Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

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potrebbero aver pensato ad altre caratteristiche distintive. A tale riguardo, mi ba­
sterebbe essere riuscito a contrastare in qualche modo la diffusa tendenza a rite­
nere che, la credenza nella reincamazione, possa essere considerata essa stessa
una spiegazione sufficiente per la differente incidenza dei casi riportati nelle di­
verse parti del mondo. Ritengo quindi che si debbano sapere molti più particola­
ri per determinare le cause di tali differenze.
Pur ritenendo che le ca ratteristiche di cui ho appena parlato siano impor­
tanti, esse non sono tuttavia sufficienti per giustificare un così grande numero di
bambini che afferma di avere reminiscenze di una vita precedente, così come
non lo è la sola credenza nella reincamazione. La maggior parte delle persone
che vivono in vaste zone dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina, presenta le
stesse credenze e le stesse caratteristiche da me appena descritte, purtuttavia in
tali paesi si manifestano pochissimi casi. T ali popolazioni, però, non credono nel­
la reincamazione; questa non fa parte della dottrina ortodossa né dei Suoni Mu­
sulmani, né dei Cristiani. In conclusione, la frequenza dei casi sembra richiedere
sia la credenza nella reincamazione che molti altri fattori; nessuna delle due cose
è sufficiente, da sola, a generare una vasta casistica.
Prima di abbandonare questo argomento, parlerò di altri due fattori che
meritano di essere considerati. Innanzitutto, è possibile che, volendo considerare
la reincamazione come un fenomeno reale, la credenza nel fenomeno stesso sia
trasferibile da una vita ad un'altra. Nell'introduzione ho discusso il concetto di
memoria comportamentale, in quanto applicabile a questo tipo di casistica. In ta­
le capitolo ho anche preso in considerazione la possibilità di avere dei ricordi
subliminali cognitivi che ci provengono da vite precedenti, ed ho portato l'esem­
pio della facilità con cui, a volte, si può apprendere un particolare linguaggio. In
seguito, nel capitolo 4, ho fatto presente come delle caratteristiche ben radicate



  • quali, ad esempio, l'appartenenza al sesso femminile, l'essere nato in Francia,
    l'essere un Musulmano o l'appartenere alla razza bianca - potrebbero essere
    state rafforzate da simili esistenze vissute precedentemente. A questi esempi vo­
    glio aggiungere quello delle credenze, compresa la credenza nella reincamazio­
    ne. Questa potrebbe essere stata tramandata di vita in vita, ed essersi rafforzata
    tramite incarnazioni di culture che tendevano a favorirla. Non ci sarebbe così bi­
    sogno di avere dei ricordi espliciti, ma solo delle intuizioni; tale credenza potreb­
    be essere trasmessa di incarnazione in incarnazione sotto forma di tendenza o di
    struttura mentale, cui si andrebbero a collegare molti altri ricordi ben più distin­
    ti. Se un bambino nasce portando con sé, da una precedente esistenza, la creden­
    za nella reincamazione, egli ha a portata di mano uno schema concettuale cui
    collegare i ricordi e le immagini della sua vita passata. D'altra parte, un bambino
    che invece non possegga una tale struttura mentale, può finire per rifiutare i suoi
    ricordi e, quindi, per sopprimerli.
    So per certo che spesso vi è un'auto-soppressione delle reminiscenze di una
    vita precedente in quanto, alcuni soggetti Occidentali, mi hanno riferito che da
    piccoli avevano avuto delle chiare immagini mentali raffiguranti seene ed eventi
    capitati in altri luoghi ed in altre epoche ma che, a quell'età, non potevano capi­
    re a cosa si riferissero tali immagini. Fecero di tutto per ignorarle, ma non riusci­
    rono mai a dimenticarle. Anni dopo, lessero per la prima volta degli articoli che
    trattavano l'argomento della reincamazione e pensarono che, forse, le immagini

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