Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
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zoo che trasporta il gene S. Ciò può essere anche possibile, ma non siamo a cono­
scenza di alcun meccanismo fisico che permetta il manifestarsi di una simile eve­
nienza. Sembrerebbe che, se una personalità disincarnata si deve congiungere
con un corpo in cui è presente tale malattia, debba in qualche modo identificare
un embrione omozigota, il quale è il ris ultato di una ogni quattro uova fecondate
della stessa madre. Nell'incarnazione successiva, quando dovrà invece assumere
un corpo sano, sarà suo compito congiungersi con uno dei due seguenti tipi di
embrioni: quelli che sono portatori sani della malattia o quelli che non presenta­
no affatto la talassemia. Il secondo dovrebbe essere il compito più facile poiché,
seguendo sempre le statistiche medie, tre dei quattro embrioni dovrebbero esse­
re esenti da tale malattia ereditaria.
Per influenzare la selezione di un embrione, la personalità disincarnata
avrebbe bisogno di sapere che tipo di embrione è stato concepito - ovvero se
esso presenta o non presenta il gene S responsabile della talassemia. Precedente­
mente, parlando a proposito dei gemelli, ho congetturato che due personalità di­
sincarnate possano manipolare due uova di una donna in modo che esse venga­
no entrambe fecondate contemporaneamente da parte di due spermatozoi o, in
alternativa, possano far sì che uno zigote (uovo fecondato), in un particolare sta­
dio del suo sviluppo, si divida in due parti uguali.
Se possiamo congetturare legittimamente l'esistenza di un tale fenomeno,
dovremmo essere anche capaci di immaginare la capacità, da parte di una perso­
nalità disincarnata, di scegliere o di evitare un embrione che darà luogo ad un
corpo fisico in cui è presente la talassemia. La conoscenza paranormale richiesta
non è superiore a quella dimostrata da pochi e straordinari esseri viventi (25).
Tuttavia, non sto dicendo che una personalità disincarnata che si sta incarnando
in un corpo non affetto da talassemia e che subisce inoltre un cambiamento di
sesso, entri consciamente in contatto con le informazioni necessarie per l'identi­
ficazione dell'embrione e prenda quindi delle decisioni razionali a tale proposi­
to. Sto solo cercando di comprendere il problema confrontandomi con esso, non
pretendendo di trovarne la soluzione. Suppongo siano ben poche le persone che
morendo improvvisamente pensino fra sé e sé: « Devo apparire a mia moglie per
avvisarla che sto morendo ». Per la maggior parte le apparizioni avvengono auto­
maticamente, per quanto ne so (26). Allo stesso modo sto suggerendo che una


(25) Dimostrazioni di straordinaria chiaroveggenza
Una delle migliori medium di tutti i tempi, nonché quella su cui sono stati condotti più studi, Gla·
dys Osborne Leonard, aveva la capacità di leggere un brano scelto da altri in un libro chiuso, situato in
una casa ove ella non si era mai recata, nonché di indicare la pagina in cui si trovava tale passaggio (a vol­
te la sua posizione nella pagina stessa) e la precisa localizzazione del libro nello scaffale. E.M. Sidgwick
pubblicò un'attenta analisi di questi esperimenti (Sidgwick, 192 1). Smith (1964) e Gauld (1982) hanno for·
nito dei brevi resoconti dei principali test a cui fu sottoposta la medium.
Gli esperimenti di chiaroveggenza, o forse di telepatia, effettuati su Olga Khal (Osty, 1929, 1932;
Toukholka, 1922) e su Stefan Ossowiecki (Besterman, 1933; Borzymowski, 1965; Efron, 1944; Geley,
1927) hanno dato risultati estremamente esatti.
Facendo degli esperimenti con i batteri, Nash (1984) riscontrò un effetto psicocinetico nella muta·
zione dei geni. Ciò implica la possibilità di raggiungere ed influenzare un piccolissimo << bersaglio >>.
(26) Apparizioni volontarie
Le relazioni nel campo della ricerca psichica comprendono la descrizione di un piccolo numero di
casi in cui una persona ha deciso volontariamente di apparire ad un'altra che si trovava molto distante e

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