la fine del 2019
l’arruolamento di cinquanta parlamentari e
cento sindaci punta a questo. La somma del
contrasto tra Conte e Di Maio e traPde Iv non
favorisce un percorso tranquillo.
La lettera arrivata ieri dalla Commissione
europeacon la richiesta di chiarimenti sulla
manovra finanziaria, abbinata all’incognita

delvotodi domenica inUmbria, sono presagi
di incertezza. Il premier nega di essere in
ansia per i rilievi di Bruxelles. E anticipa che
fornirà tutte le informazioni legate a una
«interlocuzione doverosa». Il suo timore non
riguarda quanto è stato deciso finora, ma la
prospettiva chevenga stravolto inParlamento
dalla maggioranza. Più che ilPd, attento a
non intralciare ma anzi a favorire le scelte del
ministro dell’Economia,Roberto Gualtieri,
Conteteme i «suoi» CinqueStelle e ancora di
più le incursioni alle Camere di Iv.
«Rispetto ilParlamento ma chiamerò tutte
le forze politiche alla lororesponsabilità. Se
dopo che è stata fatta una sintesi uno si
smarca, non rispetta un’azione di governo
coesa e incisiva», avverte. È l’ammissione
implicita delverorischio checorre il suo
esecutivo: andare avanti bersagliato dalle
opposizioni e dagli alleati, senza potere
offrire all’opinione pubblica e alle istituzioni
europee un profiloconvincente. In più, oggi
Conte dovrà presentarsi al Copasir per
rispondere sugli incontri dei servizi segreti
italianicon esponenti dell’Amministrazione
Trump: un passaggiocomunque delicato.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Letensioni
Soloinapparenzailclimaèpiù
disteso.LetensionitraConte
eDiMaioetraPdeItaliaviva
peròpermangono

Ilretroscena


diMariaTeresaMeli


LemossediZingaretti:


ilgovernopuòesistere


soltantose èdisvolta


EFranceschini:secadesivaalleelezioni


ROMANicola Zingaretti sta gi-
rando in lungoeinlargo
l’Umbria. L’esitodelvoto è
ancora incerto, ilPddeve far
dimenticare gli scandali della
sanità in quellaregione,eil
segretario delPartitodemo-
craticonon vuole tralasciare
nessuna possibilità. «Questo
è untest regionale e non na-
zionale — spiega il leader del
Pdai suoi — ma ci darà sen-
z’altro delle indicazioni».
Già, Zingaretti è impegna-
toin un paziente quanto mai
faticoso lavoroper creare
un’alleanza stabilecon il Mo-
vimentoCinqueStelle, e
quindi guardaconinteresse
anche a quellatornata eletto-
rale, benché abbia già spiega-
toai compagni di partito che
pure incaso di un esito nega-
tivonon innesterà laretro-
marcia. La prospettiva ormai
è quella di un sodalizio gial-
lorosso, che potrebbe essere
guidato da Giuseppe Conte.
Il tour deforceinUmbria
non distoglie il segretario del
Pddai problemi «romani».
La partita sulla manovra si è
al momentoconclusaeZin-
garetti si dice«soddisfatto»,
però il presidente dellaregio-
ne Lazio sa bene che vi saran-
noaltri scontrieconfronti e
che da quiafine dicembre
quelcapitolo non può rite-
nersi definitivamente chiuso.
Al Nazareno sonoconvinti
cheMatteoRenzitornerà al-
l’attaccotra breveenonvo-

mantenere gli impegni presi.
Certo, non possiamo dareil
Paese in mano a Matteo Salvi-
ni perché ci assumeremmo
una granderesponsabilità,
ma o questo èveramente un
governo di svolta, checambia
le cose sul serio, o viene me-
no la ragione della sua esi-
stenza». «Insomma — è stata
laconclusione del ragiona-
mento che Zingaretti ha fatto
ai suoi—noi faremovera-
mentedituttoper andare
avanti e dare stabilità alPae-
se, perché nonèvero,come
sostieneRenzi, che io sto
puntando alle elezioni antici-
pate, però deve essere chiaro
che se non ci sono risultati
soddisfacenti, anche se ilPd
è un partitoresponsabile, ne
dovremo necessariamente
prendere atto».
Zingaretti,comunque, ha
affidatolapraticadel gover-
no a Dario Franceschini e lui
in serata ha parlato chiaro:«Il
governo Conteèl’ultimo di

questa legislatura, secade si
vaa votare». Il leader delPar-
titodemocraticotiene rap-
porti diretticon Conte, ma è
il ministrodella Cultura che
cercadi smussaregli angoli
conilministrodegli Esteri
Luigi Di Maio. ConRenzi, in-
vece, i rapporti sono pratica-
menteinesistenti. Eppureil
fermento creato nelcentrosi-
nistra dalla nascita di Italia
viva non può lasciare indiffe-
renteZingaretti.Persino in
EmiliaRomagna, dovesi vo-
terà a gennaio, icontraccolpi
dell’operazione messa in atto
dall’expremier si sono fatti
sentire.Unpezzo delPdguar-
da a Iv e i dirigenti locali del
partito hanno lanciato l’allar-
me.Temono che nella lista
Bonaccini entrino anche
esponenti di Italia viva.
Per questo motivo, per fre-
naresul nascerelemanovre
di Iv, il deputatobolognese
Andrea De Maria hacercato
di imporre un altolà. Mentre
il segretario delPartitode-
mocraticoforlivese Daniele
Va lbonesi intima: «Chiedia-
mo che chi ha ruoli istituzio-
nali ed elettivitengafede agli
impegni presicon gli eletto-
ri».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilpartito


●Laprima
provadel
partitoguidato
daNicola
Zingarettièalle
elezioni
Europeedel
maggio.IlPd
ottieneil
22,7%deivoti,
inripresa
rispettoal
18,7%delle
Politiche


●Irapportitra
ilsegretarioe
MatteoRenzi
nonsonodi
conflittoaperto
ma,inestate,
aumentanole
vocidiuna
possibileuscita
dalpartito
dell’expremier


●Dopoaver
promossola
formazionedi
unnuovo
governoPd-
M5S,il
settembre
Renziannuncia
l’addioalPde
lanascitadi
unanuova
formazione:
Italiaviva


Laleadership


Lavittoria
alleprimarie

1


IlgovernatoredelLazio
NicolaZingarettièstato
elettosegretariodelPd
dopoavervintole
primarieconoltreil65%
deivoti.Nellasuacorsaè
appoggiatodall’ex
premierGentilonieda
FranceschinieOrlando

L’asseconilM5S
eilConteII

Lenuoveregole
nelpartito

2


Loscorso11agosto,
Renzilancia«ungoverno
istituzionaleconilM5S»,
ancheperdisinnescareil
possibileboomelettorale
diSalvini.Zingaretti
primaboccial’ipotesi,
poiguidaletrattative
perdarvitaalConteII

3


A12annidallasua
fondazione,ilPdavvia
unaradicaleriformadel
propriostatuto.La
modificapiùimportante
riguardailcandidato
premier,ruolochenon
toccheràpiùinmaniera
obbligatoriaalsegretario

gliono farsi trovare imprepa-
rati. La rapidità di movimen-
todell’expremier sta diven-
tando un problema. Non
solo, anche lacostante fibril-
lazione nel MovimentoCin-
queStelle non lascia ben spe-
rare. Ma Zingaretti non ha
nessuna intenzione di farsi
logorare.Odisorreggereil
governo da solo, mentregli
alleaticannoneggiano. Que-
sto è un film che ilPdha già
visto all’epoca di Mario Monti
e che non vuolereplicare.
«Ragazzi—haspiegatoil
segretario aifedelissimi —
deveesserechiaro, iovoglio

IlfattoreRenzi
Sulterritorioisegnalidi
crescitadiIv.Ec’èchi
temecandidaturenella
listadiBonaccini

Iruolidell’exsottosegretario


Parigi:«Gozi


dimostri


dinonlavorare


perMalta»


S


andro Gozi —ex
sottosegretariocon Renzi e
Gentiloni e oracon un ruolo di
consigliere nel governo francese —
è stato invitato dal gabinetto del
primo ministro diParigi, Edourd
Philippe, afornire «prove e
spiegazioni» su un presunto
incarico da lui assunto per il
governo maltese. Dell’ipotesi di un
«doppio incarico» ne aveva dato
notizia un articolo pubblicato sul
sito di LeMonde e dal quotidiano
maltese TimesofMalta. I due

giornali avevano riportato le parole
del portavoce del premier maltese
Joseph Muscat, secondo il quale
Gozi è «consulente per LaVa lletta su
temi prioritari». Gozi nel luglio
scorso è stato nominato dal premier
franceseconsigliere per l’attuazione
delle nuoveistituzioni europee e per
le relazionicon ilParlamento. L’ex
sottosegretario italiano ha detto di
aver svolto in via «esclusiva» il suo
incarico per il governo diParigi che,
ieri, lo ha invitato afornire le
«prove». ©RIPRODUZIONERISERVATA

SegretarioNicolaZingaretti,54anni,guidailPartitodemocraticodal17marzo( Ansa )

Free download pdf