5. Metodi di ricerca
Comincerò questo capitolo tracciando una breve storia dell'analisi dei casi
di reincarnazione. Passerò poi ad esaminare le osservazioni che feci quando, nel
19 60, cominciai ad occuparmi di tale argomento. Cercherò anche di riassumere i
principali miglioramenti che ho apportato ai metodi di investigazione. Questo
paragrafo introduce gradualmente alla parte principale del capitolo, nella quale
vengono illustrati i metodi che i miei collaboratori ed io utilizziamo al giorno
d'oggi. Poiché il nostro è un gruppo in cui ognuno contribuisce nella stessa mi
sura, credo sia più appropriato e corretto (almeno in questo paragrafo), parlare al
plurale più che al singolare.L'indagine e le testimonianze di casi riscontrati prima del 1960
Fin dai tempi più antichi, ci sono pervenute alcune testimonianze di perso
ne che affermavano di avere delle reminiscenze di vite precedenti. Fra queste, le
più famose furono quelle di Pitagora {l) e di Apollonio (2) (di cui ho parlato nel
capitolo l); ma, di questi due casi, sono pochi i dettagli autentici giunti fino a
noi. Probabilmente, il più antico resoconto rinvenuto, avente caratteristiche rico
noscibilmente simili a quelle riscontrate nella moderna casistica, è dovuto al
l'Imperatore Aurangzeb, che condusse la sua indagine in India, all'inizio del di
ciottesimo secolo (vedere il capitolo l (3). Il caso successivo di cui si ha notizia,
risale agli inizi del diciannovesimo secolo, ed ha per protagonista Katsugoro, un
bambino Giapponese che aveva dei chiari ricordi della sua precedente esistenza(l) Pitagora
La mia fonte è Iamblico (1965).
(2) Apollonio
La mia fonte è Filostrato (1970).
(3) Caso studiato da Aurangzeb
Posseggo una fotocopia del testo Urdu di una relazione su questo caso (apparso in un libro del diciot·
tesimo secolo) ed una traduzione Inglese del brano in questione; ma non ho esaminato l'intero libro da cui
il passaggio è stato tratto. Il libro si intitola Khulasat-ut-Tawarikh e Munshi Subhan Rai ne è l'autore.