Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
I l valore esplicativo del concetto di reincarnazione l 19 5

(nonché un uomo di cultura) e quello di Haendel un barbiere. Il caso di Haen­
del sembra particolarmente istruttivo. Il padre si oppose al suo interesse per la
musica, interesse che egli dimostrò fin dalla più tenera infanzia. Anche la madre
non tentò mai di appoggiarlo; soltanto una zia lo incoraggiò, ma la sua influenza
sembra insufficiente per aver potuto da sola neutralizzare la tenace opposizione
esercitata dal padre. Inoltre, nessuno dei suoi antenati aveva dimostrato un parti­
colare interesse per la musica.
Elizabeth Fry, la riformatrice carceraria, fin dalla giovinezza dimostrò com­
passione ed interesse nei confronti delle « classi lavoratrici », e questo suo inte­
resse finì per trasformarsi nel lavoro della sua vita. Florence Nightingale, la fon­
datrice della moderna assistenza infermieristica, espresse la sua vocazione quan­
do era ancora una bambina, giocando al dottore con le bambole. Entrambe le
donne svilupparono e seguirono i loro particolari interessi andando contro le
tradizioni e le inclinazioni delle loro famiglie.
Alcuni personaggi dotati di grande talento, hanno annunciato proprio nella
loro infanzia ciò che avrebbero voluto fare da adulti. Ad esempio, Heinrich
Schliemann, che rinvenne la città di Troia, quando aveva quasi otto anni disse
che da grande avrebbe voluto fare degli scavi per trovare la mitica città. Jean­
François Champollion, il fondatore dell'Egittologia, espresse un interesse nei
confronti di tale argomento fin da bambino e, quando non aveva ancora dodici
anni, decise di decifrare i geroglifici Egiziani. Michael V entris, il decifratore della
Lineare B, la scrittura Micenea, quando aveva solo sette anni si mise a studiare
un testo Tedesco sui geroglifici Egiziani e, all 'età di quattordici anni, giurò che
avrebbe decifrato la scrittura Micenea.
Fra i santi che in tenera età hanno dato prova della loro vocazione religio­
sa, Santa Caterina da Siena fu insolitamente precoce, pur non essendo un'ecce­
zione. Nella sua primissima infanzia, infatti, giocava a fare l'eremita digiunando e
autopunendosi; a sette anni dedicò solennemente la sua vita a Gesù. Il padre di
Santa Caterina era un tintore di Siena e, sebbene sia lui che la moglie fossero
delle persone pie che non si opposero alle tendenze religiose della figlia, non vi è
nulla che possa spiegare la sua incredibile vocazione alla santità (4).
La precoce espressione di interessi insoliti rispetto all'ambiente familiare in
cui vive il bambino, non avviene solo tra i soggetti che in seguito si di stingueran­
no in qualche modo. Possiamo trovare dei comuni bambini, figli di comuni geni­
tori, che dimostrano interessi ben differenti da quelli che ci si potrebbe aspettare
conoscendo l'ambiente in cui si trovano a vivere. Durante le mie ricerche ho tro-


(4) Espressioni di vocazioni dimostrate fin dall'adolescenza
Dettagli relativi agli esempi citati possono essere approfonditi consultando le seguenti fonti.

George Friederic Haendel
Elisabeth Fry
Florence Nightingale
Heinrich Schliemann
Jean-François Champollion
Michael Ventris
S. Caterina da Siena

Flower (1923)
Deutsch (1955)
Lewis (1910)
Woodham-Smith (1950)
Schliemann (1881)
Hartleben (1906)
Chadwick (196 7)
Raymond of Capua (1980)
Gardner (1907)
Drane (1880)
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