Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

118 l Bambini che ricordano altre vite


Sebbene i fattori sociali sembrino molto importanti per ciò che riguarda
questa particolare amnesia, sono probabilmente meno rilevanti rispetto allo svi­
luppo stesso del soggetto. L'inizio dell'amnesia coincide con il rapido sviluppo
del linguaggio verbale· e con l'associata perdita delle immagini visive del bambi­
no. Sembra che i ricordi di una vita precedente si manifestino principalmente
(nella mente del bambino) sotto forma di immagini visive (17). Poi, quando il
bambino comincia ad imparare a parlare, egli trova gradualmente le parole per
esprimere il contenuto di tali immagini ai suoi familiari. Tuttavia, lo sviluppo del
linguaggio crea una sovrapposizione di parole alle precedenti immagini visive,
rendendole gradualmente sempre meno accessibili. Nella maggior parte delle
persone, la capacità di avere un'immaginazione visiva scema considerevolmente
man mano che esse entrano nella fase adolescenziale. In seguito, quasi tutte han­
no delle immagini visive soltanto durante la fase di sogno, o quando vogliono ri­
cordare deliberatamente qualcosa; escludendo i poeti e gli artisti, sono poche le
persone che in età adulta riescono a pensare normalmente facendo uso di imma­
gini visive.
V a notato che - tranne in alcune rare eccezioni - un bambino che pre­
senta dei ricordi di una vita precedente, ha poco più di tre anni per comunicare
ad altri tali sue reminiscenze. Prima dei due o tre anni non possiede il vocabola­
rio adatto e la capacità di esprimere ciò che desidererebbe comunicare. E, dai
cinque anni in su, le informazioni verbali cominciano a formare uno strato che si
viene a sovrapporre alle immagini in cui pare che vengano principalmente con­
servati i ricordi; l'amnesia dei ricordi di una vita precedente porta così anche
all'arresto della relativa comunicazione verbale.

I principali contenuti su cui si basano i ricordt: I ricordi di un soggetto tendono
a vertere attorno agli eventi verificatisi nell'ultimo anno, mese o giorno della vita
di cui hanno delle reminiscenze (18). Circa il 75% dei soggetti afferma di ricor­
dare il modo in cui morì la loro personalità precedente e tali dettagli vengono ri­
cordati molto più facilmente quando la morte è stata violenta che non quando è
avvenuta per cause naturali.
Oltre al modo in cui è avvenuto il decesso e agli eventi che lo hanno prece-

(17) Perdita dei ricordi sotto forma di immagini e sviluppo del linguaggio
Alcuni autori hanno descritto due tipi di ricordi cognitivi. Koestler (1969) fece riferimento ad un ti­
po di memoria « basata su frammenti vividi o su flash immaginativi », che distinse dalla memoria « astrat­
ta ». Quest'ultimo tipo di memoria richiede l'uso di un linguaggio. Tulving (1972) definì gli stessi tipi di
memoria utilizzando i termini« episodica» e« semantica »; (Bergson [1959/1896] fece precedentemente
la stessa distinzione). lo ho amalgamato il tutto utilizzando il termine « ricordi sotto forma di immagini »
per distinguerli dalla « memoria comportamentale » di cui ho parlato nell'introduzione.
Richardson (1969) nel suo studio sull'immaginazione scrisse:« Diventando adulti in una moderna so­
cietà industrializzata ci si aspetta che i metodi verbali di codificare un'esperienza avranno la precedenza
sui metodi immaginativi dell'infanzia » (pag. 137). Lo stesso processo avviene anche nelle società non in­
dustrializzate, sebbene più lentamente.
(18) Emersione di ricordi relativi al periodo della morte e ad eventi che la prec:edettero
Un soggetto può presentare dei ricordi di un evento avvenuto molti anni prima della morte della sua
precedente personalità. Un'analisi di questo fenomeno rivela che i ricordi di questo tipo abitualmente de­
rivano da eventi associati a forti emozioni, quali un matrimonio o un incidente fisico. Ho fornito degli
esempi di ciò nelle relazioni dei casi di Kumkum V erma e di.Lalitha Abeyawardena.
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