Corriere della Sera - 11.03.2020

(Chris Devlin) #1


CorrieredellaSera Mercoledì11Marzo
PRIMOPIANO


5


Oltre 500 inuovi casi positivi


Ituristi italiani bloccati all’estero


ROMANel giorno in cui moltis-
simecompagnie aereeferma-
no tutti ivoli da everso l’Italia
e oltre all’Austria anche la Slo-
venia annuncia la chiusura
della frontiera, il numero dei
nuovicontagi diffuso dalla
Protezione civiletorna a esse-
reatrecifre. Ieriinuovicasi
sono stati 529, per untotale di
8.514 persone attualmente
malate. In tutto,consideran-
do il numerodei guariti, che
sono 1.004, 280 più di ieri, i
contagiati dacoronavirus in
questi 15 giorni dall’inizio del-
l’emergenza sanitaria sono
10.149 (con i 631 deceduti).
«La Lombardia non ci ha
fornito daticompleti, manca-
noitest di alcuni laboratori
— ha spiegato Angelo Borrelli
—manon si tratta di grandi
numeri, quindi possiamo
confermarecheicontagi di-
minuiscono».Ve roèanche
che,comeconferma il presi-
dentedell’Istitutosuperiore
di sanità, Silvio Brusaferro,
«secondo le nostre indicazio-
ni sottoponiamo altest sol-
tanto i soggetticon sintomi e
poi, se risultano positivi, i lo-
rofamiliari più stretti»; po-
trebbero quindi esserci molti
contagiati asintomaticiesu
questodatolacomunità
scientificapotrà successiva-
mente riflettere.
La diminuzione dei nuovi
contagi è dunque un dato ras-
sicurante. Non loèinveceil
numero dei decessi: ieri sono
stati 168 in più, in tutto sono
morte 631 persone, 2% da 50 a
59 anni, 8% da 60a69anni,
32% da 70 a 79, 45% da 80 a 89,


supermercatooinfarmacia
— ha ribadito Borrelli —. Non
c’è rischio direstare senza vi-
veri, gli esercizicommerciali
peribeni alimentari,ipro-
dotti per la pulizia dellacasa e
l’igiene personale,ifarmaci,
resteranno apertieregolar-
mente riforniti».
Ieri sui social giravano sce-
naricatastrofici sull’evoluzio-
ne dell’epidemia. Borrelli li ha
smentiti.«Non dovetecrede-
realle fake news che circola-
no sui social — ha ammonito
Borrelli —. Mi riferisco a sce-
nari sull’evoluzione del-
l’emergenza spacciati per pre-
visioni della Protezione civile,
a mia firma. Sono falsi. Infor-
matevi solo attraverso icanali
ufficiali».
L’emergenza sanitaria da
coronavirus sta portando al-
l’isolamentodell’Italia. L’Au-
stria ha chiestoaiconnazio-
nali di lasciare il nostroPaese
e icontrolli al Brennero si so-
no fatti più intensi. Ieri Vien-
na aveva anche annunciato la
firma in serata della chiusura
della frontiera. La Slovenia
l’ha seguita dopo poche ore.
«Chiudere ilconfine è una de-
cisione sbagliata», ha detto il
presidentefrancese Macron
altermine della videoconfe-
renzacon icolleghi europei.
Gli altriPaesi: la Spagna ha
annunciatolostopdeivoli,
Malta hafermato tutti icolle-
gamenti, la Germania sconsi-
gliaiviaggi non necessari in
Italia, la Gran Bretagna impo-
ne 14 giorni di quarantena a
tutti quelli che arrivano dal
nostroterritorio.
Moltecompagnie aeree low
costedibandiera hanno an-
nullatotuttiivoli daeper
l’Italia: stop per British Ai-
rways,Ryanair, Air Francee
Wizz Air.
Ieri 80 turisti italiani sono
rimastiaterra in Marocco.Il
volo TuiFly che era program-
matoper lunedì mattina da
MarrakechversoTorino è sta-
toannullato senza preavviso.
Infine, niente maxischermi
in piazza San Pietro. Oggi
l’udienza generale di papa
Francesco sarà trasmessa sol-
tanto in streaming.
MariolinaIossa
©RIPRODUZIONERISERVATA

Icasiperregione


L’ANDAMENTO
9.
8.
7.
6.
5.
4.
3.
2.
1.000 221

Fonte: dati Protezione civile alle 17 di ieri Corriere della Sera


Puglia


Abruzzo


Molise


38


502


Calabria


Basilicata


di Trento


Provincia
autonoma
di Bolzano

Friuli-
Venezia Giulia

Sicilia


Lazio


Campania


Sardegna


Toscana


Liguria


17


13


Piemonte


468


896


436


128
58

260


37


99


126


20


(^116)
1
60
2
31
47
85
37 110
1
15
7
11
551
2
3
33
26
Umbria
Marche
(^38113)
Emilia-
Romagna



  1. Veneto
    Valle d’Aosta
    17
    Lombardia


  2. 783




  3. casi totali finora
    IL BILANCIO IN ITALIA
    Guariti
    Deceduti
    631




  4. Positivi
    attualmente




  5. LEGENDA Contagi Guariti Decessi
    24 25 26 27 28 29 12345678910
    Febbraio Marzo
    1.
    3.






  6. 631
    Ieri
    IL BILANCIO
    Levittimesalgonoa631.«Avevanoaltrepatologie»
    Contagiincalo,masiaspettanogliultimidatilombardi
    L’appelloantifakenews:usaresololefontiufficiali
    Latestimonianza
    S
    ì, è un momento difficile, difficilissimo
    ma anche percertiversi straordinario.
    Noi medici siamo tutti subissati di
    messaggi di solidarietà e di affetto. Sono in
    moltissimi a scriverci, amici ecolleghi da
    mezzo mondo, persone perse di vista da
    anni, pazienti che si ricordano di chi in
    passato li ha aiutati. C’è chi sioffre di farci la
    spesa, chi di portarci un pranzocaldo,
    l’offerta di aiuto a chi, in prima linea sul
    campo, ha ridotto icontatti familiari e
    personali, ètoccante. Molti di noi, infatti,
    sentendosi a maggior rischio, si sono
    separati dalle loro famiglie, figli, mogli e
    mariti, genitori, e si sono autoisolati anche
    dagli amici, per evitare di poter
    eventualmente mettere a rischio la salute
    altrui, mentre icarichi massacranti di lavoro
    non lasciano iltempo neanche per fare una
    telefonata ai propriocari. Viviamo in un
    mondo a parte. Abbiamo modificato perfino
    il nostro modo divestire, tanto in ospedale ci
    cambiamo evogliamo portare acasa meno
    capi divestiario possibili entrati incontatto
    con l’ambiente. Io, che solitamentevesto
    camicia e cravatta sotto ilcamice
    d’ordinanza, indosso,come tutti i miei
    collaboratori, un orribilecamice dicarta
    monouso giornaliero che si appiccica da
    tutte le parti appena si suda un po’. Ci
    vediamo diversi, stanchi,con le occhiaie, ci
    guardiamo tra di noicon occhi stralunati,
    ma siamo solidali, scherziamocon l’ironia
    che ciconsente la drammaticità della
    situazione. Icontatticon icolleghi
    impegnati in altri ospedali sonocontinui
    anche se sintetizzati al massimo da messaggi
    di WhatsApp, non si possono perdere minuti
    preziosi altelefono. Sivaavanti in una città
    spettrale mentre gli ospedali hanno
    cambiato faccia,con sale di attesa deserte e
    corridoi vuoti. Intanto, un’altra parte del
    mondo sembra noncapire. «Sono partiti a
    mezzanotte. Nonostante le gride che
    proibivano di lasciare la città e minacciavano
    le solite pene severissime,come laconfisca
    dellecase e di tutti i patrimoni, furono molti
    i nobili che fuggirono da Milano per andare
    a rifugiarsi nei loro possedimenti in
    campagna». Correva l’anno 1827 quando
    Manzoni raccontava l’esodo dei milanesi
    durante la peste del ‘600 nei Promessisposi ,
    oggi invece abbiamo le autocertificazioni e le
    deliranti scene penose alle quali abbiamo
    tristemente assistito. L’Italia è questa, divisa
    tra generosità, solidarietà e quotidiani
    egoismi. Ma questi ultimi non possiamo più
    permetterceli.
    sergio@sergioharari.it
    ©RIPRODUZIONERISERVATA
    Noimedici,
    cosìcambiati
    inquesto
    mondoaparte
    diSergioHarari
    14% ultra novantenni. «Si trat-
    ta però, lo ripetoancora una
    volta,—hacontinuatoBor-
    relli — di persone che aveva-
    no anche altre patologie».
    La Lombardiacontinua a
    essere laregione piùcolpita, e
    il sistema sanitarioregionale
    èallimite: delle 877 persone
    interapia intensiva, pari al
    10% dei positivi, 466 sono in
    Lombardia, uno su due.
    «Seicomportamenti dei
    singoli individui sonoconfor-
    mi alle disposizioni del decre-
    todel governo possiamoco-
    minciare a ben sperare — ha
    detto Brusaferro —. Tuttavia,
    non sapremo prima di dome-
    nicasegli assembramenti
    della movida a Milano o altro-
    ve,nelle stazioni sciistiche e
    nelle località di maredello
    scorsoweekend, tutticom-
    portamenti sbagliati, porte-
    ranno a una nuovaimpennata
    dicontagi».
    Le scene delle file ai super-
    mercati della scorsa notte poi,
    a Napoli, aRoma e in altre cit-
    tà, sono statefortemente stig-
    matizzate da Brusaferro: «So-
    nocomportamenti sbagliati
    che non fanno che aumentare
    la diffusione dell’infezione».
    «Nonc’è bisogno dicorrere al

    Laparola
    ISS
    È l’acronimo di Istituto
    superiore della sanità. In
    Italia è il principalecentro
    di ricerca, controllo econ-
    sulenzatecnico-scientifica
    in materia di sanità
    pubblica. Le sue strutture
    orientano le politiche
    sanitarie sulla base di
    evidenze scientifiche



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