Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

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ca Settentrionale. Ho rinvenuto dei casi anche nell'America Meridionale, ma me­
no abbondantemente rispetto ai paesi e alle regioni che ho finora menzionato.
Il Tibet deve essere stato un paese in cui si verificarono molti casi di que­
sto tipo, almeno giudicando dal numero di casi rilevati fra i rifugiati Tibetani che
ora vivono in India. Ho analizzato seriamente ben pochi di questi casi, dato che
il loro studio si presentava difficile a causa della dispersione dei membri delle fa­
miglie e degli altri testimoni di prima mano.
Ho ragione di ritenere che tali casi siano facilmente riscontrabili anche in
alcune zone del Giappone e nell'Indocina Orientale (ovvero, nel Laos, in Cam­
bogia e nel Vietnam). Sono venuto a conoscenza di alcuni casi verificatisi in que­
sti paesi ed i miei corrispondenti mi hanno riferito che ritengono che se ne po­
trebbero trovare molti di più se qualcuno si occupasse seriamente di ricer.carli,
cosa che non è ancora stata fatta. Mi manca il tempo materiale, non di certo lo
zelo per fare ciò, e ritengo sia meglio concentrare i miei sforzi in un minore nu­
mero di paesi le cui culture con il tempo mi sono divenute familiari.
L'aspetto più ovvio dell'inventario delle località geografiche prese in esa­
me, è la correlazione fra l'alta densità di casi riportati e la credenza nella reincar­
nazione. In seguito discuterò le possibili interpretazioni di tale correlazione. Qui
vorrei porre l'accento sul fatto che i casi si manifestano anche - e più frequen­
temente di quanto l'Occidente medio possa supporre - nei paesi Occidentali,
come ad esempio in Europa e nel Nord America. Inoltre, abbiamo trovato dei
casi anche in Asia in alcune culture in cui la reincarnazione non viene presa as­
solutamente in considerazione (ad esempio, fra i Cristiani del Libano e dello Sri
Lanka e fra i Musulmani Sciiti dell'India).
Mi è più facile dire ove sia possibile rinvenire dei casi, che non indicare
quale sia la loro reale incidenza. Posso occuparmi di un caso solo quando qual­
cuno mi informa della sua esistènza e vi sono molti filtri fra lo sviluppo di un ca­
so e le notizie che mi vengono riferite a tale proposito. Vi sono parecchie ragioni
per cui non sempre vengo informato in tempo di un caso o per cui a volte non
ne vengo nemmeno a conoscenza.
Un imprecisato numero di casi viene osservato solo all'interno della ristret­
ta cerchia dei familiari e forse di alcuni amici intimi. Si tratta abitualmente di ca­
si in cui il soggetto viene identificato come un membro deceduto della stessa fa­
miglia. Spesso mi sono riferito a tali casi denominandoli « casi privati ». Conti­
nuando le mie ricerche e acquisendo una certa notorietà, mi è risultato più facile
essere contattato da alcuni informatori dei vari paesi in cui svolgo i miei studi, i
quali hanno finito spesso per riferirmi anche dei casi privati, permettendomi a
volte persino di investigarli accuratamente.
Un altro imprecisato numero di casi viene soppresso, persino all'interno
della stessa famiglia del soggetto. Ciò avviene piuttosto facilmente in quelle cul­
ture, come ad esempio nei paesi Occidentali, dove la maggior parte della popola­
zione non crede nella reincarnazione. I genitori del soggetto di un tale caso pos­
sono pensare che le sue affermazioni non abbiano senso, se non addirittura che
il bambino stia raccontando delle bugie basate su fantasticherie, e spesso fanno
di tutto per azzittirlo. Un simile motivo è responsabile della soppressione dei ca­
si verificatisi fra i Musulmani Sciiti dell'India e fra i Cristiani del Libano e dello
Sri Lanka.

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