Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
La credenza nella reincarnazione l 39

parti del mondo come supponiamo sia accaduto alle lingue di origine lodo-Eu­
ropea che si sono diffuse a partire da una regione assai circoscritta? Se ciò fosse,
potremmo forse spiegarci il motivo per cui tale credenza è riscontrabile in aree
geografiche assai lontane fra loro ma che, in epoche remote, possono essere state
a contatto. Mercanti e viaggiatori, infatti, hanno collegato per due millenni o più
il Sud con l'Est dell'Asia, e l'idea della reincarnazione era già presente nell'India
del periodo degli ultimi Veda, testi scritti intorno al 1000 a.C. (5). L'indiologo
Norman Brown, spingendosi ancora oltre: ha avanzato l'ipotesi che i racconti ri­
fe riti nella Bibbia che descrivono fenomeni quali il camminare sulle acque pos­
sano essere stati presi in prestito e adattati da precedenti narrazioni e leggende
del Buddismo. Se ciò fosse accaduto, è iogico supporre che gli Indiani possono
aver esportato il loro convincimento in fatto di reincarnazione dall'Asia Occi­
dentale all'Europa. Apollonia, un greco nato a Tanya (l'odierna Anatolia meri­
dionale oggi appartenente alla Turchia), durante un viaggio nell'India del primo
secolo dopo Cristo, incontrò un saggio di nome !arco che lo impegnò in una di­
scussione filosofica. Un indiano dell'epoca contemporanea non troverebbe nien­
te di strano nei riferimenti quasi casuali alla teoria della reincarnazione che ven­
gono citati nella conversazione (6). Le opinioni in merito da parte degli abitanti
di differenti zone dell'Asia potrebbero avere un'origine comune (7). Come esami­
neremo in seguito, i popoli dell'Asia Meridionale e quelli dell'Asia Occidentale
(che credono nella reincarnazione) possiedono attualmente idee diverse su detta­
gli importanti della teoria ma questo non preclude una comune origine ancestra­
le dell'idea di base.
Se tuttavia volessimo tentare di dimostrare che tutti gli altri popoli che cre­
dono nella reincarnazione abbiano tratto le loro idee fondamentali dall'Asia
Centrale o Meridionale potremmo incorrere in serie difficoltà. Come riusciremo
a giustificare, sulla base di questa ipotesi, la presenza della credenza nella rein­
carnazione presso gli Eschimesi ed altri nativi della zona Nord-Occidentale del­
l'America Settentrionale? I loro antenati migrarono dall'Asia in America migliaia
di anni fa e si ritiene generalmente che dopo quel periodo non vi siano stati con­
tatti di una certa importanza (in epoche preistoriche) fra Asia e America. È poco
probabile che un Eschimese del Nord America e un abitante di un villaggio nel­
la valle del Gange possano aver attinto le loro convinzioni sulla reincarnazione
dalla medesima fonte (8). È ancora meno probabile che la credenza nella reincar-


(5) La credenza nella reincamazione nelle antiche scritture Indiane
Ulteriori informazioni possono essere rinvenute in R.D. Hume (19 3 1), Radhakrishnan (1923), Smart
(1964) e Zaehner (1962).
(6) Incontro di Apollonio con larco
Filostrato (1970), nella sua Vita di Apollonia raccontò questo incontro.
(7) Origine comune della credenza nella reincamazione in Grecia ed in India
Kèith (1925) introdusse delle argomentazioni che mettevano in evidenza l'insostanzialità della mag­
gior parte delle prove utilizzate per supportare la credenza secondo cui gli antichi Greci avrebbero preso
a prestito dei concetti dagli Indiani e viceversa. Dei concetti paralleli non implicano obbligatoriamente
che essi siano stati prestati da una cultura all'altra o che debbano per forza avere un'origine in comune.
Rimane possibile, tuttavia, che i concetti di reincarnazione presenti in Grecia ed in India derivino da
un'origine in comtn'le. Rube,ij (19 39 ) suggerì che siano stati tratti da una forma primitiva di sciamanesimo
presente nell'Asia Centrale.
(8) Diffusione delle informazioni &a gli Asiatici e le tribù del Nord America

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