Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Caratteristiche dei casi tipici di reincarnazione l 115

sua vita passata rispetto alle circostanZe in cui si trova invece attualmente. Il nu­
mero dei dettagli dei ricordi di un bambino ha poche correlazioni con il suo de­
siderio di parlarne. Mahes de Silva, ad esempio, ricordava solo pochi particolari
della sua vita precedente, ma li ripeteva alla madre in modo così incessante, che
mi meraviglio che la poverina non abbia fatto nulla per sopprimerli. Tuttavia al­
tri genitori sono stati molto meno tolleranti in casi simili.
I soggetti, inoltre, differiscono marcatamente anche per quanto riguarda la
pressione che i ricordi esercitano su di loro. Alc.uni arrivano ad utilizzare il tem­
po presente nelle loro affermazioni. Diranno, ad esempio: «Ho una moglie e
due figli », oppure « La mia casa è più grande di questa ». (Possono continuare a
parlare in questo modo anche quando hanno imparato a distinguere le forme
verbali e ad utilizzare correttamente il tempo presente e quello passato). Altri
bambini invece utilizzano altri sistemi per creare una differenziazione discorsiva
relativa alle loro due vite. Ad esempio possono iniziare un discorso che si riferi­
sce alla loro precedente esistenza con una frase del tipo: « Quand'ero grande ... ».
A volte il bambino si comporta come se fosse stato strappato senza preavvi­
so dal corpo di un adulto e trapiantato in quello di un bambino indifeso (11).
Quando Celai Kapan, un soggetto della Turchia, cominciò a parlare, fra le sue
prime parole esclamò: «Cosa sto facendo qui? Ero nel porto». Quando potè
esprimersi meglio descrisse alcuni dettagli della vita di uno scaricatore di porto,
il quale si era addormentato nella stiva di una nave che stava per essere caricata.
Sfortunatamente, il manovratore della gru, che non poteva sapere che egli si tro­
vava lì, lasciò cadere un pesante bidone d'olio sul pover'uomo, uccidendolo al­
l'istante. Basandoci sull'evidenza fornitaci da questo caso, sembrerebbe che l'uo­
mo dormiente abbia ripreso conoscenza nel corpo di uri bambino di due anni.
Questo caso mi porta alla memoria l'episodio di una donna che, mentre stava
giocando a bridge, perse i sensi in seguito ad un infarto. Quando riprese cono­
scenza, le sue prime parole furono: « A chi stanno le carte? ».
Ciò che ho detto finora dovrebbe essere servito a preparare il lettore al­
l'argomento che mi sto apprestando a dibattere, ovvero al fatto che i bambini de­
notano delle differenti reazioni emotive quando parlano della loro vita prece­
dente. Alcuni ne parlano con distacco, come se la cosa fosse piuttosto lontana da
loto; ma la maggioranza rivela un continuo e forte coinvolgimento con le perso­
ne e gli eventi ricordati. Esprimendo i loro ricordi, alcuni giungono. persino alle
lacrime; altri denunciano con astio le persone che hanno posto fine alla loro pas­
sata esistenza. Delle canzonature da parte degli adulti o dei fratelli, i quali fingo­
no che il coniuge, un parente o un amico della precedente personalità siano gra­
vemente malati o deceduti, possono spesso far piangere disperatamente il sogget­
to (12).


(11) Sogetti che hanno espresso dei commenti a proposito delle loro nuove dimenlioni fisiche
Fra i bambini che hanno espresso dei commenti a proposito del cambiamento delle dimensioni del
loro corpo rispetto a quello posseduto nella loro precedente vita, vi sono: Marta Lorenz, Michael Wright,
Sukla Gupta, Parmod Sharma, Vias Rajpal, Ramoo e Rajoo Sharma, Lalitha Abeyawardena, Ruby Kusu·
ma Silva, Bongkuch Promsin, Rabih Elawar e Chaokhun Rajsuthajarn.
(12) Portare un soggetto al pianto stuzzicandolo
Questa piccola crudeltà veniva spesso applicata a soggetti quali, ad esempio, Imad Elawar e Sukla


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