Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

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un'impressione o un'intuizione che all'altro sia capitato qualcosa di funesto; ma,
a volte, la comunicazione genera una percezione così vivida e dettagliata, che il
percipiente sperimenta una vera e propria apparizione dell'altra persona, e ho
dato esempi di una tale fenomenologia nell'introduzione. Potremmo dire che, le
due persone coinvolte in un'esperienza di questo tipo, siano in qualche modo
accordate fra di loro; ma la loro connessione è ben più complessa della risonan­
za che si può avere fra due corde di uno strumento musicale in cui, quando una
viene pizzicata anche l'altra vibra. Le esperienze telepatiche e le apparizioni
comprendono anche una capacità di corretta localizzazione. In qualche modo
l'individuo che sta per morire (o è g ià morto) riesce a rintracciare l'altra persona
con cui ha un collegamento psichico. E sarà proprio quella e nessun'altra a rice­
vere la comunicazione (tranne nei rari casi di apparizioni collettive) (6). Con del­
le simili capacità direzionali, ritengo che una personalità disincarnata possa indi­
rizzarsi verso i suoi successivi genitori di una nuova incarnazione.
Nel capitolo l ho spiegato che, nei casi da me studiati, le comunicazioni te­
lepatiche e le apparizioni sono risultate molto più frequenti fra marito e moglie
che non fra genitore e figlio. Similmente, nei casi di reincarnazione che si mani­
festano all'interno di una stessa famiglia, le due persone implicate possono avere
un legame matrimoniale come anche uno di sangue (7). Le relazioni familiari, tut­
tavia, non hanno in sé nulla di intrinsecamente obbligatorio. Il fatto che si abbia­
no spesso dei legami psichici molto forti con i membri della nostra famiglia, è
una conseguenza del fatto che passiamo con loro la maggior parte del nostro
tempo, venendo quindi a condividere le emozioni più forti che, secondo il mio


(6) Comunicazioni durante le apparizioni e impressioni telepatiche &a persone legate da un profon­
do rapporto
Queste connessioni furono poste in evidenza da Gurney, Myers e Podmore (1886), per ciò che ri­
guarda le apparizioni e da Stevenson (1970b), per ciò che riguarda le impressioni telepatiche. Quest'ulti­
mo lavoro fornisce anche dei riferimenti a dati simili riscon'trati in altre casistiche.
Oltre alle apparizioni collettive, quelle «per interposta persona » costituiscono un'eccezione alla re­
gola secondo cui debba esserci un legame molto stretto fra l'agente ed il percipiente. In questi rari casi,
l'apparizione viene vista da una persona che si trova assieme all'individuo noto all'agente, mentre que­
st'ultimo, a cui il messaggio è diretto, non è in grado di vedere e percepire nulla. Il percipiente è così un
mezzo, ovvero una persona dotata di una sensitività superiore rispetto a colui a cui l'agente vorrebbe ri­
volgersi. Ho pubblicato dei riferimenti a proposito delle relazioni che descrivono alcuni di questi casi
(Stevenson, 1982).
(7) Insolita forza dei legami psichic:i esistenti &a i membri di una stessa famiglia
La forza dei legami psichici esistenti fra i membri di una stessa famiglia può non derivare soltanto
dalle esperienze condivise in una vita. Nei casi appartenenti ad una stessa famiglia il soggetto afferma in
effetti che, nella sua precedente esistenza, ha condiviso delle esperienze con alcuni membri della sua at·
tuale famiglia. Il soggetto di un tale caso comincia così una nuova. vita avendo dei forti legami con i suoi
familiari che diventeranno ancora più solidi con il passare del tempo. Ho suggerito precedentemente che
le successive incarnazioni che si verificano all'interno di uno stesso gruppo, possano spiegare non soltan·
to i forti legami familiari ma anche le associazioni fra individui e le alleanze nazionali.
Volendo prendere lo spunto dagli esempi fatti in precedenza a proposito dei viaggi per mare, ci si
potrebbe sentire trasportati verso concetti quali quello dell'esistenza di un'anima comune, o« anima col­
lettiva » che ci unisce l'uno all'altro, proprio come i continenti e le isole sono collegati fra di loro nella
profondità degli oceani (Price, 1940, 1972). Non trovo inaccettabile l'idea che si sia legati gli uni con gli
altri, ma credo esistano legami più forti fra alcuni individui che non fra altri. Ulteriori indagini potranno
un giorno fornirci una conferma obiettiva di ciò che i mistici vanno dicendo da secoli. « Tutte le religioni
sono costrette ad ammettere che la molteplicità sia contenuta nell'Unità» (Zaehner, 1957, pag. 167).
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