Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

172 l Bambini che ricordano altre vite


denti dei soggetti implicati nei casi. Su 725 casi appartenenti a sei differenti cul­
ture, il 61% dei soggetti ha affermato di ricordarsi che la sua vita precedente è fi­
nita in modo violento (27). Questa incidenza supera notevolmente la normale
percentuale di morti violente registrata fra le popolazioni dei paesi in cui tali casi
si sono verificati. Ma c'è da chiedersi se ciò non sia dovuto ad una certa tenden­
za che si manifesta nel riferirei le informazioni sui casi stessi. Una morte violenta
attira maggiormente l'attenzione rispetto ad una morte avvenuta in modo norma­
le e, i nostri informatori, finiscono per ricordare meglio e più a lungo proprio i
casi più drammatici.
Attraverso il confronto di due serie di casi avvenuti in India, abbiamo avuto
modo di studiare ·indirettamente l'influenza che una morte violenta potrebbe
avere nel favorirci la conoscenza dell'esistenza di un caso. I casi appartenenti alla
prima serie sono stati collezionati in modo non sistematico nel corso di un ven­
tennio. Il modo in cui mi giunsero informazioni su tale casistica, dipese fonda­
mentalmente dai ricordi di alcuni informatori che, per una ragione o per l'altra,
ci indicarono spontaneamente l'esistenza di casi specifici. Sono 193 i casi che
fanno parte di questa prima serie. I 19 casi della seconda e più piccola serie, fu­
rono raccolti durante delle indagini sistematiche compiute nel Distretto di Agra
(di cui ho parlato precedentemente nel capitolo 4). Gli informatori furono sele­
zionati casualmente e fu chiesto loro di rintracciare nella loro memoria qualun­
que caso di possibile reincarnazione di cui avessero sentito parlare. Nella serie
più grande, quella non sistematica, la percentuale di morti violente fu del 49%;
mentre, in quella più piccola, del 35%. Una tale differenza suggerisce che, la così
grande incidenza di morti non naturali, sia dovuta alla maggiore facilità, da parte
dei nostri informatori, di ricordare casi drammatici; tuttavia, anche un'incidenza
del 35% supera notevolmente la media generale di morti violente registrate in
India che, nello stesso periodo, fu inferiore al 7% (28).
L'alta percentuale di morti violente sembra perciò essere una caratteristica
naturale di tali casi, non artefatta da quanto ci viene riferito. Sembra infatti vero-


(27) Incidenza di morti violente nei casi
Questi dati sono stati pubblicati da Cook ed altri (1983b) e, quelli relativi ad una serie molto più pic­
cola, in Stevenson (1980).
(28) Morte violenta: ArtifìciO.ità delle informazioni riportate o fenomeno naturale?
I dati di una più ampia serie di casi Indiani sono stati pubblicati da Cook ed altri (1983b); quelli re­
lativi ad una serie più piccola di casi (quelli analizzati) sono stati pubblicati da Barker e Pasricha (1979).
I dati relativi all'incidenza di morti violente nella popolazione Indiana provengono soltanto da due
stati dell'India: il Maharashtra e il Rajastan. È improbabile, tuttavia, che una statistica relativa all'intero
paese possa deviare sensibilmente dal 7% riscontrato in questi due stati.
Agli informatori analizzati fu chiesto di ricordare qualunque caso del quale fossero mai venuti a co­
noscenza. Avrebbero potuto avere la tendenza a ricordare più facilmente quei casi in cui si era verificata
una morte violenta. Ciò potrebbe aver condotto anche a delle deviazioni nel loro modo di rapportare i
fatti. Tuttavia, due fattori avrebbero potuto ridurre tali deviazioni. Innanzitutto, agli informatori fu chie­
sto di ripescare nella loro memoria qualunque caso essi potessero ricordare; un tale « ricordo coatto »
avrebbe potuto essere più esauriente nell'ampiezza di trattazione rispetto alla relazione casuale di casi ap­
partenenti ad una più ampia serie che gli informatori possono affermare di ricordare. In secondo luogo,
l'area da prendere in esame fu ristretta a livello geografico e, il soggetto identificato, doveva vivere in uno
dei villaggi compresi in quell'area. Ciò escludeva i casi in cui erano giunte notizie da paesi remoti a pro­
posito di caratteristiche sensazionali, quali ad· esempio una morte violenta.

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