Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
L 'analisi e l 'interpretazione dei casi l 17 5

no nei casi studiati, appartenenti quindi a diverse condizioni etniche, sociali e
culturali. Utilizzando questa terminologia, in realtà piuttosto eccessiva e proba­
bilmente fuorviante, non volevo intendere che tali caratteristiche si presentino in
modo assoluto in tutti i casi, bensì che sono molto frequenti fra tutti i popoli e
fra tutte le razze. Esistono, infatti, anche delle caratteristiche che variano di luo­
go in luogo e di cultura in cultura. Queste caratteristiche costituiranno l'argo­
mento di cui discuteremo nel prossimo capitolo.
Prima di passare al capitolo successivo, tuttavia, vorrei puntare l'attenzione
su come sia possibile spiegare le caratteristiche ricorrenti dei casi esaminati.
Sembra impossibile che le similitudini riscontrate nei casi appartenenti a popola­
zioni molto distanti le une dalle altre provengano dalla conoscenza, da parte dei
nostri informatori, di casi avvenuti al di fuori del loro paese di appartenenza. Gli
articoli a tale proposito pubblicati nei giornali Asiatici ed Africani, riguardano
quasi sempre il racconto di casi locali. Non ricordo di avere mai letto in India di
un caso avvenuto nello Sri Lanka, o di aver sentito parlare nello Sri Lanka di un
caso Indiano. Alcuni dei nostri informatori hanno solo sentito parlare superfi­
cialmente di uno o due casi relativi al loro paese, oltre a quello che ci vengono a
riferire. I dati in loro possesso provengono quasi sempre da notizie circolate al­
l'interno della loro comunità, o dall'aver letto una ·relazione apparsa su qualche
quotidiano locale. Ma non vi sono pubblicazioni di vaste casistiche da cui un ge­
nerico informatore Asiatico possa aver attinto delle notizie. Non ha quindi dei
modelli o dei parametri a cui riferirsi, sia per accordare e conformare le sue af­
fermazioni e le sue credenze, che per adattare in qualche modo la sua storia a
ciò che crede io mi aspetti da lui (30). Quindi, anche se i racconti fornitici da tali
informatori non si uniformano ad altri e non rientrano perfettamente all'interno
di certi parametri di nostra conoscenza, siamo ugualmente disposti a credere di
essere di fronte ad un fenomeno naturale.

(30) Mancanza di un modello che possa permettere all'informatore di fare un confronto con le carat­
teristiche di un caso standard
Un'eccezione può essere riscontrata nella diffusa credenza secondo cui la morte violenta figura in
modo predominante nei casi. Gli informatori di moltissimi paesi hanno una tale credenza e non riesco a
capire come essa abbia potuto venire adottata in modo così diffuso. Poiché, tuttavia, la morte violenta si
verifica circa nei due terzi dei casi, una persona che voglia fare delle rapide generalizzazioni potrebbe
concludere facilmente, avendo sentito parlare anche solo di due o tre casi, che tale cara�teristica giochi
un ruolo molto importante in molti se non in tutti i casi.

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