Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

38 l Bambini che ricordano altre vite


questa credenza si trova diffusa presso gli isolani delle Trobriand, presso le tribù
dell'Australia centrale e gli Ainu del Nord del Giappone (2).
La credenza diffusa nella reincarnazione ha indotto Schopenhauer ad affer­
mare: «Se un abitante dell'Asia mi chiedesse una definizione dell'Europa sarei
costretto a ri spondergli: è quella parte del mondo completamente dominata
dall'oltraggiosa e incredibile illusione che la nascita di un uomo rappresenti il
suo inizio e che egli sia stato creato dal nulla» (3).
La convinzione nella reincarnazione si diffuse in Occidente sin dai tempi
di Schopenhauer mentre ora, nella seconda metà del ventesimo secolo, molti
Europei stanno prendendo le distanze dall'incredulità che egli tanto deplorava.
Uno studio condotto nel 1968 dalla Gallup International ha mostrato che il 18
per cento delle persone di otto paesi dell'Europa Occidentale credeva nella rein­
carnazione. Un anno dopo, uno studio simile condotto nel Nord America ha
mostrato che il 20 per cento di Americani e il 26 per cento di Canadesi crede
nella reincarnazione. Un'ulteriore indagine condotta negli Stati Uniti nel 1982
afferma che il 23 per cento degli intervistati crede nella reincarnazione (4).
Sarebbe scorretto da parte mia sostenere che tutte le popolazioni dei paesi
sottosviluppati non influenzati dal Cristianesimo o dall'ortodossia Islamica cre­
dano nella reincarnazione. Alcuni popoli sono rimasti refrattari a queste creden­
ze rimanendo fedeli alle loro tradizioni religiose che non includono questa con­
vinzione. Queste poche eccezioni, tuttavia, sottraggono ben poco alla generaliz­
zazione che afferma che quasi tutti coloro che si trovano al di là della sfera di in­
fluenza dell'ortodossia Cristiana, Giudaica, Islamica e Scientifica - essendo
quest'ultima ormai diventata per molti una religione secolare - credono nella
reincarnazione. Analizziamo ora la motivazione.
Questa convinzione sorse in un luogo specifico per poi diffondersi in altre


(2) La distribuzione geografica della cre4enza nella reincamazione
Informazioni a proposito delle differenti credenze nella reincarnazione possono essere trovate nei
seguenti testi:
Sette Islamiche dell'Asia Occidentale: Makarem (1974) e Stevenson (1974b/1966 e 1980).
Tribù Africane, particolarmente dell'Africa Occidentale: Besterman (1968), Deschamps (1970), Noon
(1942), Parrinder (1956, 1970), Stevenson (1985), L.-V. Thomas (1968), Uchendu (1965) e Zahan (1965).
Brasile: Stevenson (1974b/1966).
Trobriander: Malinowski (1916).
Australia Centrale: Spencer e Gillen (1968/1899).
Ainu: Munro (1963).
Popolazioni nord-occidentali dell'America Settentrionale: De Laguna (1972), Slobodin (1970) e Ste·
venson (1966, 1974b/1966, e 1975b).
Sembra verosimile che altri Indiani d'America, oltre a quelli delle zone Nord-Occidentali del­
l'America Settentrionale, abbiano un tempo creduto nella reincarnazione e che, alcuni di essi, vi credano
a tutt'oggi. (Ad esempio, Radin [1926] pubblicò le affermazioni di un Indiano Winnebago che diceva di
ricordarsi due vite precedenti). Tuttavia, questi gruppi non preservarono certamente tale tendenza così a
lungo e così vigorosamente come fecero invece le tribù delle zone Nord-Occidentali del continente. I
missionari Cristiani non hanno avuto contatti con le tribù Nord-Occidentali, poiché si stabilirono nelle
zone situate più ad est e più a sud.
(3) Schopenhauer
Ho tratto questa citazione, che poi è stata tradotta, da pag. 395 del libro Parerga und Paralipomena di
Schopenhauer (1891).
(4) Studi sulla credenza nella reincamazione effettuati nell'America Settentrionale
Ulteriori informazioni possono essere trovate in Gallup Opinion Index (1969) e in Gallup (1982).


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