Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
L'analisi e l'interpretazione dei casi l 155

Quello di Dolon Champa Mitra, rientra fra i casi che considero adeguata­
mente risolti, nonostante l'incapacità del soggetto di fornire dei nomi di persone
attinenti con la propria precedente esistenza. Mi comunicò, tuttavia, il nome del­
la città in cui disse di essere vissuta, Burdwan, fornendomi anche numerosi e ac­
curati dettagli sulla vita di un giovane uomo ed infine, individuò la casa ove ri­
siedeva la famiglia di quest'uomo. All'interno dell'abitazione riconobbe una
grande quantità di oggetti, alcuni in condizioni tali da consentirmi di giudicare il
caso in modo più che soddisfacente.
In un secondo gruppo di casi, riusciamo a compiere delle verifiche anche se
rimane il dubbio di aver identificato realmente la persona in questione. I sogget­
ti appartenenti a tale casistica ci forniscono numerose informazioni specifiche ta­
li da permetterei di rintracciare una persona deceduta che corrisponda appieno
con tutti i dati in nostro possesso. Quanto più le affermazioni sono specifiche e
numerose, tanto più si può essere sicuri di aver identificato correttamente la per­
sona che stavamo cercando; ma, per una ragione o per l'altra, possono insorgere
dei dubbi.
Ad esempio, nel caso di Indika Guneratne, rimasi nel dubbio per parecchi
anni. lndika, così come Dolori, mi fornì il nome della città in cui aveva vissuto la
sua precedente personalità (in questo caso Matara Sri Lanka); ma menzionò solo
un altro nome proprio, quello di un servo chiamato Premadasa. Fortunatamente,
fece dei riferimenti a proposito della sua ricchezza e del fatto che possedeva de­
gli elefanti, dettagli che restrinsero considerevolmente la ricerca. Anche così, pe­
rò, i settanta dettagli cui Indika aveva fatto riferimento, si adattavano corretta­
mente a ben due benestanti cittadini di Matara, che avevano entrambi possedu­
to degli elefanti. Alcuni altri dettagli fornitici da lndika non si addicevano ad
uno dei due uomini, ma si adattavano all'altro; un dettaglio decisivo fu costituito
dal fatto che, quest'ultimo, aveva avuto un servo di nome Premadasa, mentre
l'altro candidato no. Solo un attento esame della vita di entrambi gli uomini mi
permise, alla fine, di essere sicuro che le affermazioni della bambina si potevano
adattare solo ad uno di essi e mi portò a considerare il caso risolto.
Ho parlato del fatto che le affermazioni di Indika si potevano adattare a
due differenti persone, proprio per mettere in evidenza la trappola in cui, sia i
parenti che i ricercatori, possono cascare, se pensano che le affermazioni di un
bambino si debbano adattare per forza ad una specifica persona, mentre invece
possono dar luogo all'identificazione di più individui. Ritengo che ciò possa ac­
cadere molto spesso, soprattutto quando i parenti sono impazienti di dare un
volto ed una consistenza alle affermazioni che il bambino fa a proposito della
sua precedente vita.
A volte, possiamo osservare una tale attitudine fra i Drusi del Libano. Seb­
bene i genitori dei soggetti, in India, non abbiano alcuna fretta di rintracciare la
famiglia di cui parla il loro bambino - finiscono, infatti, per rinviare la ricerca
fino a giungere ad un punto in cui non riescono più a tollerare le insistenti ri­
chieste del bambino di essere condotto da tale famiglia - i genitori, in Libano,
sono estremamente interessati a trovare le persone di cui parla il loro figlio; e ciò
può portare facilmente a degli errori. Tali errori si possono verificare anche in
quei casi in cui, addolorati per la perdita di una persona cara, i Drusi manifestl!­
no un enorme desiderio di rinvenire la famiglia in cui questa si è reincarnata. E

Free download pdf