La credenza nella reincamazione l 49
Eschimesi per molti anni. Parlandole della mia ricerca mi disse che la credenza
nella reincarnazione era quasi scomparsa; ero giunto, secondo lei, con vent'anni
di ritardo. Sbagliava. Scoprii ben 170 casi tipici di reincarnazione presso gli In
diani e gli Eschimesi di quelle regioni. Di casi ve ne erano molti ma essi veniva
no rivelati solo a quei ricercatori che venivano giudicati amichevoli.
L'infermiera che incontrai non fu la sola persona non nativa a cui questi ca
si furono mantenuti nascosti. Incontrai o ebbi degli scambi di corrispondenza
con sei professionisti che avevano vissuto e lavorato presso i Tlingit per periodi
che andavano da alcuni mesi a diversi anni. Quattro erano antropologi. I Tlingit
avevano dato a due di loro dei nomi tribali dimostrando quindi di aver accettato
questi stranieri nel loro gruppo; menziono questo fatto per porre in rilievo quan
to questi Occidentali fossero a contatto con questo popolo, eppure rimasero
completamente all'oscuro (tranne un'eccezione) della loro credenza nella reincar
nazione. Dei sei, solo una persona ebbe modo di saperne 'qualcosa giungendo a
conoscenza anche di episodi tipici di reincarnazione sebbene in seguito non ne
avesse esaminato alcuno. Gli altri cinque non vennero a sapere nulla né della
reincarnazione in quanto tale né dei casi finché non gliene parlai. Se l'avessero
richiesto avrebbero potuto saperne qualcosa, ma perché i loro amici Tlingit
avrebbero dovuto rischiare di essere derisi affrontando l'argomento per primi?
Nel precedente esame sulla credenza nella reincarnazione fra i differenti po
poli ho preso in esame solo quella che io chiamo la credenza primaria (o centrale)
nella reincarnazione; quella in cui si ritiene che la personalità (l'anima o la mente)
di un individuo possa, dopo la sua morte, associarsi con un altro corpo fisico. Ol
tre a questa credenza primaria troviamo però tutta un'altra serie di credenze che ri
guardano l'identità di chi si reincarna, la modalità operativa, e dell'influenza che,
una causa posta in una vita, è in grado di esercitare nella successiva. Credo che sia
importante studiare queste credenze secondarie sulla reincarnazione in modo se
parato dalla credenza primaria. Esaminiamone ora alcune (31).
Quando degli Occidentali erroneamente convinti che solo i popoli del
Sud-Est Asiatico credano nella reincarnazione vengono a sapere per la prima
volta che questa convinzione risulta ugualmente presente presso altre popolazio
ni, sono inclini a pensare che anche questi altri gruppi etnici possiedono le me
desime opinioni in materia mostrate dagli lndù e dai Buddisti. È un errore. Que
sti ultimi ritengono che la condotta morale di una vita possa influenzare anche la
successiva; si tratta, in sintesi, della dottrina del karma. Molti, tuttavia, credono
nella reincarnazione senza per questo credere nel karma o in altri concetti simili.
Vi sono almeno tre altre concezioni sulla reincarnazione che da alcuni sono rite
nute vere con la stessa convinzione mostrata dagli Indù e dai Buddisti.
I membri della setta Sciita dell'Asia Occidentale che credono nella reincar
nazione non ritengono che quello che una persona compie nella vita la influenzi
(31) Variazioni della credenza nella reinc:arnazione
Nei miei volumi dedicati ai casi che suggeriscono l'ipotesi della reincarnazione (Stevenson, 1974b/
1966, 1975a, 1977a, 1980, 1983a), ho incluso dei capitoli o dei paragrafi introduttivi che descrivono le va·
riazioni della credenza nella reincarnazione nei differenti paesi in cui tali casi sono stati studiati. I lettori
possono trovare delle ulteriori informazioni su tale soggetto in Stevenson (1966, 1975b e 1985) e in Par·
rinder (1956).