Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Introduzione l 19

non sono molto adeguate per indicare quello studio di fenomeni che non possia­
mo spiegare per mezzo della nostra attuale comprensione delle capacità senso­
riali e dell'attività muscolare degli uomini (e forse di altri animali). La parola pa­
rapsicologia, che fu usata per la prima volta in Germania alla fine del diciannove­
simo secolo, è particolarmente poco felice. Essa sottolinea unicamente la relazio­
ne con la psicologia, laddove la maggioranza degli scienziati che operano in que­
sto campo comprende ora che i suoi collegamenti con la fisica e la biologia sono
altrettanto importanti di quelli con la psicologia. La parola sottintende inoltre (o
tende a suggerire) lo studio di fatti che non mostrano la medesima legittimità
che gli psicologi desiderano addebitare ai fenomeni di cui si occupano. Anche
gli scienziati che lavorano in questo settore ritengono di stare studiando dei fe­
nomeni legittimi, ma di un tipo che segue leggi diverse da quelle che regolano
la fisica e la fisiologia moderne. La ricorrenza di caratteristiche simili nella ma­
nifestazione di casi molto diversi fra loro fornisce qualche sostegno a questa
opinione.
La parola parapsicologia presenta un altro inconveniente. Tende ad isolare il
fenomeno sotto osservazione - e gli scienziati che lo studiano - dagli altri
campi di indagine della scienza. Non è stato sempre così. La scienza moderna è
un'attività recente e dalla mentalità abbastanza ristretta. Essa si sviluppò .intorno
al 1600 in Occidente e, fino a quel tempo, in Europa (e ancora oggi nella gran
parte del mondo non considerato come Occidente), il fenomeno che oggi viene
considerato paranormale veniva accettato senza alcun problema. Non intendo
dire che esso non venisse considerato insolito o che i riferimenti individuali for­
niti su tali fenomeni non venissero mai posti in discussione. Intendo solamente
dire che essi non venivano trattati con lo scetticismo generale che si è sviluppato
più tardi fra gli scienziati dell'Occidente e, dopo di loro, da molte altre persone
educate all'occidentale. Cartesio, ad esempio, riferisce casualmente della comu­
nicazione del pensiero fra due persone separate da una grande distanza; e Baco­
ne, un altro fondatore della scienza moderna, propose degli esperimenti su ciò
che denominò « legami di pensieri » ed anche alcuni sul lancio dei dadi per stu­
diare l'influenza dell'« immaginazione » sul risultato (11). Almeno fino alla fine
del diciannovesimo secolo gli scienziati interessati in ciò che ora denominiamo
ricerca psichica venivano considerati alla pari degli psicologi e presenziavano
agli stessi convegni professionali (più tardi chiamati generalmente congressi). Il
modo in cui essi e i loro successori vennero ad essere illegittimati ed esiliati po­
trebbe formare l'argomento di un capitolo della storia della scienza da scrivere
nel prossimo secolo. Qui vorrei solo aggiungere che la maggior parte degli scien­
ziati che operano in questo settore guardano in avanti con speranza e attesa ver­
so la definitiva riunificazione della loro branca della scienza con il resto di essa.
Quando questo avverrà, parole oggi di uso corrente potrebbero venire soppian­
tate.


(11) Cartesio, Bacone e la riceru psichica
Cartesio, in Lesprincipesdelaphilosophie(Cartesio, 1973/1644, pag. 501) pubblicò un suo commento
a proposito di ciò che noi oggi chiamiamo telepatia. l suggerimenti fatti da Bacone a proposito degli espe­
rimenti da condurre, possono essere trovati in Sylva sylvarum (Bacone, 163 9, pag. 210 ), pubblicato dopo la
sua morte.

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