La Stampa - 06.11.2019

(Romina) #1

RENATO RIZZO


C


reare arte a propria
insaputa per conto
di un eccentrico arti-
sta-viaggiatore ve-
nuto da un Paese lontano
chiamato Italia: chine sui lo-
ro tavoli da lavoro decine di
donne afgane impegnate a ri-
camare con filo di lino quadra-
ti pieni di colore e a esprimere
trame sottili, con l’ago che ri-
sponde a una sapienza antica
nelle mani precise e agili. Se-
guono, spesso con divagazio-
ni di gusto personale, la trac-
cia abbozzata da quest’uomo
poco più che trentenne di no-
me Alighiero Boetti: instanca-
bili e pazienti come Mimì puc-
ciniane, in una terra nella qua-
le il ricamo è – a detta dello
stesso artista che ama talmen-
te questo Paese da averlo elet-
to come seconda patria – una
memoria sovraindividuale
che reca in sè parti d’una bio-
grafia collettiva». Alla fine il
risultato sarà un arazzo a gri-
glia nel quale le giovani rica-
matrici della scuola della si-
gnora Kandi di Kabul, avran-
no inserito le lettere d’una fra-
se che per loro è solo «dise-
gno», ma che per l’artista ve-
nuto dall’Italia, è un pirotecni-
co gioco combinatorio.
Oggi alle 14 alla Sala Bolaf-
fi in via Cavour 17 uno di que-
sti arazzi dell’autore torine-
se sarà battuto all’asta par-
tendo da una valutazione tra
i 165 e i 200 mila euro nel cor-
so di un pomeriggio che pro-
porrà 550 lotti di Arti del No-
vecento: Fotografia, Design,
Edizioni e Multipli, Arte Mo-
derna e contemporanea.
Questa coloratissima «scac-
chiera» di Alighiero Boetti,
sintesi rapsodica in cui le let-

tere e i colori si fondono in
«integrazioni e rifrazioni di
figura e scrittura», è una del-
le ultime realizzate in Afgha-
nistan prima che vi scoppias-
se la guerra e lui fosse costret-
to a fuggire abbandonando
anche l’albergo che aveva ac-
quistato nella capitale, l’Ho-
tel One, confiscato dai russi.
Il titolo, «1978», simbolico
perché indica l’anno fatidico
dell’addio, è essenza dell’o-
pera stessa: le lettere che
compongono la parola ven-
gono declinate dall’autore in
varie combinazioni, da sini-
stra a destra, dall’alto in bas-
so. Ma la cacciata da Kabul
non significa la fine della col-
laborazione dell’artista con
le giovani ricamatrici afgha-
ne: le ritroverà, esuli, in Paki-
stan, a Peshawar, dove conti-
nueranno a fornire il loro pre-
zioso contributo alla creazio-
ne di nuove opere.
Dello stesso autore sarà in
asta anche un altro pezzo che
riassume due temi fondanti e
ricorrenti della sua produzio-
ne: la penna Biro e gli aeropla-
ni. Con base di partenza da
145-165 mila euro, ecco un
pannello in cui l’artista si fa
ancor più in disparte per di-
ventare quasi esclusivamen-
te regista: stormi di velivoli,
realizzati nei minimi partico-
lari tecnici da un disegnatore,
volano in un cielo a onde blu.
A creare questo sfondo sono
stati amici e conoscenti di
Boetti che hanno ricevuto l’in-
carico di partecipare alla crea-
zione dell’opera colorandolo
con tratti di penna a sfera. E,
così, il cielo che l’autore vole-
va «immaginario, ideale, so-
gnato» nasce dal racconto dei
tanti cieli interiori di chi si è
improvvisato pittore con una
biro in mano. —
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Oggi da Bolaffi il capolavoro di Alighieri Boetti


realizzato dalle donne afgane 41 anni fa


All’asta “1978”


il ricamo


da una Kabul


che non c’è più


TIZIANA PLATZER


M


a io cosa c’en-
tro?». È la prima
domanda che Fa-
bio Troiano si è
posto dopo aver letto la sce-
neggiatura: «Con questa fac-
cia spigolosa... Come faccio a
essere credibile?». Nel ruolo
di un protagonista raramen-
te raccontato dalla comme-
dia italiana, un’adolescente
Teresa che ri-vive in un giova-
ne Maurizio: «Eppure è stato
meno difficile di quanto pos-
sa sembrare» assicura l’atto-
re torinese. Diretto con la leg-
gerezza della commedia da
Pierluigi Di Lallo, alla sua se-
conda regia, nel racconto di
una storia vera di transizione
con il film «Nati 2 volte», alle
21 al Cinema Massimo in an-
teprima nazionale ed evento
in collaborazione con il Lo-
vers Film Festival.
«Con l’aumento dei casi di
omofobia, violenza e aggres-
sività di questi tempi bui, l’ul-
timo quello della quindicen-
ne in pieno centro a Torino
per i suoi abiti maschili - dice
la direttrice di Lovers Vladi-
mir Luxuria, in sala stasera
insieme al regista e al cast
che accanto a Troiano vede
Euridice Axen, Marco Palvet-

ti, Rosalinda Celentano, Da-
niela Giordano e l’attrice
transgender Vittoria Schisa-
no - questo film tocca i temi
della provincia e della gran-
de città, delle difficoltà buro-
cratiche e della ricerca di un
lavoro dietro alla grande
scelta della transizione».
Che nella storia di Maurizio -
«Spero di riuscire a portarlo
al Massimo stasera» confida

Luxuria - ha il suo “prima”
quando Teresa è ragazzina a
Foligno, ma non si ritrova da-
vanti allo specchio. E il suo
“dopo” quando scappa da un
cittadina che la giudica e
cambia la propria esistenza
a Milano. «Per entrare in que-
sto personaggio - prosegue
Fabio Troiano - mi sono con-
frontato con il Maurizio del-
la realtà, con Vittoria Schisa-

no, una donna bellissima
che prima era Giuseppe e ho
visto documentari. La transa-
zione è una scelta drastica,
di chi non si accetta nel pro-
prio corpo, ma quando la tra-
sformazione avviene, è sicu-
ro che chi rinasce ha una vita-
lità, una gioia di vivere da
non passare inosservata».
Anche se il passato può far
male, come narra il film
quando Maurizio è costretto
a tornare a Foligno per la
morte della madre. «Dovrà
affrontare di nuovo le soffe-
renze giovanili - dice ancora
l’attore - eppure proprio lì, si
innamorerà. È stata un’espe-
rienza importante questo
set e ho voglia di condivide-
re alcuni pensieri sul conte-
nuto con Vladimir Luxuria».
Che fra gli interpreti cono-
sce bene Vittoria Schisano:
«Mi ricordo telefonate di ore
quando doveva decidere la
transazione - prosegue Luxu-
ria - La questione del genere
è identitaria, per fortuna og-
gi se ne parla, ci sono fami-
glie che accompagnano i lo-
ro figli in questa scelta senza
abbandonarli a se stessi. L’o-
stacolo più forte è il lavoro:
credo sia più facile lo trovi
chi da donna diventa uomo,
e non viceversa». Come acca-
de a Maurizio. —
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auditorium toscanini


Il ritorno di Juraj Valčuha


sul podio dell’Orchestra Rai


tra pianoforti e fiabe russe


Juraj Valčuha torna sul podio dell’Orchestra sinfonica della Rai


torino film festival


Contemplare la bellezza del mondo
Così la sezione Tffdoc si ispira ai Baustelle

FRANCA CASSINE


S


ensualità e armonia,
potenza ed equilibrio
al servizio di una sto-
ria. La danza mette in
campo tutta la sua capacità af-
fabulatoria per una commedia
piena di atrocità e di strani rap-
porti, dove l’amore non è solo
amore ma interesse, dove la
finzione è uno dei primi ingre-
dienti. «La bisbetica domata»,
o addomesticata come si do-
vrebbe tradurre alla lettera
«The Taming of the Shrew», è
una delle prime commedie di
Shakespeare, forse la più con-
torta, sicuramente la più di-
scussa. Trasportata più volte
al cinema e a teatro, in forma
di balletto arriva da stasera a
domenica al Regio. A proporla
in uno spettacolo dal taglio
contemporaneo è il coreogra-
fo francese Jean-Christophe
Maillot che, su musiche di Dmi-
trij Šostakóvič, nel 2014 ne ha
creato una versione per il Bal-
letto del Teatro Bol’šoj, ripresa
tre anni dopo per la compa-
gnia monegasca che dirige dal
settembre 1993.
Proprio i Ballets de Mon-
te-Carlo interpreteranno il bal-
letto in due atti su soggetto di
Jean Rouaud dall’omonima
opera del Bardo, in un allesti-
mento che vedrà impegnata
l’Orchestra del Regio diretta
per l’occasione da Igor Dro-
nov. Sul palco Ekaterina Peti-
na e Alessandra Tognoloni nel
ruolo di Caterina e Matèj Ur-
ban e Francesco Mariottini in
quello di Petruccio, affiancati
da 46 ballerini, molti dei quali
italiani, con le scene di Ernest
Pignon-Ernest e i costumi di
Augustin Maillot.
L’intreccio si sviluppa intor-
no alla volontà del nobile pado-
vano Battista di trovare un ma-
rito adatto alla figlia maggio-
re, la pestifera Caterina, cono-
sciuta per la scontrosità e per
questo rifiutata da ogni preten-
dente. L’uomo la vuole siste-
mare al più presto per poi spo-
sare la figlia più giovane e acco-
modante, Bianca, corteggiata

invece da parecchi spasimati.
Entra quindi in gioco Petruc-
cio, cacciatore di dote, che rie-
sce a far cedere Caterina e, do-
po averla fatta diventare sua
moglie, cercherà di domarla at-
traverso un’esemplare riedu-
cazione fatta di privazioni e di
scherni feroci.
Nelle mani di Maillot questo
materiale che riverbera una ri-
flessione sulle dinamiche tra i
sessi in un discorso che sem-
bra facilmente scivolare nel
maschilismo, viene declinato
in maniera inaspettata. Lo
scontro tra i due protagonisti
che segue una chiara gerar-
chia di potere diventa un’inte-
razione complessa e sfaccetta-
ta. Così la donna «da addome-
sticare» non appare dissimile
dal suo «domatore» e quella
che originariamente voleva es-
sere una sorta di satira sugli
stereotipi del maschile e del
femminile, diviene una radio-
grafia dei rapporti sentimenta-
li. Incorniciata da una sceno-
grafia elegante, costumi sofi-
sticati e un’attentissima scelta
dei colori, la coreografia di
Maillot proietta la storia in
un’atmosfera da musical, in
cui i danzatori disegnano il mo-
vimento sulle vivaci pagine di
Šostakóvič. —
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Un tris d’assi per la stagione
dell’Orchestra Sinfonica Na-
zionale della Rai. Domani al-
le 20,30 e venerdì alle 20
all’Auditorium Toscanini i
professori torinesi ritrovano
sul podio Juraj Valčuha, già
loro direttore principale dal
2009 al 2016 e attuale diretto-
re musicale del San Carlo di
Napoli. Sul palco di piazza
Rossaro saliranno pure due

solisti d’eccezione: i pianisti
Emanuele Arciuli e Andrea
Rebaudengo. I musicisti sa-
ranno impegnati con una pa-
gina particolare, interpretan-
do in apertura «Macchine in
echo» per due pianoforti e or-
chestra di Luca Francesconi.
Eseguito per la prima volta
nel 2015, il brano poggia
sull’infinita moltiplicazione di
suoni che i due strumenti gene-

rano assieme all’orchestra in
un suggestivo gioco di spec-
chi. «Sono sempre stato affasci-
nato dal pianoforte – ha spiega-
to il compositore milanese –.
Sia per l’ampia gamma di fre-
quenze data dall’azione per-
cussiva della corda che per i so-
fisticati meccanismi tecnici
che permettono all’esecutore
la velocità e la realizzazione
delle più tenui sfumature. Il
pianoforte è sospeso nell’aria,
in equilibrio e contraddizione
tra forze istintive ed elabora-
zione organizzata dei suoni.
Quando i pianoforti sono due
si possono immaginare come
due diaboliche macchine, ter-
ribilmente potenti». Alla tastie-
ra siederanno Arciuli e Rebau-
dengo, riconosciuti specialisti
della musica americana e an-
glosassone contemporanea,

che dal 2011 suonano insie-
me, spesso sperimentando
programmi che cercano con-
nessioni con altri mondi, dalla
danza all’arte.
A chiudere la serata saranno
poi due pagine russe di ispira-
zione fiabesca composte nei
primi decenni del Novecento.
Cominciando dalla «Suite sin-
fonica op. 33 bis» da «L’amore
delle tre melarance» di Pro-
kof’ev, opera dai toni comici e
parodistici tratta dalla fiaba
teatrale di Carlo Gozzi. Segui-
rà la «Suite per orchestra»
dall’estroverso e rivoluziona-
rio balletto «L’Oiseau de feu»
di Stravinskij.
Il concerto verrà replicato sa-
bato a Modena e lunedì al Tea-
tro alla Scala di Milano con di-
retta su Radio3. FR. CASS. —
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C’è da ringraziare i Baustelle
per il titolo del nuovo spazio
tematico nato nella sezione
Tffdoc dell’imminente Tori-
no Film Festival: «L’unica co-
sa che ho è la bellezza del
mondo» dal brano «La canzo-
ne di Alain Delon». Una scel-
ta romantica e di ampio re-
spiro sulla possibilità di con-
templazione del mondo, che
produrrà quattro documen-
tari e un incontro con il filo-
sofo Franco «Bifo» Berardi,
autore del libro «Futurabili-
tà». Il suo intervento sarà le-
gato alla proiezione del doc
di Christian Labhart «Pas-
sion - Beetwen Revolt and Re-
signation» e guida alle dise-

guaglianze sociali. In pro-
gramma «Comme si, comme
ça» di Marie Claude Trei-
lhou; «Time and tide» di Mar-
leen Van Der Werf; «Ultimas
ondas» di Emmanuel Piton e
«L’ultimu sognu» di Lisa Re-
boulleau. T. PL. —

gli imperdibili


L’arte “On the road” di Carlo Rama
e un Ugo Nespolo al “100X100”

circolo dei lettori


L’economia percepita
ai tempi di Trump
Brexit e populismi

4


2


5


IL CASO


EVENTO


ALICE BLANGERO


Nella stessa asta saranno pro-
posti altri pezzi: tra questi,
un’opera tarda di Carol Rama
intitolata «On the road» (ba-
se: 60-80 mila euro) tre dipin-
ti di Felice Casorati, compreso
«Barche sulla spiaggia», dei
primi anni Trenta (18-22 mila
euro), «La ragazza con il ma-
glione» di Osvaldo Peruzzi
(30-40 mila), una significati-

va realizzazione di Ugo Nespo-
lo, «100X100» (9-15 mila) ol-
tre al bronzo di Giacomo Man-
zù, «Cardinale seduto» (30-40
mila). Nella sezione Design,
opere di Giò Ponti, Umberto
Riva, Carlo Scarpa, mentre tra
le fotografie spiccano gli scat-
ti di Nobuyoshi Araki, Candi-
da Hofer, George Tatge e Le-
slie Krims. R. R. —

Quanti modi ci sono per pen-
sare «casa», quante declina-
zioni di atmosfere, di sensa-
zioni, di interpretazioni, di
visioni? «Casa» è uno tra i
concetti più personale


  1. I protagonisti del film «Nati 2 volte»: Vittoria Schisano con Ga-
    briele Cirilli, Marco Palvetti ed Euridice Evita Axen; 2. Ancora
    Axen, Troiano e Palvetti in una scena del film; 3. Fabio Troiano ed
    Euridice Axen.


1


2



  1. Stormi di velivoli, realizzati nei minimi particolari tecnici da un
    disegnatore, volano in un cielo a onde blu di Alighiero Boetti; 2.Il
    ricamo «1978» di Boetti; 3. Ugo Nespolo, «100 X100»; 4.Carol
    Rama, «On the road»; 5. Poltrone di Giò Ponti.


1


3


LA STORIA


3


Il film “Nati 2 volte” è la storia vera di transgendere in prima nazionale stasera alle 21 al Massimo


La direttrice di Lovers, Vladimir Luxuria: “Tema importante, dopo l’aumento dei casi di omofobia”


Se Teresa diventa Maurizio


Radiografia di una rinascita


L’affermazione di Trump, l’a-
vanzare di partiti ostili al pro-
getto europeo, la vittoria del-
la Brexit, la nascita del primo
governo populista in Italia:
in due anni il consenso dei cit-
tadini nelle democrazie libe-
rali si è spostato verso chi
promette risposte semplici-
stiche e soluzioni immediate
alle sfide di un mondo sem-
pre più complesso. Se ne par-
la domani alle 18 al Circolo
dei Lettori con Roberto Bas-
so e Dino Pesole autori di
«Economia Percepita». —

Il successo di Shakesperare in forma di balletto


arriva al Teatro Regio da stasera a domenica


La bisbetica domata


indaga le tensioni


dei rapporti d’amore


Tognoloni e Mariottini


Le proteste anti Brexit


54 LASTAMPAMERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2019
CULTURA & SPETTACOLI

T1 PR

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