Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Metodi di ricerca l 149

no anche altre cose da fare. Tuttavia mi sforzo, incitato anche dai miei collabora­
tori, di fare in modo che le interviste non durino tanto da annoiare o da rendere
esausti i miei interlocutori. (È comunque difficile che le interviste durino tanto a
lungo, poiché venivamo quasi sempre invitati cordialmente a poter tornare suc­
cessivamente per avere degli ulteriori colloqui).
Ad ogni modo, è preferibile allontanarsi per un certo periodo dalla famiglia
del soggetto ed intervistare coloro che conoscevano la precedente personalità, in
modo da poter riflettere sulle informazioni ottenute. Inoltre, dopo aver lasciato
il luogo dell'intervista, mi vengono sempre in mente molte domande che avrei
dovuto fare; e, a volte, può passare anche parecchio tempo prima che mi accorga
dell'importanza di formularle. Tali interrogativi irrisolti finiscono quindi per far­
mi compiere delle ulteriori visite e delle ulteriori interviste.
Redigere la relazione di un caso, richiede un ordine cronologico dei fatti
che non ci si può aspettare dagli intervistati, che molto spesso ci espongono gli
avvenimenti parlando ininterrottamente e saltando da un argomento all'altro; si
tratta di selezionare tutte le informazioni ottenute e di metterle assieme in modo
coerente. La prima bozza della relazione di un caso, porta spesso alla luce una
serie di nuove domande da fare e stimola quindi delle nuove interviste.
Oltre alla possibilità di ottenere delle nuove informazioni, vi sono altri im­
portanti motivi per ritornare sul posto e compiere delle nuove interviste. Tali in­
terviste, infatti, ci permetton,o anche di valutare la consistenza di ciò che ci è sta­
to riferito fino a quel momento. Ciò non significa che debbano per forza esserci
dei particolari inconsistenti: può capitare che, poco dopo che ce ne andiamo, ai
nostri interlocutori venga in mente qualche dettaglio che avevano trascurato;
possono essere giunti a pensarla diversamente a proposito di qualche particolare
riferitoci; può succedere anche che una domanda posta meglio, dia luogo ad una
risposta più attendibile. Compiendo delle visite successive, inoltre, è possibile in­
contrare dei testimoni che precedentemente erano momentaneamente assenti. Si
devono confrontare fra di loro le varie informazioni, in modo da poter costruire
un mosaico: molti dettagli, anche quelli che si ritenevano insignificanti, gradual­
mente si combinano e si incastrano fra di loro e permettono di avere di fronte
un quadro più ampio e delineato della situazione.


Questionari


Durante il corso delle indagini, i miei collaboratori ed io abbiamo sviluppa­
to diversi questionari, che si sono rivelati utili per mettere a fuoco dei particolari
aspetti delle inchieste..
Uno di tali questionari esplora in dettaglio le credenze dell'interlocutore a
proposito della reincarnazione, comprendendo domande su quando e come il
fe nomeno possa manifestarsi, quali persone possano essere maggiormente sog­
gette ad esso, e quale sia lo scopo di tale fenomenologia (14).


(14) Affidabilità del Questionario per la Reincamazione (BRQ)
L.V. Thomas (1968) ha sviluppato il prototipo di tale questionario e lo ha utilizzato in Senegal. Dopo
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