Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Alcune speculazioni collegate alla reincarnazione l 265

tamente nove mesi dopo. Il padre di Awdesh non si recò anch'egli a Ayodhya, il
che suggerisce che lo spirito di Hanne Lal abbia seguito la donna fino a Kamal­
pur e che, alla prima occasione, abbia tratto vantaggio da un suo rapporto ses­
suale con il padre di Awdesh. Quando le affermazioni di Awdesh furono verifi­
cate, si venne a sapere che un uomo di nome Hanne Lal era realmente esistito a
Faizabad e che era morto di peste. Egli venne abbandonato dalla sua famiglia­
probabilmente a causa del terrore di un contagio - e, quando morì, il suo cor­
po venne gettato in un fiume che si trovava nelle vicinanze.
In un simile caso verificatosi in Turchia il soggetto, Yusuf Kose, era nato a
Odabasi, un villaggio situato a nord di Antakya (nella provincia di Hatay), a metà
strada fra Iskenderun e Antakya. Yusuf affermò che, nella sua vita precedente,
era vissuto in un villaggio situato 20 chilometri a sud di Antakya. Ricordava an­
che che la sua personalità precedente stava ritornando da Iskenderun al suo vil­
laggio, quando venne assassinata in una località situata 10 chilometri a nord di
Odabasi (nella direzione di Iskenderun).
Ci chiedemmo come mai Yusuf fosse nato a Odabasi invece che nel villag­
gio della sua precedente personalità, nel villaggio in cui era avvenuto l'assassinio,
o in un qualunque altro villaggio del mondo. La risposta più plausibile ci venne
fornita quando apprendemmo la storia del cadavere dell'uomo assassinato. L'uc­
cisore aveva troncato di netto la sua testa e, sebbene ciò accadde in un periodo
in cui in Turchia vi era un certo lassismo legale, gli abitanti del villaggio dove av­
venne l'assassinio rinvennero il corpo straziato e pensarono immediatamente che
questo avrebbe potuto essere fonte di una serie di imbarazzanti domande da
parte della polizia. Trasportarono quindi di nascosto il cadavere nel villaggio più
vicino, situato più a sud, e lo lasciarono lì. Anche gli abitanti di quel paese, presi
dallo stesso panico, lo spostarono ulteriormente in un villaggio situato ancora
più a sud. In questo modo, la testa ed il corpo arrivarono a Odabasi. lvi un uo­
mo li vide e, deplorando la negligenza dimostrata dagli altri, si occupò di seppel­
lire le spoglie del pover'uomo. Il co rpo e la testa vennero ricomposti e decente­
mente sepolti. Pocotempo dopo, la moglie del pio uomo dette alla luce Yusuf.
In un altro di questi casi il soggetto, Lalitha Abeyawardena, nacque in una
piccola cittadina situata 20 chilometri a sud-est di Colombo, Sri Lanka. Quando
cominciò a parlare di una vita precedente, affermò di essere vissuta in una locali­
tà situata 50 chilometri a nord di Colombo. La sua famiglia non aveva alcun col­
legamento con tale regione. Le ricerche compiute su questo caso rivelarono che,
la persona di cui Lalitha ricordava la vita, era morta in un ospedale di Colombo
ed il suo corpo era stato seppellito nel villaggio a nord di Colombo in cui ella vi­
veva. Venni a sapere, tuttavia, che due dei fratelli della donna vivevano nella cit­
tadina in cui era nata Lalitha; uno di questi era il suo fratello prediletto e viveva
proprio nella strada in cui abitava la famiglia del soggetto, a soli 200 metri dalla
loro casa. Venni anche a conoscenza del fatto che, all'epoca in cui la donna morì,
e negli anni a venire, nelle due famiglie dei suoi fratelli non vi fu alcuna donna
in età da concepimento. Se vogliamo scegliere la reincarnazione come migliore
spiegazione del caso, appare chiaro come la donna, dopo la sua morte, debba
aver desiderato di poter rinascere vicino ai ·suoi fratelli e, non potendo, si sia
reincarnata in una famiglia vicina.
Ho già esposto precedentemente che, la maggior parte dei casi rilevati fra


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