Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
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comportamenti insoliti. Se pensate sia ragionevole considerare il comportamento
insolito di tali soggetti come un tipo di memoria comportamentale che accompa­
gna le immagini e i ricordi, dovrete considerare favorevolmente anche la possibi­
lità che, altre persone, manifestino delle memorie comportamentali senza presen­
tare tuttavia ricordi coscienti di una precedente esistenza.


Comportamento insolito nell'infanzia


Nel considerare gli esempi di comportamento insolito che andrò ora a de­
scrivere, dovreste comprendere che, generalmente, le seguenti condizioni sono
strettamente connesse al comportamento in questione. (Credo sia necessario dire
« generalmente », perché non sempre sono stato capace di approfondire le mie
indagini come avrei voluto). Innanzitutto, si tratta di un comportamento insolito
per la famiglia del soggetto; gli altri membri non lo rivelano affatto, se non in
modo appena abbozzato. In secondo luogo, non sono mai venuto a conoscenza
di esperienze post-natali vissute dal soggetto, che possano essere in qualche mo­
do responsabili del suo comportamento; né vi è stato un modello, all'interno del­
la sua famiglia o dell'ambiente in cui è vissuto, che potrebbe essere stato imitato
ed integrato nella sua personalità.


Fobie dell'infanzia e della prima fanciullezza


Nei primi capitoli ho descritto, con tanto di esempi, alcune delle fobie ri­
scontrate in questi casi. Mi sono riferito anche al fatto che molti soggetti dimo­
strano una fobia ancora prima di aver imparato a parlare e quindi ad esprimerla
ai propri genitori. Inoltre, alcuni soggetti continuano a manifestare una tale fobia
anche dopo aver dimenticato tutti i ricordi di una vita precedente, ricordi che
potevano attribuire ad essa una spiegazione.
Abitualmente, le fobie si riferiscono alle circostanze che hanno accompagna­
to la morte della personalità precedente. Si manifestano sia in soggetti le cui remi­
niscenze sono verificate, che in quelli in cui non lo sono. Ma Ting Aung Myo, un
caso di cui ho parlato nel capitolo 3, offre un buon esempio di un soggetto i cui
ricordi non furono verificati, ma che dimostrò ugualmente una marcata fobia -
nel suo caso, quella per gli aeroplani. Le fobie possono essere presenti anche in
soggetti che non abbiano mai avuto delle reminiscenze di vite precedenti. In tali
casi, devono abbinarsi ad ulteriori caratteristiche perché si possa parlare di possi­
bile reincarnazione. Derek Pitnov, un Tlingit dell'Alaska, è un chiaro esempio di
questo tipo di casistica. Non aveva alcun ricordo di una vita precedente, ma pre­
sentava un segno di nascita in una particolare zona del corpo, molto simile alla fe­
rita mortale che una lancia aveva provocato conficcandosi nel corpo di un suo
prozio; ed egli si portò avanti per tutta la vita il terrore delle armi da taglio:
Sebbene, in questi casi, per la maggior parte le fobie sono relative agli agen­
ti che hanno provocato la morte della precedente personalità, alcuni soggetti di­
mostrano delle fobie relative al luogo in cui avvenne tale morte o a luoghi che in

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