La Stampa - 06.11.2019

(Romina) #1

LA STORIA


Basket femminile

Bocciato il ricorso


l’Iren Fixi


si appella a Petrucci


BARBARA MASI


M


ister «Racquet
Man» non naviga
nello spazio. Da
un paio d’anni
abita al primo piano del Cir-
colo della Stampa Sporting,
ma non tutti ne conoscono la
storia, che va ben oltre l’esse-
re un incordatore di racchet-
te. Andrea Candusso è innan-
zitutto uomo da tante certifi-
cazioni di massima qualità:
Tecnico Nazionale FIT, Pre-
paratore Fisico FIT 2° Grado,
Esperto in Psicologia dello
Sport, Professional PTR e, so-
prattutto, Pro Tour Stringer
ERSA – Europe, massimo gra-
do della certificazione mon-
diale di Incordatore Profes-
sionale, qualifica che dal
2020 verrà riconosciuta e ri-
chiesta anche dalla Federa-
zione Italiana Tennis.

Il quarantaduenne torine-
se, residente in quel piccolo
borgo di mezza montagna
che è Rubiana, fin da adole-
scente aveva idee ben chiare:
«Scegliere un futuro profes-
sionale la cui componente
principale fosse la passione,
ossia seguire il mio sogno di
vivere il tennis a 360 gradi».
Oltre al tennis da agoni-
sta, quello da allenatore,
preparatore fisico, psicolo-
go sportivo e incordatore.
Ma che passione possono es-
sere, le corde? Una passione
e poi un lavoro che lo porta-
no addirittura a diventare,
dal 2014, l’incordatore uffi-
ciale della nazionale del Ka-
zakistan in Coppa Davis:
«Seguo la squadra negli in-
contri di Davis, i giocatori

mi mandano le racchette da
incordare anche allo Spor-
ting, e per la federazione mi
occupo della formazione di
incordatori nelle accademie
regionali».
Perché Candusso non si li-
mita a sostituire le corde:
grazie alle collaborazioni
con il team Stringingpedia,
il laboratorio dell’ingegner
Gabriele Medri di Cesena e
alla creazione di macchinari
fino allora inesistenti, ha
creato il primo database
mondiale con i principali in-
dicatori prestazionali di qua-
si tutte le corde presenti sul
mercato: «Elasticità, rigidez-
za statica e dinamica, defor-
mazione, resilienza e perdi-
ta di tensione, in modo da in-
dividuare i prodotti con le ca-

ratteristiche migliori e consi-
gliare il set up adatto a ogni
atleta». A cui si aggiunge la
personalizzazione del mani-
co della racchetta («al mon-
do ci sono solo tre tecnici in
grado di farlo, due negli Sta-
ti Uniti per Federer e Djoko-
vic, uno in Germania, ma
nessuno con le mie apparec-
chiature») e un test innovati-
vo per la valutazione dell’at-
trezzo: «I telai forniti ai gio-
catori dalle aziende non so-
no tutti uguali: io ho realiz-
zato un software e un siste-
ma integrato di sensori (ac-
celerometri e radar) per ana-
lizzare le prestazioni di un
telaio durante il gioco per in-
dividuare il settaggio ideale
anche in base alle caratteri-
stiche fisiche dell’atleta, e

rendere identici tutti i telai».
Oltre che allo Sporting e
Le Pleiadi, Candusso presta
consulenza anche a Riccar-
do Piatti a Bordighera, dove
si allenano Jannik Sinner e
molti big: «Fra le altre mi so-
no finite fra le mani anche le
racchette di Maria Sharapo-
va», che pare sia rimasta fa-
vorevolmente colpita dalle
sue analisi. Candusso non si
ferma: «Ho allo studio l’ela-
borazione di un overgrip
sensorizzato che trasmette i
dati di pressione sul manico,
in grado di suggerire all’alle-
natore delle modifiche tecni-
che come avviene nel cicli-
smo attraverso le selle delle
bici o nell’atletica con le so-
lette delle scarpe». —
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Il patron delle pantere
Garrone chiede
al presidente federale
di intervenire per
risolvere il caso Jennings

Andrea Candusso, a destra, insieme a Nate Ferguson, l’incordatore delle racchette di Roger Federer

Il 42enne di Rubiana è
l’incordatore ufficiale
del Kazakistan in
Coppa Davis

Andrea Candusso ha creato il primo database delle corde e un test per valutare i telai

Il mago della racchetta


alla ricerca della perfezione


Beatrice Del Pero ha vinto il titolo europeo Under 20 con l'Italia

SUDOKU


Junior Sudoku


La soluzione dei giochi di ieri


Medio


Medio


Junior 1


Difficile Junior 2


2431


3124


1342


4213


624315
513642
265431
341256
132564
456123

687293154
951486732
432157698
519342867
374618529
826579413
195824376
768931245
243765981

946235187
318976245
275841396
497352861
163784952
852169734
589627413
621493578
734518629

3


14


2


3


3 52


36


23


2


14


3 95 26


47


15 3


54


8


734


21 7 9


93 7


8 59


19


45


2 18 3


57436


49


673 5 2


7 14 8


26


94


ALBERTO DOLFIN


Non è proprio un momento
facile per l’Iren Fixi Torino.
Dopo la sconfitta sul par-
quet subita domenica per
mano di Empoli nello scon-
tro diretto per la salvezza,
lunedì le biancostellate
hanno ricevuto un altro
brutto colpo dal Tribunale
federale di Roma, che ha ri-
gettato il ricorso presenta-
to riguardo la sostituzione
del visto extracomunitario
speso in estate per il tessera-
mento di Alexis Jennings,
rientrata anticipatamente
negli Stati Uniti d’America
per via della sua riscontrata
e certificata maternità.
Una decisione che ha fat-
to infuriare il vulcanico pre-
sidente della società torine-
se, Giovanni Garrone: «Al
di là dell’aspetto puramen-
te legale su cui abbiamo im-
postato il ricorso, c’è quello
sportivo che sembra non es-
sere rilevante, ma che in
realtà pesa enormemente
sulla regolarità di questa se-
rie A1, ovvero l’eguaglian-
za competitiva. Come si
può pensare che una squa-
dra impostata su un pivot
americano di assoluto valo-
re, possa disputare un’inte-

ra stagione senza “quel”
punto di riferimento? E’
semplicemente inaudito».
Per questa ragione, la di-
rigenza dell’Iren Fixi ha de-
ciso di passare al secondo
grado di giudizio con un
nuovo ricorso, non appena
verranno rese note le moti-
vazioni della bocciatura da
parte del Tribunale federa-
le. «Non si può proteggere,
come è giusto che sia, la ma-
ternità delle atlete, senza
tutelare le società che han-
no quelle atlete nel roster.
Quindici anni fa, nell’unico
caso analogo al nostro, ci fu
un intervento personale
del presidente Petrucci,
che ottenne dal Coni un vi-
sto supplementare per evi-
tare a Faenza di passare mo-
menti come quello che stia-
mo passando noi adesso.
Mi auguro che anche que-
sta volta intervenga allo
stesso modo».
La squadra prova a non
farsi distrarre troppo da
quel che accade lontano
dal campo e si concentra
sulla sfida di sabato sera a
Broni, altra formazione su
cui Torino fa la corsa per ri-
manere nella massima se-
rie. E per coinvolgere più
tifosi, è stata lanciata la
PT Card, che verrà distri-
buita ai supporter bianco-
stellati, dando sconti in ne-
gozi ed esercizi convenzio-
nati in città. —
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MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2019LASTAMPA 59


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