Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

272 l Bambini che ricordano altre vite


Kyaw Myint Naing non manifestò alcuna reminiscenza della vita di U Saing.
Le personalità disincarnate che desiderano reincarnarsi in due gemelli, do­
vranno aspettare che siano disponibili i due embrioni. Comunque è anche possi­
bile che esse stesse favoriscano lo sviluppo di una gravidanza gemellare. Se ciò
accade, possono sia separare un uovo fecondato (zigote) formandone due geneti­
camente simili ed indipendenti (g emelli omozigoti), che far sì che due uova ven­
gano contemporaneamente fecondate da due diversi spermatozoi (gemelli etero­
zigoti) (22).
Prenderò ora in considerazione i casi in cui una personalità disincarnata
potrebbe aver esercitato una certa influenza sulla scelta di un corpo che presen­
ta o non presenta una particolare malattia o infermità. Considererò questa possi­
bilità utilizzando una malattia che viene trasmessa geneticamente: la talassemia.
Ho scelto questo particolare disturbo anche perché molte popolazioni dell'Afri­
ca Occidentale lo ritengono collegato ad un particolare tipo di reincarnazione.
La genetica della talassemia è di facile comprensione. Quando un uomo ed
una donna sono entrambi portatori (omozigoti) del gene S, che è responsabile
dell'anormale emoglobina che caratterizza questa malattia, si può predire che,
mediamente, un quarto dei loro figli saranno omozigoti e soffriranno di talasse­
mia. Questo è un disturbo molto grave e molti bambini ne muoiono in tenera in­
fanzia. Le grandi famiglie dell'Africa Occidentale presentano un'alta mortalità in­
fantile, causata in gran parte anche dalla talassemia. Gli Igbo, così come molte al­
tre popolazioni Africane, credono che i reiterati decessi di neonati che si manife­
stano in una stessa famiglia non corrispondano alla morte di più personalità; in­
vece, essi sono convinti che siano il risultato di successive brevi incarnazioni del­
la stessa personalità che vive alcuni mesi od anni, muore, rinasce, muore ancora
una volta e si reincarna nuovamente. (In una famiglia possono verificarsi parec­
chi di questi cicli). Sebbene a questi bambini vengano attribuiti dei particolari
nomi a seconda del locale dialetto Mricano (in Igbo, ad esempio, si chiamano
ogbanje), il concetto sembra essere più evidente se si prende in esame il termine
Inglese « bambino a ripetizione » (23).

(22) Manipolazione delle uova materne da parte di due personalità disincarnate
Quando la madre di due gemelli conosceva le loro precedenti personalità e, soprattutto, quando ha
avuto dei sogni annunciatori pertinenti, ella si può aspettare di avere un parto gemellare e può indurre in
se stessa dei cambiamenti psicofisiologici che influenzano le uova o uno zigote; ma ciò lascia in sospeso la
questione di come mai la donna -persino inconsciamente -decida di avere dei gemelli in una particola·
re gravidanza. Inoltre, vi sono casi in cui la madre non sa nulla a proposito delle due personalità preceden­
ti -non le aveva conosciute quando erano ancora in vita e non aveva avuto alcun sogno annunciatore.
Nel caso di Gillian e Jennifer Pollock, queste due gemelle ricordavano la vita di due loro sorelle più
anziane. Tuttavia la loro madre non credeva assolutamente alla predizione fatta da suo· marito secondo
cui, quando fosse rimasta nuovamente incinta, avrebbe avuto un parto gemellare. Se fosse stata lei a pro­
vocare la nascita di due gemelle, non lo avrebbe fatto certo in modo conscio.
Consideriamo la divisione di uno zigote in due parti, non è vantaggioso immaginare che due perso­
nalità disincarnate lo fendano in due parti come si potrebbe tagliare una forma di formaggio con un col­
tello da cucina. Una migliore analogia potrebbe essere quella di due campi magnetici sovrapposti (in cui
le limature di ferro si sono venute ad allineare), che poi si separano e danno luogo a due nuovi campi ma­
gnetici, ognuno con la sua porzione di limature di ferro.
(23) Talassemia e il fenomeno dei « bambini a ripetizione»
Edelstein ed io esplorammo (in modo preliminare) i legami esistenti fra la talassemia e la mortalità
infantile in una comunità Igbo di Awgu, Nigeria. Scoprimmo che la talassemia non aveva contribuito al-
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