40 l Bambini che ricordano altre vite
nazione si sia diffisua dall'Asia Meridionale all'Africa Occidentale o all'Australia
Centrale.
Se dovessimo scartare l'ipotesi che la credenza nella reincarnazione si sia
diffusa in altre zone partendo da un luogo specifico, dobbiamo dedurne che essa
abbia avuto origine in modo indipendente in luoghi diversi della terra e, senza
alcun dubbio, anche in periodi storici diversi. Ciò spinge a chiederci come ven
ne a formarsi inizialmente tale convincimento.
La credenza nella sopravvivenza della personalità alla morte diminuisce il
cordoglio di chi è in lutto e la paura di coloro che attendono l'ora della propria
morte. Eppure la teoria della reincarnazione non è affatto necessaria per tale sco
po perché ci si può sentire sollevati anche credendo semplicemente che dopo la
morte si possa soggiornare a lungo o in eterno in un qualche reame paradisiaco.
Dovremmo quindi chiederci che cosa è che induce ad aderire ad una convinzio
ne più specifica quale quella che considera una riassociazione degli aspetti di
una persona con un corpo fisico al fine di iniziare una nuova vita sulla terra.
Sarebbe forse il desiderio che i propri cari ritornino dalla morte a generare
nei parenti afflitti la credenza in una nuova incarnazione fra di loro; ma questa
convinzione appare assai poco soddisfacente quando si concepisce che la pre
sunta rinascita possa aver luogo in una famiglia completamente differente da
quella dello scomparso, come risulta dall'idea diffusa presso i popoli dell'India,
della Thailandia, della Turchia o dello Sri Lanka. I familiari del defunto che ven
gono a conoscenza di un bambino nato in un'altra famiglia, che sostiene di esse
re appartenuto a loro, potrebbero certo trame un po' di conforto se accettassero
questa rivendicazione; ma è difficile sostenere che l'elemento rassicurante forni
to da questi casi possa da solo sostenere il vasto edificio della reincarnazione co
sì come esso è stato eretto dagli Indù e dai Buddisti dell'Asia Meridionale.
Il modo più semplice per acquisire un convincimento consiste nell'accetta
re come vero quello espresso da un proprio genitore, mentre il loro compito
nell'inculcare l'idea diventa più facile se riesce ad ottenere il sostegno dell'auto
rità delle sacre scritture, così come possono fare gli lnduisti e i Buddisti. (Alcuni
Cristiani usano la Bibbia investendola di un'autorità simile nel controbattere la
reincarnazione). La maggioranza dei bambini dell'Asia Meridionale crescono con
la convinzione che la reincarnazione sia qualcosa di assolutamente naturale ed
essi possono scoprire con sorpresa che altre persone di altri paesi non condivi
dono con loro questa certezza.
Le tradizioni religiose, tuttavia, non hanno sempre bisogno dell'apprendi
mento di testi scritti. Non c'è alcuna sacra scrittura presso i Tlingit dell'Alaska;
anche gli Alevi della Turchia Centromeridionale non posseggono alcuna autorità
scritta che sostenga la loro fede nella reincarnazione (9). Gli lgbo della Nigeria
Altrove ho studiato i contatti avvenuti fra le popolazioni Asiatiche e quelle dell'America Settentrio
nale in epoche preistoriche (Stevenson, 1974b/1966, pag. 21 7-19). Le idee del Buddismo potrebbero aver
raggiunto gli abitanti dell'Alaska prima della venuta degli Europei, nel diciottesimo secolo. Sembra inve
rosimile, tuttavia, che queste abbiano avuto un'importante influenza sul concetto di reincarnazione pre
sente fra le tribù Nord-Occidentali dell'America Settentrionale.
(9) Gli Alevi della Turchia Centro-Meridionale
Ho dovuto scrivere << sembra che non abbiano alcuna autorità biblica >> perché non sono venuto a
conoscenza di fonti scritte. I miei informatori in Turchia hanno spesso dimostrato una strana mistura di