Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Introduzione l 33

nonostante dubiti della verità di ciascuna di esse prese separatamen­
te, quando le prendo in esame globalmente mi ritrovo in qualche
modo a credervi. (Kant, 1976/1766, pag. 52).

Quali sono le uniformità che troviamo quando le « consideriamo come
gruppo »? Se osserviamo ogni episodio vi troveremo sempre due argomenti ri­
correnti: l'amore e la morte. I soggetti implicati negli eventi, infatti, si amano qua­
si sempre. (Spesso sono membri della stessa famiglia, ma i legami, oltre che biolo­
gici, possono essere anche coniugali per cui il fattore genetico non è l'unico). E
la comunicazione che si scambiano ha generalmente a che fare con la morte o
una qualche minaccia di morte patita dagli interessati oltre che a danni e ferite
(26). (I sei casi che ho citato sono degli esempi tipici). Anche i casi dei bambini
che ricordano le vite precedenti presentano diverse similitudini e più in là mo­
strerò come anche in queste circostanze i temi dell'amore e della morte rivesta­
no un'importanza particolare.
È mia speranza che questa disquisizione sulle esperienze telepatiche nella
vita di ogni giorno abbia assolto lo scopo nel preparare il lettore alla possibilità
di considerare la telepatia come una valida spiegazione per i casi di bambini che
sostengono di ricordare le vite precedenti. Riassumerò ora le mie considerazioni
sulla terminologia spiegando alcuni vocaboli che ho adottato nel riferire ed esa­
minare gli episodi.

Termini impiegati nella descrizione dei casi tipici di reincamazione


Impiego la frase personalità precedente per designare alcuni aspetti della per­
sona deceduta della quale si ritiene che un bambino sia la reincarnazione. Se­
condo il giudizio di alcuni lettori, la parola personalità, impiegata in questa frase,
potrebbe sembrare poco appropriata. La persona deceduta era qualcosa di più
di una personalità; possedeva anche un corpo fisico che fu soggetto alla morte.
Molti potrebbero a questo punto affermare che questo fu la fine per lei, ma i casi
che ho esaminato suggeriscono che c'è qualcosa della persona che può sopravvi­
vere alla morte ed associarsi, più tardi, con un nuovo corpo fisico. Per quanto ri­
guarda l'intervallo fra la morte e la presunta rinascita non siamo in grado di de­
scrivere quali siano le parti sopravvissute in quanto « persona » alla morte del
corpo fisico; ma possiamo, ritengo, riferirei a questi elementi impiegando il ter­
mine « personalità » o « personalità disincarnata ». La parola personalità, pertan­
to, vuole designare sia la persona deceduta della quale si dice che il bimbo sia la
reincarnazione sia quegli aspetti di quella particolare persona che possono essere

(26) I temi d'amore e morte nelle esperienze psichic:he
Gurney, Myers e Podmore (1886) misero in evidenza queste caratteristiche nei loro libri sulle espe·
rienze relative alle apparizioni. Una successiva serie di casi ha confermato l'alta frequenza di rapporti
d'amore fra il percepiente e l'agente e come la morte (anche una grave malattia o un incidente) sia il tema
principale delle comunicazioni paranormali (C. Green, 1960; Prasad e Stevenson, 1968; Saltmarsh, 1934;
e Stevenson, 1970b).

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