204 l Bambini che ricordano altre vite
confronti. Ad esempio, capita spesso che uno dei gemelli sia più piccolo e debo
le dell'altro; riceverà quindi delle maggiori attenzioni e verrà trattato con più cu
ra. Gli studiosi hanno attribuito le differenze fra i gemelli omozigoti cresciuti as
sieme, al fatto di non aver condiviso esattamente lo stesso ambiente all'interno
dell'utero. Si suggerisce ad esempio che, dopo la divisione del singolo uovo da
cui si sviluppano i due embrioni, uno dei due possa ricevere un maggiore appor
to sanguigno (o sia comunque favorito in qualche altro modo). Una tale spiega
zione viene utilizzata in quei casi in cui uno dei gemelli presenti un difetto di na
scita e l'altro no. A questo proposito, consideriamo il labbro leporino un difetto
di nascita che si manifesta in un caso su 2.000. La marcata differenza fra la pre
senza di un tale difetto fra i gemelli omozigoti e quelli eterozigoti, ci fornisce una
consistente evidenza del fatto che un tale disturbo possa essere imputato ad un
fattore genetico. Fra i gemelli eterozigoti, se uno dei due presenta il labbro lepo
rino, l'altro lo avrà nell'8% dei casi; ma, fra gli omozigoti, se uno dei due manife
sta tale condizione, anche l'altro soffrirà dello stesso disturbo nel 38% dei casi.
Tuttavia, poiché circa i 2/3 dei gemelli omozigoti non presentano contempora
neamente tale difetto, devono esservi altri fattori, oltre a quelli genetici, che per
mettano il verificarsi del disturbo in uno solo dei due bambini (19). È proprio ri
ferendosi a questi casi che, alcuni ricercatori, parlano di deficienze di apporto
sanguigno ad uno dei due embrioni, o di locali anomalie uterine che favoriscono
lo sviluppo della condizione in uno dei due feti.
Tuttavia, le differenze esistenti all'interno dell'ambiente uterino in cui si svi
luppano i due embrioni, non bastano a dimostrare le diversità fisiche e compor
tamentali di due gemelli omozigoti. Oltre alle variazioni di apporto sanguigno
che si manifestano durante la fase di vita uterina, alle differenze di atteggiamento
che i genitori hanno nei confronti dei due gemelli, può essere preso in conside
razione anche un terzo fattore, ovvero le memorie comportamentali di preceden
ti incarnazioni. Posso illustrare questa possibilità riferendomi ad un caso di due
gemelli omozigoti dello Sri Lanka sui quali ho compiuto delle ricerche.
I due gemelli Indika e Kakshappa Ishwara erano piuttosto simili, sebbene
fosse difficile confonderli l'uno con l'altro, come invece accade abitualmente con
gli altri gemelli omozigoti. Tuttavia, sono sicuro che si trattava di gemelli omozi
goti, perché nell'Università della Virginia furono svolti degli accurati test prele
vando dei campioni di sangue da entrambi i genitori e dai due gemelli.
Fin dalla loro infanzia, Indika e Kakshappa manifestarono delle caratteristi
che comportamentali notevolmente differenti l'uno dall'altro, caratteristiche che
andremo ora ad esaminare in modo dettagliato. All'età in cui i due bambini co
minciarono a parlare, Indika iniziò a narrare numerosi dettagli di una preceden
te vita che egli asseriva di aver vissuto in un'altra città dello Sri Lanka, situata a
circa 50 chilometri da dove era nato nell'attuale incarnazione. La sua precedente
personalità era stata quella di un innocente e studioso scolaro. Indika fece riferi
mento ad un gran numero di nomi e ad altri insoliti dettagli, il che permise di
rintracciare una famiglia che sembrava combaciare con tutte le sue affermazioni.
(19) Discordanze per ciò che riguarda il labbro leporino nei gemelli omozigoti e in quelli eterozigoti
Farber (1970) pubblicò una lunga relazione sulle ricerche svolte in tale campo.