MASSIMILIANO RAMBALDI
A
nno scolastico nuo-
vo e vita vecchia per
gli studenti che ogni
giorno devono salire
sugli autobus e viaggiare da
scuola verso casa. Da Monca-
lieri a Carmagnola, passando
per Carignano, sono stati gior-
ni molto complicati. L’orario
ancora provvisorio di molti isti-
tuti spesso non combacia con
il passaggio delle linee solita-
mente usate all’uscita. Così ca-
pita che molti ragazzi siano co-
stretti ad aspettare anche un’o-
ra, prima di trovare un auto-
bus abbastanza vuoto per riu-
scire a salirci. Oppure lo vedo-
no tirare dritto, saltando le fer-
mate. Insomma, una pioggia
di segnalazioni che hanno an-
che fatto infuriare i genitori.
Moncalieri, il «caso» 81
Per tutta la settimana, la mag-
gior parte degli alunni del Ma-
jorana uscirà poco prima di
mezzogiorno. Per l’esattezza,
due minuti prima del passag-
gio dell’autobus 81 che va in di-
rezione centro città. Pratica-
mente impossibile riuscire a
prenderlo in tempo. Così biso-
gna aspettare l’altro, che arri-
va circa mezz’ora dopo. Ma sa-
lirci è un’impresa: «Perenne-
mente strapieno – spiegano gli
studenti -, alcuni tentano di
crearsi un varco, ma i più resta-
no a terra. E così si hanno due
scelte: o aspettare ancora, op-
pure andare a piedi a ritroso
sulla linea, provando a salire
prima. In questo modo si cerca
di evitare la folla che si accalca
prima del Majorana». C’è chi ci
ha messo anche due ore per ar-
rivare a casa, quando in situa-
zioni ottimali basterebbero 40
minuti o poco più: «Dobbiamo
sperare che dalla prossima set-
timana l’orario dei nostri ra-
gazzi sia tale da evitare loro
queste odissee – racconta una
mamma, Barbara Lombardini
-, perché ormai lamentarsi con
gli enti preposti non porta a
nulla. A rimetterci sono solo
gli studenti e i genitori che pa-
gano un abbonamento per un
servizio precario».
Odissea Carignano-Bobbio
Se gli studenti del Majorana
piangono, quelli che da fuori
Carignano devono andare al
Bobbio non ridono. Dall’inizio
delle lezioni ci sono problemi
per chi deve salire sulle tratte ge-
stite da società private. E i geni-
tori non solo pagano il ticket di
viaggio ai figli, ma spendono pu-
re benzina per andare a prender-
li: «Ci sono pochi mezzi – spiega
una mamma di Carmagnola - e
le mie figlie che vanno a scuola
lì, si imbattono costantemente
in veicoli stracolmi. Così, spes-
so, prendo la macchina e vado a
recuperarle assieme a due loro
compagne. Basterebbe prende-
re in carico un numero di abbo-
namenti minore e garantire un
servizio come si deve».
Carmagnola, il bus tira dritto
Nella terra del peperone, la po-
lemica è nata per alcuni auto-
bus che in certe zone della città
hanno saltato le fermate, tiran-
do dritto e lasciando gli studen-
ti a terra. Come in via Poirino o
zona San Bernardo. Sembra,
inoltre, che il servizio non sapes-
se dell’orario anticipato di usci-
ta in questi giorni. Così, anche
in questo caso i genitori sono do-
vuti partire in auto per recupera-
re i propri ragazzi. E sui social in-
furia la polemica. —
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caselle, succede al dimissionario chiappero
Denunciò la ’ndrangheta
Esposito entra in Consiglio
ANDREA BUCCI
«S
ono esaspera-
to dai furti subi-
ti. Voglio an-
darmene dall’I-
talia, da questo paese che non
tutela i cittadini onesti e che la-
vorano». Parole forti quelle di
Fabrizio Sonza, 57 anni, im-
prenditore della Dolly Sas di
Lessolo, azienda che riforni-
sce all'ingrosso ristoranti e pe-
scherie di mezzo Canavese.
Uno sfogo, il suo, dopo l'enne-
simo furto subito la notte a ca-
vallo tra lunedì e martedì.
«Con questo fanno undici.
Undici furti. Un'escalation ini-
ziata nel 2011, con una media
di un paio all'anno, l'ultimo
nel dicembre 2013 e da allo-
ra ho protetto la mia attività
con un sofisticato antifurto.
Ma evidentemente non è ba-
stato. Altri furti li ho subiti a
Piverone nella casa dove abi-
to. E tralascio quelli tentati»
denuncia Sonza.
Ma davvero pensa di lascia-
re l'Italia? «Mi trovi lei un
buon motivo per continuare a
rimanere qui - risponde -. Pa-
go regolarmente le tasse e vor-
rei delle risposte dallo Stato,
ma siccome fino ad ora non ne
ho avute, allora sto seriamente
valutando di scappare via. Do-
ve non saprei. Da qualsiasi par-
te perché sono capace ad adat-
tarmi a svolgere qualsiasi pro-
fessione». È disperato Fabrizio
Sonza. «Nessuna compagnia
mi vuole più assicurare dall'ulti-
mo furto subito nel 2013».
Parla, racconta, si sfoga
mentre conta i danni. «Guardi
qui... l'altra notte mi hanno ru-
bato dalla cella frigo un'intera
pedana con latte d'olio extra-
vergine, circa 800 chili di pe-
sce spada surgelato e altre con-
fezioni di pesce, sempre surge-
lato. E ancora: baccalà, acciu-
ghe, carni, prosciutti, mozza-
relle e latticini». Cerca di fare
un elenco dei generi alimenta-
ri spariti, valore di diverse deci-
ne di migliaia di euro.
Sarebbe già abbastanza co-
sì, ma in più ci sono i danni
provocati al capannone con
lucchetti divelti vetri in
frantumi e l'impianto di si-
curezza danneggiato.
L'azione dall'altra notte è si-
curamente opera di una ban-
da organizzata. L’imprendito-
re ne è sicuro: «Si sono arram-
picati su una tettoia confinan-
te, poi hanno tagliato le infe-
riate a protezione delle vetra-
te e si sono introdotti nei loca-
li dove hanno agito indisturba-
ti. Per sfregio hanno anche
banchettato nel mio ufficio,
dove hanno aperto una confe-
zione di mozzarelle».
Dalle poche immagini che
l'imprenditore è riuscito a sal-
vare dalle registrazioni (dan-
neggiate) ha notato due uomi-
ni muniti di un disturbatore di
frequenze, apparecchio grazie
al quale sarebbero riusciti ad
oscurare le telecamere e isola-
re l'allarme. «L'antifurto è stato
scollegato e questo spieghereb-
be perché, l'altra sera, mentre
ero in treno, di ritorno dalle fe-
rie, sul mio cellulare non mi ar-
rivava alcun segnale» allarga le
braccia e scuote la testa Sonza.
«Dormo poco per l'ansia e
con il cellulare vicino al cusci-
no per paura che suoni l'anti-
furto. Non ho il porto d'armi,
fino ad oggi ho evitato...». —
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NADIA BERGAMINI
New entry particolare tra i
banchi del Consiglio comuna-
le di Caselle. A prendere il po-
sto dell’avvocato Luigi Chiap-
pero, che già a luglio aveva
annunciato le sue dimissioni
sarà un personaggio noto al-
le cronache. E, non per un
qualsivoglia tipo di reato, ma
perché è un testimone di giu-
stizia contro la ’ndrangheta.
E’ Mauro Esposito, 54 an-
ni, architetto ed ingegnere fo-
rense che grazie alla sua co-
raggiosa testimonianza, alla
sua battaglia ha portato alla
condanna di 19 persone lega-
te alla criminalità organizza-
ta, rischiando la propria vita
e quella della sua famiglia.
Esposito nella sua quotidia-
na attività imprenditoriale ha
scelto di non piegarsi al ricatto
criminale di boss e gregari, ri-
schiando perfino il fallimento.
Grazie all’intervento di diver-
se forze politiche e soprattutto
dell’associazione Libera è riu-
scito a non affogare anche nel
mare complicato di una buro-
crazia senza umanità.
La sua vicenda umana e ci-
vile è diventata un libro «Le
mie due guerre», per far com-
prendere che contro le mafie
bisogna lottare se si vuole la-
sciare un mondo migliore ai
propri figli.
In Consiglio comunale sie-
derà tra i banchi dell’opposi-
zione per il gruppo (una co-
stola dissidente del Circolo
PD locale) che due anni orso-
no aveva candidato allo
scranno più alto del Comu-
ne, Antonella Martinetto poi
sostituita da Chiappero.
«Sono certo che Esposito –
commenta l’avvocato dimis-
sionario – saprà dare impul-
so al dibattito politico. L’Am-
ministrazione Baracco ha,
giustamente, l’abitudine di
celebrare chi con coraggio ha
combattuto la criminalità or-
ganizzata lontano da Casel-
le, dimenticando, però, que-
sto suo concittadino. L’ingres-
so in Consiglio sarà l’occasio-
ne giusta per rimediare». L’as-
senza dell’amministrazione
alla presentazione in città del
suo libro, era, infatti, stata og-
getto di aspre critiche.
Entro fine mese Esposito
prenderà posto nel parlamen-
tino casellese e allora se ne ve-
dranno delle belle, visto che
per piglio e per carattere non
ha l’abitudine di mandare a
dire ciò che pensa. —
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METROPOLI
borgaro
Per la sicurezza
dei ragazzi sul 69
tornano i City Angels
Fabrizio Sonza indica la vetrata rotta durante l’ultimo furto, l’undicesimo, subito nella sua azienda
“Dal 2013 nessuna
compagnia mi vuole
più assicurare
contro i ladri”
Autolavaggi nel mirino
dei ladri nella notte tra lu-
nedì e martedì lungo l’asse
tra Moncalieri e Carmagno-
la. Teatro delle razzie è sta-
ta la provinciale 20, con
due colpi nel giro di poche
ore. Il primo è successo a
Moncalieri, nel tratto urba-
no della via che prende an-
cora il nome di strada Cari-
gnano. Ignoti si sono fion-
dati sul cambiamonete del-
la stazione di servizio, si-
tuato nella parte più perife-
rica in direzione di La Log-
gia. Dopo averlo svuotato
sono fuggiti con il favore
della notte. La zona è coper-
ta dalla videosorveglianza
e non è escluso che le im-
magini abbiano ripreso
gli autori. Telecamere che
hanno inquadrato colui
che ha assaltato il secon-
do autolavaggio, a borgo
Salsasio di Carmagnola.
La zona è quella dopo il
ponte sul Po, sempre sulla
strada extraurbana paral-
lela alla 393. Il ladro, che
secondo le ricostruzioni
era incappucciato, si è in-
trodotto nel gabbiotto e
ha portato via il registrato-
re di cassa. Da quantifica-
re l’ammontare del conte-
nuto. Su entrambi gli epi-
sodi le indagini sono in
corso: è pressoché certo
che dietro i due furti ci sia
la stessa mano. M. RAM. —
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LA SCORSA NOTTE
Autolavaggi
derubati
a Carmagnola
e Moncalieri
LA STORIA
Anche per l’anno scolastico
2019-2020 Borgaro la risolve
a modo suo. Non essendo ar-
rivate soluzioni diverse, l’am-
ministrazione guidata dal
sindaco Claudio Gambino ha
deciso ancora una volta – e vi-
sto che in precedenza ha già
funzionato – di mandare sul
bus Gtt 69 i suoi angeli custo-
di: i City Angels che garanti-
ranno tranquillità e sicurez-
za agli studenti. Il problema
è sempre lo stesso, ormai da
anni, ossia la difficile convi-
venza tra chi vive nel campo
nomadi di strada Aeroporto
e i ragazzi borgaresi. La con-
venzione, che scadrà a fine
giugno, ne prevede la presen-
za dal lunedì al sabato nell’o-
rario compreso fra le 13 e le
16, fino alla conclusione an-
che degli esami delle scuole
medie. «L'obiettivo è quello –
spiega il sindaco - che i nostri
figli e nipoti, che fruiscono di
questa linea per tornare da
scuola, si sentano al sicuro. E
con loro, anche tutti gli altri
utenti di questa linea». Come
l'anno scorso, i City Angels in-
terverranno anche in caso di
emergenza sanitaria e primo
soccorso. N. BER.
Lessolo, il titolare di una ditta all’ingrosso di alimentari: pronto a lasciare l’Italia
Undicesimo furto all’imprenditore
“Basta, me ne vado da questo Paese”
FOTO BUCCI
IL CASO
Studenti all’uscita del Majrana e solito assalto ai posti sull’autobus
FOTO RAMBALDI
Il Comune di Moncalieri ha
deciso di prorogare l’ospita-
lità provvisoria di alcune fa-
miglie rom, tolte dal campo
nomadi di via Freylia Mezzi
e inserite in alcuni apparta-
menti dislocati in città. So-
no coloro che avevano fir-
mato il patto della legalità
con palazzo civico, impe-
gnandosi a cambiare per-
corso di vita dopo la cancel-
lazione dell’area a loro dedi-
cata, sempre nella stessa
strada. Una decisione che
ha però smosso l’opposizio-
ne di centro destra, spin-
gendola a presentare un’in-
terrogazione sul tema. «I ter-
mini per la sistemazione in
appartamenti di emergenza
sono ormai trascorsi – dice
Arturo Calligaro, Lega - ma il
Comune continua a dare un
tetto a questi nuclei famiglia-
ri, senza alcuna garanzia.
Ciò dimostra che il proble-
ma delle popolazioni rom è
stato semplicemente sposta-
to dai campi, agli apparta-
menti. Altro che eliminarlo.
Con buona pace di quanti
aspettano una casa da chissà
quanto tempo». Il sindaco
Paolo Montagna replica:
«Le persone ospitate in que-
sti alloggi hanno titolo per ri-
manerci e i parametri di leg-
ge per accedere alle case po-
polari. Stiamo proseguendo
su un percorso dove al cen-
tro c’è la persona». M. RAM. —
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moncalieri
Proroghe
a famiglie rom
L’opposizione
all’attacco
“Dormo poco e con
l’ansia, aspettando
sempre che suoni
l’antifurto”
Mauro Esposito, 54 anni, subentra all’avvocato Luigi Chiappero
Le denunce a Moncalieri, Carmagnola e Carignano
Ritardi e bus affollati
L’anno scolastico
riparte tra le proteste