Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

170 / Bambini che ricordano altre vite


L'analisi di una vasta casistica


Nell'introduzione ho parlato dell'importanza di prendere in esame una va­
sta casistica ed ho citato Kant per aver affermato che, sebbene i casi individuali
potevano far sorgere dei dubbi nella sua mente, tali dubbi perdevano di consi­
stenza quando i casi venivano considerati nella loro globalità. Discuterò ora que­
sto punto facendo preciso riferimento a quei casi in cui i bambini hanno delle
reminiscenze di una loro vita precedente.
Più di un secolo fa, Whately mise in evidenza i vantaggi di trovare delle te­
stimonianze simultanee di uno stesso evento, da parte di più individui:

È logico che la testimonianza simultanea, positiva o negativa, di
parecchi individui, quando questi non sono d'accordo l'uno con l'al­
tro ... porta con sé un valore ben diverso da quello che si potrebbe at­
tribuire alle testimonianze individuali prese separatamente. Tuttavia,
anche se_ ogni testimone fosse considerato completamente immerite­
vole di fiducia, vi sarebbero ancora delle incalcolabili possibilità di
giungere a concordare su una falsa versione dei fatti.

In questo passaggio, Whately si è riferito al valore di più testimonianze si­
multanee dello stesso evento. Come egli ha puntualizzato, tuttavia, tale principio
si applica ugualmente bene a testimonianze separate riguardanti eventi simili, sia
pure diversi:

L'osservazione fatta precedentemente sulla forza costituita da
più testimonianze simultanee, anche quando queste, prese separata­
mente, non ne hanno alcuna, forza che rende alquanto impròbabile
un'accidentale concordanza nell'affermare una falsità ... può essere
estesa a moltissimi argomenti, anche d'altro tipo ... Se una persona su
cento getta un sasso che colpisce un certo oggetto, vi è solo una leg­
gera possibilità che essa vi avesse mirato intenzionalmente; ma, se
tutte e cento le persone tirano un sasso che colpisce lo stesso ogget­
to, nessuno dubiterà che avessero voluto colpirlo (23).

Una delle prime generazioni di ricercatori, utilizzava una differente metafo­
ra per descrivere la forza combinata di una serie di casi. Paragonava ciò ad un
mazzetta di bastoncini; presi singolarmente sono piuttosto deboli, ma riuniti tut­
ti assieme sono molto più resistenti, e quindi difficili da spezzare (24). (Alcuni
critici hanno detto che, una catena con un anello debole, che in tali casi sarebbe

(23) Testimonianze concordanti di differenti informatori
Le citazioni sono tratte da Whately (1858) da pag. 88 a pag. 96-97.
(24) La forza rappresentata dal numero dei casi
Non mi attribuisco alcuna originalità per aver applicato il principio di Whately allo studio di un'am­
pia serie di casi investigati nell'ambito della ricerca psichica. Gurney, Myers e Podmore (1886) lo applica­
rono agli inizi del lavoro scientifico in questo campo. Hart ed altri (1956) apportarono un contributo di
particolare valore alla metodologia dello studio di un gran numero di casi - di apparizioni, in questo ca­
so - per ciò che riguarda le caratteristiche ricorrenti.

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