Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

26 l Bambini che ricordano altre vite


se il telegramma perché aveva avuto una sicura impressione, che ave­
va poi riferito ai miei genitori, che mi era capitato un incidente. In
quel periodo i miei vivevano a Coburg. Questo è un caso di telepatia
spontanea in cui, al momento del fatale incidente in cui mi trovai a
faccia a faccia con la morte, trasmisi i miei pensieri, mentre mia sorel­
la, particolarmente attaccata a me, agiva come una stazione ricevente.

Dei critici da salotto sostengono a volt� che resoconti simili a questi che ho
riportato provengono da persone dalla mente confusa e sono pertanto privi di
credibilità. Nessuno può comunque affermare una cosa simile riguardo alle per­
sone coinvolte in questi casi. Non ho menzionato i loro nomi perché non desi­
dero che i lettori accertino l'autenticità dei casi da una semplice esposizione di
nomi. Ad ogni modo vi dirò che i soggetti di queste esperienze furono, in ordine:
HM. Stanley, l'esploratore africano e lo « scopritore » del Dott. Livingston; Lord
Broungham, un insigne oratore e statista inglese che fu Presidente della Camera
dei Lord durante il governo Whig nel 1830; L.L. Vasiliev, che divenne professo­
re di Fisiologia all'Università di Leningrado; e Hans Berger, l'inventore del­
l'encefalogramma (15).
L'esperienza di Berger ebbe su di lui una tale ripercussione da fargli abban­
donare l'intenzione di diventare un astronomo e indurlo a dedicare la sua vita e
i suoi studi, grazie ai quali noi tutti dobbiamo essergli grati, alle relazioni fra la
mente e il mondo fisico. Anche le esperienze degli altri produssero su di loro
una profonda impressione in molti modi diversi. Vasiliev citò la sua esperienza
in uno dei suoi libri sulla parapsicologia (a cui rese un importante contributo),
lasciando quasi intendere che la sua esperienza giovanile sulla telepatia possa es­
sere stata un fattore decisivo nella sua scelta di ricercatore di parapsicologia. De­
sidero tuttavia sottolineare che le persone a cui sono accadute queste esperienze
meritano di essere attentamente ascoltate quando le raccontano perché si sono
guadagnate il nostro rispetto attraverso la loro competenza in attività non colle­
gate (16).


(15) Quattro racconti autobiografici di esperienze telepatiche
I percepienti di questi quattro casi hanno descritto le loro esperienze nei libri che potrete trovare
nella Bibliografia finale.
(16) Testimonianze attendibili di cognizioni paranormali
Molte altre persone ugualmente attendibili hanno registrato delle esperienze simili a quelle già cita­
te. Nelle biografie e nelle autobiografie, come ad esempio in quelle di Stanley e di Brougham, non è inso­
lito trovare la descrizione di tali esperienze. Prince collezionò molti resoconti di casi di telepatia e li rag­
gruppò in un'antologia.
Il gran numero di eminenti personaggi competenti in altri campi della ricerca, che hanno avuto del­
le esperienze personali relative ai fenomeni paranormali, solleva uno dei seguenti due importanti interro­
gativi, a seconda di come si vogliano interpr�tare le loro affermazioni. Da un lato, se li si considera (cor­
rettamente) delle personalità di rilievo nelle loro professioni e si ritiene invece che abbiano compiuto de­
gli errori nel riferire le loro apparenti esperienze paranormali, si dovrebbe allora cercare di comprendere
come mai, solo in questi casi, essi scendano a dei livelli molto inferiori al loro normale standard; d'altra
parte, se quanto affermato è stato riportato correttamente come ci si aspetterebbe attenendosi alla loro
reputazione, dovremmo chiederci come mai solo gli scienziati hanno cercato di buttare del fango sulle lo­
ro opinioni in materia di fenomeni paranormali, continuando tuttavia a rispettare le loro idee relativa­
mente al loro ambito di conoscenza specifico.
Inoltre, per gli scienziati che credono nella cognizione paranormale, l'esperienza personale sembra


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