oggi powell dovrebbe tagliare i tassi
La Fed inietta 75 miliardi di dollari
Bce: “Non ostacoliamo le fusioni”
EF
ECONOMIA
& FINANZA
Il tribunale di Milano
Facebook condannata: ha copiato un’app
Ora dovrà risarcire una società milanese
GIANLUCA PAOLUCCI
TORINO
Leonardo Del Vecchio ha
comprato il 6,94% di Medio-
banca, diventando il terzo
socio dell’istituto di piazzet-
ta Cuccia.
Delfin, la holding di Del
Vecchio alla quale fa capo la
partecipazione, nella nota
con la quale ha annunciato l’o-
perazione ha spiegato che
«l'investimento rappresenta
per Delfin un’ottima opportu-
nità per la qualità, la storia e
le potenzialità di crescita di
Mediobanca in Italia e all'este-
ro. Siamo un azionista di lun-
go periodo e daremo il nostro
sostegno per accelerare la
creazione di valore a vantag-
gio di tutti gli stakeholder».
Per Mediobanca, d’altro
canto, la nota di Delfin non è
stata una sorpresa. Tra il ma-
nagement dell’istituto e il nu-
mero uno di Luxottica c’è sta-
to un confronto, nei giorni
scorsi, nel corso del quale
l'imprenditore veneto ha
spiegato il senso dell’opera-
zione indicando di credere
nella crescita del gruppo e
nelle potenzialità di apprez-
zamento del titolo.
La decisione di Del Vecchio
è però destinata a mutare gli
equilibri della banca milane-
se. Con gli acquisti annuncia-
ti ieri - la quota vale sul merca-
to circa 580 milioni di euro,
anche se la spesa sostenuta
sarebbe di poco superiore ai
500 milioni - Delfin diventa
di fatto il terzo maggiore azio-
nista dopo Unicredit (8,8%)
e gruppo Bollorè (7,8%). Al
di là delle dichiarazioni di-
stensive arrivate nella serata
di ieri, è possibile che la deci-
sione di Del Vecchio possa
avere un impatto sulla gover-
nance della banca. Il consi-
glio in carica scade tra poco
più di un anno, mentre il me-
se prossimo l’assemblea di bi-
lancio dell’istituto sarà il pri-
mo banco di prova per capire
le reali intenzioni dell’im-
prenditore. « È sbagliato a
mio avviso leggere questa
storia con gli occhi del passa-
to, quando Mediobanca era
il perno della finanza italia-
na. Ma di certo è difficile cre-
dere ad un investimento pu-
ramente finanziario», dice
un analista. Anche perché
Mediobanca si porta dietro
Generali, dove piazzetta
Cuccia è primo socio e espri-
me la lista di maggioranza
per il rinnovo del cda e dove
proprio Del Vecchio è uno
dei soci rilevanti. Sul fronte
triestino peraltro i rapporti
tra Mediobanca e i soci «pri-
vati», tra i quali figurano an-
che Caltagirone e Benetton,
sembrano però incanalati
verso una serena conviven-
za, dopo qualche screzio del
passato.
Dove invece i rapporti tra
Del Vecchio e i vertici di Me-
diobanca non sono stati pro-
prio idilliaci è la vicenda dello
Ieo. Il piano da 500 milioni
preparato da Del Vecchio - so-
stenuto anche da Unicredit, a
sua volta socio forte e non
sempre felice di Mediobanca
- per dare un nuovo assetto
all’Istituto europeo di oncolo-
gia si è scontrato con l’opposi-
zione degli altri soci, capeg-
giati appunto da Medioban-
ca. Nella piazza milanese cir-
colavano da tempo i rumors
dell’insoddisfazione di Del
Vecchio per l’esito della parti-
ta. Anche se fino a ieri nessu-
no si aspettava che le voci si
concretizzassero in un ingres-
so così robusto nel capitale.
Resta da notare come i 500
milioni del mancato investi-
mento nello Ieo, ritirato nel
gennaio scorso dopo un brac-
cio di ferro durato mesi, siano
pari a quanto speso per com-
prare azioni di piazzetta Cuc-
cia. Solo il tempo potrà chiari-
re se questa circostanza è solo
un frutto del caso. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ira del governo: violati gli impegni. I sindacati: sciopero
Napoli, voltafaccia Whirlpool
La fabbrica agli svizzeri di Prs
GILDA FERRARI
GENOVA
L
a tensione è sempre
più alta, a Genova, in
vista dell’assemblea
dei soci Carige. E se la
partecipazione si preannun-
cia storica (almeno 14.000 le
richieste, oltre 3.000 le perso-
ne fisiche attese al Tower Ho-
tel), la percentuale di capitale
presente non sarà comunque
sufficiente a superare un'even-
tuale astensione o voto contra-
rio del primo azionista Mala-
calza (27,5%). Tra i piccoli, in-
tanto emergono voci discor-
danti: sindacati, ex dipenden-
ti-pensionati e associazione
«ufficiale» sono per il sì in as-
semblea. Franco Corti, in rap-
presentanza di 100 piccoli
azionisti, ha invece presenta-
to un esposto in Consob lamen-
tando mancanza di trasparen-
za nell'intera operazione. Una
situazione che il Fitd, artefice
con i tre commissari del piano
di salvataggio di Carige, segue
con estrema attenzione. «Sia-
mo fiduciosi che l’operazione
vada in porto», dice il presiden-
te Salvatore Maccarone.
Che cosa si aspetta, dall’adu-
nata dei soci della banca?
«Personalmente sono confi-
dente, grazie anche all’impe-
gno dei commissari straordi-
nari, dei dipendenti e del per-
sonale della banca, che l’as-
semblea si costituirà e delibe-
rerà quanto è necessario per
consentire la realizzazione
dell’intervento che abbiamo
costruito con il contributo es-
senziale di Cassa Centrale».
Si tratta, però, di un interven-
to non condiviso da tutti, a
partire dal primo azionista
di Carige.
«Mi faccia solo ricordare che
stiamo parlando di un salvatag-
gio, o se si preferisce di un inter-
vento preventivo diretto a scon-
giurare l’insolvenza e la liqui-
dazione della banca. Carige è
una istituzione storica del terri-
torio e la sua esistenza va salva-
guardata, se esistono i presup-
posti per farlo: è questo il caso
nostro. La disponibilità che
Cassa Centrale ha mostrato è
stata provvidenziale, perché
ha consentito di dare a Carige
un futuro nell’ambito di un pro-
getto industriale, presidiato da
un gruppo di nuova costituzio-
ne, solido, coeso e adeguata-
mente patrimonializzato».
Non solo il ruolo di Cassa
Centrale, ma anche quello
del Fitd ha sollevato perples-
sità.
«Abbiamo potuto giovarci del-
lo spazio che la sentenza del
Tribunale europeo sul caso
Tercas ci ha concesso, ripor-
tandoci alla logica originaria
e consentendoci di mettere in
campo sia lo Schema Volonta-
rio, intervenuto con la sotto-
scrizione del prestito subordi-
nato nel novembre dello scor-
so anno, sia del Fondo obbli-
gatorio, combinando le capa-
cità e le risorse di entrambi.
Senza questo, l’intera opera-
zione sarebbe stata molto più
complicata, se non addirittu-
ra infattibile».
Il salvataggio della banca
può giustificare un cambio
così radicale di assetto azio-
nario?
«L’intervento messo è in cam-
po è articolato e coinvolge mol-
ti soggetti, il cui ruolo rispetti-
vo è indispensabile per l’equili-
brio generale ed il successo
dell’iniziativa. Mi rendo conto
che la sua strutturazione, se
consentirà a Carige di salvarsi
e guardare al futuro, può non
soddisfare le aspettative di tut-
ti i soggetti coinvolti. Ma gli in-
terventi che si realizzano con
la nostra partecipazione sono
per loro natura complicati, sia
sul piano tecnico che su quello
dell’equilibrio degli interessi e
se pure riusciamo ad assicura-
re il salvataggio, la soddisfa-
zione di tutti gli stakeholder
non sempre può essere assicu-
rata. Questo d’altronde è nor-
male quando si è in una situa-
zione di crisi».
Che cosa accadrebbe se l’as-
semblea non deliberasse l’o-
perazione?
«Certamente nulla di buono.
Le alternative possibili sul pia-
no teorico - risoluzione, liqui-
dazione ordinata, liquidazio-
ne non ordinata, ricapitalizza-
zione precauzionale - sarebbe-
ro tutte produttive di un danno
maggiore, e ulteriore, per tutti
gli stakeholder e non è affatto
certo che la sopravvivenza
dell’azienda Carige sarebbe as-
sicurata. Quello che è invece è
certo è che vi sarebbe una in-
giustificata dispersione di risor-
se, che si accompagnerebbe a
danni collaterali indotti di no-
tevole gravità e su molti fronti.
Io rimango convinto che la ra-
gionevolezza prevarrà e l’as-
semblea delibererà il progetto
che abbiamo costruito». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
MILANO
Una iniezione da 75 miliardi
di dollari nel sistema finan-
ziario statunitense: è la mos-
sa rara e a sorpresa operata
dalla Fed e che non si verifica-
va dai tempi della grande cri-
si. Tanto da creare qualche
apprensione dentro e fuori
Wall Street, presto svanita.
L'operazione, chiamata «re-
purchase agreement», sareb-
be in realtà stata dettata non
da reali rischi sistemici, ma
da questioni di natura tecni-
ca. In pratica si è resa necessa-
ria dopo un balzo improvviso
al 2,25% del tasso effettivo
sulle operazioni di rifinanzia-
mento a breve termine, balzo
che avrebbe potuto generare
una stretta sul mercato mone-
tario. Alcuni analisti hanno
spiegato che avrebbe pesato
anche una richiesta elevata
di cash da parte delle impre-
se in vista di scadenze fiscali.
Intanto oggi la Fed guidata
da Jerome Powell, oramai
esplicitamente nel mirino
del presidente Donald
Trump, potrebbe decidere
un nuovo taglio dei tassi di in-
teresse di un quarto di punto.
Dagli Usa, all’Europa, la
Bce non abbassa la guardia
sui crediti deteriorati delle
banche italiane nonostante ri-
conosca ai nostri istituti «pro-
gressi sostanziali» nella puli-
zia degli Npl. «La pressione
deve essere mantenuta eleva-
ta, il problema non è ancora ri-
solto e va affrontato prima
che la situazione economica
peggiori», ha ammonito il ca-
po della vigilanza europea,
Andrea Enria, nel corso di un
dibattito al Forum organizza-
to dalla società Analysis.
Il presidente del Superviso-
ry Board ha detto che le ban-
che europee, sono uscite dal-
la crisi più forti, «con più capi-
tale, con più liquidità e con bi-
lanci più puliti», ma ha preci-
sato che faticano a generare
profitti. Lo sostengono gli in-
vestitori: «Le banche non so-
no un grande investimento».
Poi l’affondo: «Sento dire che
la Bce è un ostacolo alle fusio-
ni. Non c'è nessuna intenzio-
ne di ostacolare un processo
di consolidamento». R. E. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Facebook deve risarcire con
350mila euro una società
dell'hinterland milanese di
sviluppo software, la «Busi-
ness Competence», dalla qua-
le il colosso statunitense ha
copiato, secondo i giudici,
un'applicazione che propone
agli utenti bar e ristoranti di
loro interesse e vicini ai luo-
ghi in cui si trovano. Lo ha sta-
bilito la Sezione specializzata
in materia di impresa del Tri-
bunale di Milano nel procedi-
mento sulla quantificazione
del danno, dopo che già in pri-
mo grado e poi in appello nel
merito l'azienda di Cassina
de' Pecchi, con l'avvocato e
professore Marco Spolidori,
ha vinto la battaglia legale.
Non è escluso, ad ogni modo,
che la stessa Business Compe-
tence presenti ricorso ritenen-
do la cifra decisa dai giudici
troppo bassa, anche perché,
come si legge nella sentenza, i
presunti danni erano stati va-
lutati dai consulenti dell'a-
zienda per un ammontare che
raggiungeva anche i 18 milio-
ni di euro. I giudici (Marango-
ni-Zana-Perrotti) hanno scel-
to, però, di svolgere «proprie
autonome valutazioni» sulla
determinazione dell'impor-
to, «secondo criteri e modali-
tà di estrema prudenza, rese
necessarie» dal «quadro asso-
lutamente astratto e sostan-
zialmente discrezionale dei
criteri e dei valori selezionabi-
li». I giudici hanno anche di-
sposto a carico di Facebook
90mila euro di spese legali a
favore della società italiana e
il rimborso dei consulenti tec-
nici della stessa azienda.
PAOLO BARONI
ROMA
Il dado è tratto: Whirlpool la-
scia Napoli. L’annuncio è arri-
vato ieri in occasione di un
nuovo incontro al Mise tra i
manager della multinaziona-
le Usa, sindacati, governo ed
enti locali. Nonostante gli im-
pegni presi a ottobre e i 17 mi-
lioni stanziati da poco da Di
Maio Whirlpool ha infatti co-
municato che «il trasferimen-
to del ramo d'azienda rappre-
senta l'unico modo per tutela-
re la massima occupazione a
Napoli e offrire un futuro so-
stenibile di lungo termine al-
lo stabilimento che, in alter-
nativa, avrebbe cessato ogni
attività produttiva».
Immediata la reazione dei
sindacati che parlano di «scel-
ta unilaterale», definendo
l’annuncio di Whirlpool
«un’offesa ai lavoratori», «un
gesto arrogante ed irrespon-
sabile», chiamando subito tut-
ti alla mobilitazione. La data
dello sciopero nazionale sarà
decisa domani dai delegati
dell’intero gruppo. Già da og-
gi, intanto, partirà il blocco
dei cancelli del sito campano
dove è in programma una as-
semblea dei tutti i lavoratori.
Netta anche la contrarietà del
governo. Il sottosegretario
Alessandra Todde (M5s), che
ieri presiedeva l’incontro, par-
la di «grave scorrettezza nei
confronti del governo e dei la-
voratori», visto che con la sua
la decisione l’azienda «disat-
tende gli impegni presi in que-
sti mesi di confronto al Mise e
l’accordo sottoscritto ad otto-
bre con cui le istituzioni si so-
no impegnate a supportare
con incentivi e ammortizzato-
ri sociali il piano industriale
della Whirlpool in Italia».
«Comportamento inaccetta-
bile» lo ha definito a sua volta
il vice capo gabinetto del Mi-
se Giorgio Sorial.
Secondo Whirlpool non ci
sarebbero alternative: l’uni-
ca chance per il sito di Napoli
si chiama riconversione. A su-
bentrare al gruppo Usa e a far-
si carico di 410 dipendenti sa-
rà la «Passive Refrigeration
Solutions», società con sede
a Lugano attiva nel campo
dei sistemi di refrigerazione
passiva. Prs, con l’apporto di
Whirlpool che supporterà l’o-
perazione con 20 milioni di
euro, oltre ai livelli occupa-
zionali si è impegnata anche
a garantire i diritti acquisiti,
le tutele reali e il livello retri-
butivo corrente.
Whirlpool ha fatto sapere
che già oggi notificherà ai sin-
dacati e ministeri competenti
l’atto di cessione del ramo d’a-
zienda, operazione ch avrà ef-
ficacia dal primo novembre.
Quindi, in una nota, ha ribadi-
to le ragioni del suo passo in-
dietro ricordando che «il dra-
stico declino della domanda
di lavatrici di alta gamma a li-
vello internazionale e il conse-
guente calo della produzione
hanno determinato una situa-
zione non più sostenibile».—
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
20
i milioni con cui
Whirlpool supporterà
il passaggio della
fabbrica alla Prs
LEONARDO DEL VECCHIO
PRESIDENTE
DI DELFIN
il mese prossimo l’assemblea dei soci di piazzetta cuccia
Del Vecchio diventa
il terzo socio
di Mediobanca
La holding Delfin compra a sorpresa il 6,9% dell’istituto
“È una opportunità”. Sullo sfondo lo scontro per lo Ieo
La sede di Mediobanca a Milano in Piazzetta Cuccia
SALVATORE MACCARONE
PRESIDENTE
DEL FIDT
AFP
La sede romana di Banca Carige
410
i dipendenti dello
stabilimento di Napoli
della multinazionale
americana
Daremo il nostro
sostegno
per accelerare
la creazione di valore
a vantaggio di tutti
INTERVISTA
MILANO
ANSA
ITALIA
FTSI/MIB
21.
-0,76%
SALVATORE MACCARONE Il presidente del fondo interbancario rimane comunque fiducioso
“Carige? Serve ragionevolezza
La sopravvivenza è a rischio”
Casa, Immobiliare.it
compra il 51% di Realitycs
Nuovi servizi dai big data
EURO-DOLLARO
CAMBIO
1,
-0,04%
PETROLIO
WTI/NEW YORK
59,
-5,7%
ALL'ESTERO
DOW JONES
27.
+0,12%
NASDAQ
8.
+0,40%
Il punto della
giornata
economica
Con il salvataggio
la soddisfazione di
tutti gli stakeholder
non sempre può
essere assicurata
Immobiliare.it, portale immobi-
liare leader in Italia, ha acquisito
il 51% di Realitycs, azienda di ri-
ferimento nel settore dei big da-
ta, delle Valutazioni Immobiliari
automatiche (Avm) e dei servizi
a valore aggiunto per gli operato-
ri di settore. L’acquisizione con-
sente a Immobiliare.it di offrire
ai suoi utenti un nuovo servizio
di valutazione immobiliare onli-
ne. Inserendo in pochi passaggi
tutte le principali informazioni re-
lative all’immobile di proprio inte-
resse si ottiene velocemente la
stima del valore dell’abitazione.
FTSI/ITALIA
23.
-0,71%
Spedizioniere internazionale, per il
potenziamento delle filiali nell’area di
Torino, ricerca:
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