Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
116 l Bambini che ricordano altre vite

Alcuni soggetti passano rapidamente da un completo assorbimento nei ri­
cordi della vita precedente al comportamento tipico dei bambini della loro età.
Ad esempio, un soggetto può parlare seriamente di sua moglie e dei suoi figli per
un minuto e, il minuto dopo, correre a fare qualche gioco con i suoi coetanei.
Alcuni bambini, parlando della loro vita precedente, si astraggono dal­
l'ambiente che li circonda. Possono parlare addirittura con se stessi. A volte, per
un osservatore esterno, potrebbero sembrare quasi in uno stato di trance; ma· il
termine trance è decisamente eccessivo dato che questi bambini possono essere
riportati in ogni momento alla consapevolezza dell'ambiente che li circonda. Ca­
si come quello di Uttara Huddar, in cui si è verificato un apparente totale cam­
biamento di personalità, sono estremamente rari.
La maggior parte dei bambini presentano reminiscenze soltanto nel norma­
le stato di veglia. Tuttavia, ho studiato alcuni casi in cui il soggetto aveva dei ri­
cordi della propria vita che si manifestavano durante i sogni e gli incubi (13).
Inoltre, è stato riscontrato che alcuni bambini hanno la tendenza a parlare dei
loro ricordi principalmente quando stanno per andare a letto (e probabilmente
sono già assopiti) o nel momento del risveglio.
Sebbene la maggior parte dei bambini abbia comunicato i suoi ricordi uti­
lizzando il linguaggio orale e arricchendolo magari con dei gesti, alcuni hanno
fatto anche dei disegni in cui hanno tentato di raffigurare persone ed eventi del­
la precedente vita.
I bambini smettono quasi sempre di parlare della loro vita precedente in
un'età che va dai cinque agli otto anni, anche se alcuni lo fanno prima o addirit­
tura molto più tardi. Rarissimi soggetti hanno affermato di conservare intatti i lo­
ro ricordi anche in età adulta; ed altri asseriscono di aver dimenticato ogni cosa,
anche se in verità manifestano ancora delle reminiscenze. Spesso i genitori cre­
dono di aver soppresso i ricordi manifestati dal loro bambino adottando vari
metodi « per aiutarlo » a dimenticare. Tuttavia i bambini sembrano perdere i lo­
ro riCordi più o meno alla stessa età, sia che siano stati incoraggiati a ricordare e
sia che siano stati in qualche modo repressi (14).

Gupta. Disna Samarasinghe poteva essere fatta piangere, quando era ancora una bambina, semplicemente
chiamandola« Babanona »in modo canzonatorio. (Babanona era l'anziana signora di cui Disna ricordava
la vita). lo ho assistito personalmente ad una di queste reazioni di pianto da parte di Disna.
(13) Ricordi di una vita precedente che emergono durante un sogno o un incubo
Esempi di ciò possono essere rinvenuti nei casi di Wyanama Kithsiri, Prakash Varshnay, Suleyman
Andary e Salem Andary.
(14) Dimenticare i propri ricordi
Altrove ho discusso a grandi linee i fattori che considero rilevanti per giudicare se un bambino ha
dimenticato o continua a ricordare la sua passata esistenza, indipendentemente da ciò che il soggetto stes­
so mi riferisce (Stevenson, 1974b/1966). Le ragazze sembrano particolarmente inclini a nascondere qua­
lunque ricordo residuo manifestato durante l'infanzia; il fatto che una bambina di tre anni vada parlando
di suo marito e della voglia che ha di rivederlo è ben diverso da un simile comportamento espresso da
una quindicenne. Sukla Gupta (in India) era una ragazza che celò i suoi ricordi quando, dopo la pubertà,
si trovò imbarazzata nel parlare del fatto che aveva avuto un marito, cosa che invece poteva fare libera­
mente quando era ancora una bambina.
Alcuni soggetti fanno fatica a distinguere fra quelli che erano i loro ricordi originali, che in parte
possono avere del tutto dimenticato, ed i ricordi di ciò che è stato loro riferito a proposito dei comporta­
menti e delle affermazioni fatte quando erano piccoli.

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