GIANNI GIACOMINO
L’interrogativo è diretto:
«Presidente ma, in qualche
modo, Torino e il Piemonte
possono tornare in corsa
per ospitare qualche even-
to delle Olimpiadi invernali
del 2026 insieme a Milano
e Cortina? ». Giovanni Mala-
gò, numero uno del Coni, ie-
ri a Druento per l’inaugura-
zione di una scuola di ballo
per disabili, non si scompo-
ne: «Mi aspettavo la doman-
da e sarei anche poco serio
se dicessi di sì. Lo scorso giu-
gno ci siamo aggiudicati i
giochi presentando un dos-
sier con due candidature e
se, dopo appena due mesi,
uno inizia a spostare una co-
sa qua e una là credo pro-
prio che non sia una cosa se-
ria. A meno che non ci siano
degli elementi oggettivi per
dei cambiamenti. Ma, al
momento, non esistono e
comunque è un discorso
che si deve affrontare tutti
insieme». E così c’è chi nelle
dichiarazioni di Malagò ve-
de il bicchiere mezzo pieno
e chi mezzo vuoto. «Gli ho
riferito che, come Regione,
abbiamo presentato al Go-
verno la proposta di avere
almeno due discipline non
medagliate, tipo lo sci alpi-
nismo o il chilometro lancia-
to – spiega il governatore
del Piemonte Alberto Cirio
- noi abbiamo già gli im-
pianti pronti».
Olimpiadi invernali a par-
te, ieri pomeriggio, sia Ma-
lagò che Cirio hanno rag-
giunto Druento per inaugu-
rare la «Special Angels Dan-
ce School», scuola che inse-
gna ai ragazzi, anche con di-
sabilità, a lavorare e danza-
re con la musica, per poter
migliorare equilibrio, po-
stura e autostima. Si è così
concretizzato il sogno di
Virginia Di Carlo, la 27en-
ne affetta da tetraparesi
spastica per una negligen-
za medica durante il parto
che ha iniziato a cammina-
re danzando con i fratelli e
ora insegnerà a ballare ai ra-
gazzi down. Per questo il
presidente Mattarella le ha
conferito due anni fa il tito-
lo di Cavaliere dell’Ordine
al Merito della Repubblica.
Ieri è stata la festa di Virgi-
nia e in piazza si è ritrovata
mezza Druento. «Ringrazia-
mo tutti coloro che hanno
contribuito a realizzare que-
sto progetto» – hanno detto
il sindaco Carlo Vietti e l’as-
sessore Marinella Orsino.
Nell’emozione generale il
governatore Cirio ha detto
a Virginia Di Carlo che sarà
il testimonial della Regione
per quando riguarda gli
eventi e le iniziative di
sport ability: «Perché la tua
non è solo una scuola, ma
uno stile di vita, una lezioni
per tutti noi».
Alla fine, Malagò ha ricor-
dato di quando gli arrivò in
ufficio e lesse la lettera di
Virginia. «Mi raccontava la
sua storia e mi chiedeva
una mano per un progetto
rivolto ai portatori di handi-
cap. Ci incontrammo, la
ascoltai e io vidi in lei una
generosità infinita, disar-
mante». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
CLAUDIA LUISE
«L
a cultura non
può prescinde-
re dal budget:
non si può pen-
sare di fare attività culturali
senza chiudere il bilancio in at-
tivo e avere una visione più
commerciale della Fondazio-
ne non vuol dire sminuirne il
ruolo culturale». Si può rias-
sumere così il pensiero del
presidente dell'Ordine degli
Architetti, Massimo Giuntoli,
che questa mattina riceverà
le dimissioni formali del Con-
siglio di amministrazione del-
la Fondazione per l'architettu-
ra dopo una lettera in cui veni-
vano anticipate informalmen-
te. I tentativi di sanare la frat-
tura interna non sono andati
a buon fine e a pesare è pro-
prio una visione diversa nella
gestione delle attività della
Fondazione.
Giuntoli ci tiene a precisare
che non ci sono «scontri perso-
nali in atto», semmai approcci
diversi e la presa di coscienza
da parte del cda dimissionario
«di non essere in grado a porta-
re avanti il mandato». La nomi-
na del nuovo Consiglio arrive-
rà a breve, forse già oggi, ma
quella che è chiara è l'intensio-
ne di inserire all'interno dell'or-
gano figure con un profilo più
manageriale. Non solo archi-
tetti, dunque, ma professioni-
sti in grado di imprimere la
svolta voluta dal presidente e
dalla maggioranza degli iscrit-
ti. «Lo statuto della Fondazio-
ne consente ogni iniziativa di
natura finanziaria, purché
non sia puramente speculati-
va. Lo scopo è ottenere innesti
economici per avere più dena-
ro da restituire in attività cultu-
rali per gli architetti e i cittadi-
ni. L'anno scorso il bilancio ha
chiuso in perdita, anche se di
poco: vogliamo che si inverta
la rotta. Quindi ci saranno nel
Cda profili che possano dare
nuova linfa e attrarre flussi eco-
nomici. Abbiamo contattato
personalità di spessore che si
sono dette disponibili. È assur-
do che gli sponsor rappresenti-
no appena il 5% del bilancio,
la Fondazione può ottenere
ben altro» spiega Giuntoli.
Il presidente, quindi, attac-
ca: «Vogliamo cercare più de-
naro per fare cultura e forma-
zione gratuita, ma il Cda vole-
va avere questo denaro diretta-
mente dall'Ordine. Non possia-
mo non considerare la sosteni-
bilità». Intanto il 24 settembre
ci sarà un incontro aperto con
gli architetti per raccogliere
tutti gli spunti da recapitare al
nuovo assessore all'Urbanisti-
ca, Antonino Iaria, che Giunto-
li incontrerà a inizio ottobre.
«Faremo una sorta di pannello
di sintesi all'assessore, con i
punti chiave da portare a ter-
mine da oggi a fine mandato.
Con Iaria il rapporto è di colla-
borazione, spero possa acco-
gliere le nostre istante e far ri-
partire Torino con uno slancio
superiore rispetto al preceden-
te assessorato. Fin'ora abbia-
mo avuto una posizione critica
ma costruttiva ». —
Massimo Giuntoli c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Architetti, il presidente dopo le dimissioni del Cda dell’ente: nel board entrano esperti di Finanza
“Basta con i bilanci in rosso
La Fondazione cambi passo”
Su La Stampa
il numero uno del coni a druento
Il gelo di Malagò
sulle Olimpiadi 2026
Ma Cirio rilancia
Ciro e Malagò a Druento
COLLOQUIO
Tutto il consiglio di amministra-
zione dell'ente strumentale,
controllato al 100 per cento
dall'Ordine degli Architetti, si è
dimesso perché non condivide-
va il cambio di rotta imposto dal
numero uno dell'Ordine, Massi-
mo Giuntoli.
La Fondazione
Le dimissioni del Cda. Giuntoli: non commento
Fondazione architettura
i consiglieri lasciano:
no al piano dell’Ordine
ra l'anno scolastico con cinque corsi che hanno lo scopo di «co-
struire un ponte con il lavoro, accrescere conoscenza, consa-
pevolezza e responsabilità tra i giovani», spiega Stefano Ser-
catronica per l’Aerospazio, Processi e Prodotti con sistemi
Cnc e progettazione tradizio-nale, Progettazione e produ-
zione Additive, Informatica per Meccatronica 4.0 e sistemi
biamoma tutto
cora rispettoropei
Servema culturale.
GIUSEPPE BOTTERO
O
na riunione per az-zerare i vertici del-
la Fondazione per l’architettura. Tut-
to il consiglio di amministra-zione dell’ente strumenta-
le, controllato al 100 per
cento dall’Ordine degli Ar-chitetti, si è dimesso perché,
spiega il presidente Alessan-dro Cimenti, non condivide
il cambio di rotta imposto dal numero uno dell’Ordi-
ne, Massimo Giuntoli. «Non vogliamo creare polemi-
che, semplicemente abbia-mo preso coscienza che non
siamo le persone adatte a portare avanti il piano - ag-
giunge Cimenti - Siamo a
metà mandato, serviva una verifica». E il check up ha da-