Variazioni nei casi l 183
Una tale argomentazione conduce naturalmente al problema riguardante le
variazioni riscontrate nelle diverse culture, per ciò che concerne l'intervallo esi
stente fra la morte della precedente personalità e la nascita del soggetto. Fra tutti
i casi esaminati, questo intervallo dura approssimativamente da poche ore a ven
ti o più anni sebbene l'intervallo medio (su una statistica di 616 casi appartenen
ti a dieci differenti culture), si aggiri sui quindici mesi (8). Proprio per que
st'ampio raggio di variazioni, i membri della maggior parte delle popolazioni,
credono che non si possa stabilire una durata prefissata per ciò che riguarda l'in
tervallo esistente fra la morte e la rinascita.
I Drusi e i Jainisti Indiani, tuttavia, credono che tale intervallo sia rigida
mente fissato per ognuno. Essi ritengono che l'anima non possa sopravvivere al
di fuori del corpo fisico, ma hanno idee piuttosto differenti per ciò che riguarda
il momento in cui avviene l'insediamento in un nuovo corpo. Per i J ainisti, ciò
avviene al momento del concepimento del nuovo organismo fisico e, perciò, essi
si aspettano che vi sia un intervallo di circa nove mesi fra la morte della prece
dente personalità e la nascita del soggetto. Tuttavia, abbiamo a disposizione trop
po pochi casi Jainisti per poter asserire che questi corrispondano sempre alle lo
ro aspettative (9).
I Drusi, d'altro canto, credono che quando una persona muore, la sua ani
ma si associ immediatamente ad un altro corpo, ovvero, al corpo di un bambino
che è appena stato partorito. I Drusi asseriscono che non vi sono eccezioni alla
regola e, anche qualora fra la morte della precedente personalità e la nascita del
soggetto, dovesse trascorrere un giorno, essi presumono che tale vuoto sia riem
pito da una « vita intermedia », di cui il soggetto difficilmente avrà ricordo. T ali
circostanze si verificano soprattutto quando un neonato o un bambino molto
piccolo muoiono ad un'età corrispondente alla durata dell'intervallo. Occasio
nalmente alcuni soggetti Drusi hanno delle lievi reminiscenze di questa vita in
termedia, anche se nella maggior parte dei casi ciò non accade.
I soggetti di altri paesi, particolarmente quelli Indiani, parlano spesso di
« vite intermedie » e ci forniscono una serie di ricordi molto dettagliati che, pe
rò, non trovano quasi mai verifica. Possiamo trovare degli esempi di tale fenome-
(8) Intervallo fra la morte della precedente personalità e la nascita del soggetto
Ho pubblicato altrove dei dati relativi all'intervallo medio presente fra morte e rinascita, facendo ri
ferimento a sette differenti culture (Stevenson, 1983a).
(9) Aspettativa Jainista di un intervallo di nove mesi fra la morte e la rinascita
Un caso che si adatta alle aspettative Jainiste è quello di Rajul Shah. Oltretutto, la precedente perso
nalità di questo caso fu rintracciata proprio grazie al fatto che la famiglia di Rajul confidò in tale regola.
Rajul fornì il nome della sua precedente personalità, Gita, e la località dove riteneva di aver vissuto, Juna
gadh. La sua famiglia mandò un rappresentante a compiere delle indagini a Junagadh. Questi esaminò i
registri del Municipio cercando tutte le morti avvenute nove mesi prima della nascita di Rajul. Nel mese
in questione risultò essere morta una certa Gita e, dalle informazioni presenti nel registro, venne a cono
scenza del nome del padre di Gita e si dette da fare per rintracciarlo. La famiglia della personalità prece
dente venne così localizzata ed ebbe modo di confermare tutte le altre affermazioni che il soggetto aveva
fatto a proposito della sua precedente esistenza.
Nel caso di Ram Prakash la precedente personalità era un Jainista, sebbene il soggetto fosse un ln
dù della casta Thakur. Anche in questo caso, l'intervallo fra la morte e la presunta rinascita risultò essere
di nove mesi; ma non sono così sicuro della data di nascita di questo soggetto così come lo sono invece
di Rajul.