Corriere della Sera - 02.08.2019

(C. Jardin) #1


CorrieredellaSeraLunedì2Settembre2019 9


Primopiano Latrattativa


ILCARROCCIO


Salvini,ilnemico


ora èConte:


«Nonhadignità»


Illeaderleghista:DiMaiopersonaonesta


Lacommozionepericorideimilitanti


DALNOSTROINVIATO


ALZANOLOMBARDO(BERGAMO)
«Buffone, buffone...». Il po-
polo leghista ha il suo nuovo
arcinemico, il premier incari-
cato Giuseppe Conte. Lui, il
segretario leghista, non fa
nulla per frenare quelcoro in-
sistito: «Che ridere, che ride-
re...». Matteo Salvini, polo ne-
ra dellaPolizia locale, parla al
suoarrivoalla BerghemFest,
la più antica dellefeste leghi-
sti che a questa edizionecom-
pie 30 anni. Lafolla è traboc-
cante, forse lafesta bergama-
scapiù affollata di sempre.
Tantoche Paolo Del Debbio,
l’intervistatorediSalvini, per
cominciaredeveattenderea
lungo che finiscano leovazio-
ni, con il capo leghista che si
commuove.
Matteo Salvinicommenta
le dichiarazioni di Giuseppe
Contesul fattoche sarebbe
non «appropriato»conside-
rarlocome un esponentedel
Movimento 5Stelle e il segre-
tario leghista ride amaro: «Da
avvocatodel popoloèdiven-
tatoavvocatodella casta, che
tristezza. Checosa non si fa
per la poltrona, che pena...».
Asorpresa, ma finoaun
certo punto, l’ex ministro del-
l’Interno solidarizzacon Luigi
Di Maio: «Lovedo vittima di
Conte. Ho letto oggi che Zin-
garetti e Franceschini nonvo-
gliono vicepresidenti, anche
Conte non li vuole più...». Dal
palco, Salvini ribadisce: «Io
non riescoaparlar male di
qualcunocon cui ho governa-
to per 14 mesi.Eposso dirvi
che Luigi Di Maio è una perso-
na onestaecorretta. Invece,
c’è chi da avvocato del popolo
è diventato avvocato della Me-
rkel».Poi, sbotta: «Questi non
hanno dignità.Pensateche
faccia ditolla. C’è chi dice che

non èdei 5Stelle, che non è
mai andato alle riunioni dei 5
Stelle, che ha semprevotato a
sinistra... Io provo imbarazzo
per i 5 stelle chevanno avota-
re un monocolorePd».
Il risultato, secondo il se-
gretario leghista, è appunto il
monocoloredel Partitode-
mocratico: «È la novità di og-
gi, abbiamo scopertoche
stannocostruendo un mono-
colorePdalgoverno, dove i

Cinquestelle fanno da tappez-
zeria. Cheèl’esattocontrario
di tutte le elezioni che ci sono
state in Italia negli due anni».
il segretario leghista enumera
ironico: «C’è il presidente del
Consiglio delPd,ilv icepre-
mier—sec’è —èdel Pd,il
sottosegretario alla presiden-
za del Consiglio — sec’è — è
del Pd. E allora: se qui le ele-
zioni non servono perché vin-
ce sempre ilPd, ditecelo». Ma

«l’affermazione politicamen-
te più graveèstata quella di
Oettinger, «se il governo na-
scedovremo ricompensareil
governo Conte. Ri-com-pen-
sa-re... Incambio di checosa?
Non voglio saperlo».
PerMatteo Salvini, però,
questo è il ragionamento «re-
siduale» che emerge da que-
sti giorni.Perché quello
«principale»restano le ele-
zioni. Iltempo sembra scadu-

to eppureisalviniani non si
danno per vinti. Anche ieri i
duecapigruppo leghisti Ric-
card oMolinarieMassimilia-
no Romeo si sono appellati al
Capo delloStato: «Il presiden-
te Mattarella scelga la via delle
elezioni:restituirelaparola
agli italianièl’unicavia de-
mocratica rispettosa dellavo-
lontà del popolo. No a governi
truffacon l’obiettivo di estro-
metterelaLega, primaforza
politicainItalia». Salvini si
unisce poco dopo: «Continua
lo squallido mercato delle
poltrone targatoPd. Presi-
denteMattarella, non per-
metta che lavergogna prose-
gua,restituiscalaparola al
Popolo Italiano». Con il popo-
lo leghista, Salvinièancora
più esplicito: «In qualunque
paese normale già ci sarebbe
la data delle elezioni». Sareb-
be «la GiustiziaconGmaiu-
scola». Ma al nome del presi-
dente dellaRepubblica, parte
anche qualche fischio.
MarcoCremonesi
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ildiscorso


●Secondoil
leaderdella
Lega,Matteo
Salvini,il
governo
nascentetra
M5SePd
sarebbe«un
governotruffa
—cosìloha
definitoieri,
duranteilsuo
interventoalla
BerghemFest
diAlzano
Lombardo(BG)
—chiusonel
palazzoche
non
rappresentail
popolo»
aggiunge


●Provocando
qualchebrusio
trailpubblico
hadefinitodi
LuigiDiMaio
«persona
onestae
corretta».Non
pensalostesso
delpresidente
delConsiglio.
PerSalvini,
Giuseppe
Conte«nonha
dignità»dopo
leaffermazioni
dinonessere
militantedei
5Stelle.
«Abbiamo
avutoun
presidentedel
Consigliodi
sinistraperun
anno»


MatteoSalvinisulpalcodelBerghemFestadAlzanoLombardo.IlleaderleghistahacriticatolapresadidistanzadelpremierdaM5Seannunciatomanifestazioniinpiazza


Gliindustriali


diAndreaDucci


L’appellodelleimpresedelNord:


«Subitounverogoverno»


Ferrarini:servonopersoneserie,nonchiperdetemposuisocial


ROMA«Ti ricevono, ti ascolta-
no, ma poi si rivelano di gom-
ma».Paolo Agnelli nella dop-
pia veste di presidente di Con-
federazione dell’Industria
Manifatturiera Italianaedi
imprenditore acapo del grup-
po Alluminio Agnelli osserva
con disincanto le mosse poli-
tiche per laformazione di un
esecutivoatrazionePd-M5S.
Dal frontedegli imprenditori
l’attesaèlastessa datempo:
un segnale di discontinuità.
«Ho visto sei governi negli ul-
timi sei anni e sono stanco di
ripeteresemprelestesse co-
se. È disarmante sentire che il
nuovo esecutivointende ri-
durre il cuneo fiscale in favore
dei lavoratori, trascurando
ancora unavolta che anche le
imprese devono essere ascol-
tate e beneficiare di quella ri-
duzione». Agnelliteme che le
aziende italiane siano pena-
lizzate intermini dicompeti-
tività sui mercati esteri. Qual-
che riservaanche sul fronte

delle politiche assistenziali
che potrebberocontinuarea
connotarelesceltedel M5S.
«Il precedente governo teneva
al reddito di cittadinanza, una
misura non del tutto sbaglia-
ta, mavarata senza ilcorredo
di strumenti indispensabili
per non farla figurarecome
un assegnoche permettedi
stare acasa senza lavorare». Il
presidentedel gruppo Allu-

minio Agnelli non crede che
la nuovacoalizione di gover-
no destini più attenzioni alle
aree del sud, penalizzando il
nordelesue imprese. «Non
temo questa eventualità poi-
ché gli aiuti diStato e i sussidi
alla lunga non fanno funzio-
narecorrettamenteleimpre-
se né al nord né al sud. Servo-
no politiche industriali chiare
e di lungotermine».

Certezzaestabilità sono,
del resto, fattori indispensa-
bili come conferma Licia Mat-
tioli, vicepresidentediCon-
findustriaeamministratore
delegato di Mattioli spa. «Il
settore produttivo ha bisogno
di certezze e di visibilità. Se le
priorità del nuove governo
sembrano essereilt aglio del
cuneo fiscale e le infrastruttu-
re sarebbe un buon segnale
riuscireaportareacasa en-
trambi gli obiettivi. Da troppo
tempo—osservaMattioli—
discutiamo di sblocca ca ntie-
ri, Tav, grandi opere e dei be-
nefici che potremmootte nere
in termini di sviluppoecre-
scita economica».Un ragio-
namentoche proseguecon
un auspicio in vista dellaco-
stituzione della nuova com-
pagine di governo. «Questa
volta sarebbe una buona occa-
sione pervederedei ministri
scelti in base alle lorocapacità
ecompetenze, anziché sulla
base di giochi e alchimie poli-

tiche pococomprensibili agli
occhi di cittadini e imprendi-
tori».
Dal medesimo frontedi
Confindustria il vicepresiden-
te con la delega per l’Europa,
Lisa Ferrarini, mostra meno
pazienza. «Mi aspettoperso-
ne serieenon impegnatea
perderetempoconmessaggi
su Facebook o su Twitter. Do-
po avere annunciato che serve
un governo di legislatura e un
esecutivo“per ilPaese”, sa-
rebbe l’ora divederlo all’ope-
ra». AncheFerrarini, che gui-
da l’omonimo gruppo agroali-
mentarecon sedeaReggio
Emilia, segnala tra le priorità
del prossimo esecutivopro-
prio le infrastrutture. «Siamo
reduci da una stagione tra-
scorsaadiscuteresescavare
un tunnel,costruire una stra-
da o serealizzare untermova-
lorizzatore.Unospettacolo
bizzarro, vistoche nei paesi
del nord Europacostruiscono
i termovalorizzatoricon sopra
le piste da sci e non si sogna-
no di spedire la spazzatura al-
l’esterocome avviene in alcu-
ne città oregioni italiane». In-
fine un appello:«Bisogna
educarelepersoneesoprat-
tutto i giovani al lavoro e non
all’idea di essere sussidiati».
AndreaDucci
©RIPRODUZIONERISERVATA

IlsindacoFabbri(Lega)


I


n vista dell’avvio dell’anno scolastico, il neosindaco
leghista diFerrara, AlanFabbri, ha ordinato 385
crocifissi (spesa: 1.703 euro), da destinare a nidi, asili,
scuole elementari e mediecomunali. In una dichiarazione
alRestodelCarlino,Fabbri ha affermato che nonostante
non sia un cristiano praticante, il crocifisso è anche
«simbolo, di identità storico-culturale, legato alle nostre
radici cristiane e al rispetto delle tradizioni».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ferrara,385crocifissiperlescuole



Agnelli
Nontemo


lamaggiore
attenzione


perilSud:
isussidinon


aiutanole
impresea
funzionare


néaNord
néaSud



Mattioli
Sele
priorità
saranno
tagliodel
cuneo
fiscalee
infrastrut-
turesarebbe
unbuon
segnale
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