Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

44 l Bambini che ricordano altre vite


Nonostante che la fede iniziale nella reincarnazione possa essere sorta attra­
verso il contatto con qualcuno che sosteneva di ricordare una vita anteriore, una
volta stabilitosi, il convincimento poteva persistere anche in assenza di elementi
di sostegno. Ad esempio, nonostante che gli Indù abbiano creduto nella reincar­
nazione per migliaia di anni, non abbiamo alcuna notizia, fino al diciottesimo se­
colo, di qualche episodio che corrisponda ad un caso tipico di reincarnazione, e
dobbiamo aspettare ancora - fino ai primi anni del ventesimo secolo - prima
di avere ulteriori riferimenti (17).
Dovremo tuttavia considerare che potrebbero esservi stati molti casi, avve­
nuti in India prima di questo secolo, senza che ce ne giungesse una qualche noti­
zia. Sono convinto che gli episodi di mia conoscenza registrati in questo secolo
rappresentino solo una minima parte di quelli realmente accaduti, per cui pos­
siamo ritenere che, per quanto riguarda i secoli precedenti, molti potrebbero es­
sercene sfuggiti a causa della mancanza dei moderni strumenti di individuazione
e di trasmissione dei dati. C'è da aggiungere che, visto il ruolo abituale che la
reincarnazione riveste nella cultura Indiana, non si sia avvertita la necessità di ri­
cordare o addirittura di accorgersi di episodi simili.
I Catari della Francia Sud-Occidentale forniscono uri altro esempio di un
gruppo caratterizzato da una fede intensa nella reincarnazione sebbene ci man­
chino totalmente notizie di casi interessanti. I Catari erano una setta eretica di
Cristiani durante il dodicesimo e il tredicesimo secolo (18). Durante la metà del
tredicesimo secolo le truppe del re Luigi IX di Francia e i nobili della Francia
Settentrionale estirparono completamente la setta distruggendo anche tutti i loro
documenti storici tanto che la maggior parte delle cose che sappiamo su di loro
deriva principalmente dalle testimonianze dei loro persecutori, i preti dell'Inqui­
sizione. Anche qui la scarsità di notizie in merito ad episodi di reincarnazione
non significa che non ve ne siano stati.
È altresì probabile che la credenza nella reincarnazione possa essersi im­
piantata al di là dell'evidenza fornita da episodi di reminiscenze di vite anteriori.
Troverei altrimenti difficile spiegarmi la frequente convinzione nella reincarna­
zione espressa attualmente da molte persone in Occidente, particolarmente dai
giovani. Questi possono essere stati influenzati dalla lettura di libri di ampia dif­
fusione sulle religioni Orientali e sulla Teosofia, ma questi libri, nella maggioran-

(17) Primi casi di reincamazione veri6catisi in India
Nel sedicesimo secolo, Tulsi Das, il traduttore del Ramayana, affermò di ricordare una vita prece­
dente, ma abbiamo pochissime informazioni a tale proposito per annoverarlo all'interno della nostra casi­
stica. Nel diciottesimo secolo, l'imperatore Mongolo Aurangzeb, sebbene fosse un fanatico Musulmano
che non credeva affatto nella reincarnazione, affermò di essersi trovato di fronte a dei fatti che entravano
in netto contrasto con le sue convinzioni. Egli volle consultare i testimoni di un caso e li interrogò pro­
prio come farebbe al giorno d'oggi uno studioso moderno (Stevenson, 1974b/1966, pag. 15-16). Il succes­
sivo caso indiano di cui si abbia notizia si è manifestato nei primi anni di questo secolo. Sunderlal (1924)
ne pubblicò una relazione.
(18) I Catari
Le informazioni relative alla credenza nella reincarnazione fra i Catari possono essere trovate nei la­
vori di LeRoy Ladurie (1975), Madaule (1961), Nelli (197 2 ), Niel (1955) e Runciman (1947). LeRoy Ladu­
rie raccontò le affermazioni fatte da parte di un Catar a proposito dei ricordi di una sua precedente esi­
stenza (o meglio, di tre passate esistenze, due delle quali in forma animale).

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