Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
58 l Bambini che ricordano altre vite

Oltre alle considerazioni sull'ipnosi come mezzo per suscitare accurate in­
formazioni, i particolari poteri mentali indotti da questa pratica forniscono al
soggetto (e a volte anche agli astanti) una convincente apparenza di realismo.
Due soggetti che io stesso ho sottoposto una volta ad ipnosi illustrarono molto
bene la notevole capacità della fantasia di spacciarsi per ricordo.
Il primo soggetto regredì assai facilmente fino ad abbracciare tre diverse
« vite precedenti », ma l'unica a contenere delle informazioni verificabili riguar­
dava un prete vissuto in Francia nella seconda parte del diciassettesimo secolo
che figurava solo marginalmente nelle controversie religiose di quel periodo. In
seguito venni a sapere che il soggetto aveva avuto modo d'informarsi su questo
personaggio per mezzo di letture e di conversazioni normali. In un'altra « vita
precedente » il soggetto si vide nei panni di un marinaio Inglese del sedicesimo
secolo. Durante una tempesta; l'imbarcazione naufragò sopra un banco di scogli
e il marinaio, cadendo in acqua, annegò. Il soggetto accompagnava la sua rievo­
cazione con espressioni di paura e difficoltà respiratorie. In un'altra occasione,
quando al soggetto fu chiesto di rivivere la disgrazia, le sue condizioni fisiche mi
allarmarono a tal punto che fui costretto ad ordinargli di immaginare una scena
più tranquilla; nonostante fossi convinto che il soggetto a cui sembrò di rivivere
queste tre vite le abbia tratte dalla sua fantasia usando informazioni in suo pos­
sesso, egli credette realmente di aver ricordato e rivissuto delle vite precedenti.
L'apparente realismo di queste sue esperienze sopravanzò qualsiasi altra consi­
derazione.
Un altro paziente che ipnotizzai ritrovò una « vita precedente » nella Am­
sterdam del diciannovesimo secolo. Sembrava che volesse parlare Olandese così
chiesi ad un collega universitario di lingua Olandese di assistere alla sessione ma
egli si accorse subito che il soggetto non ci riusciva affatto. (Il soggetto conosceva
alcune parole di Tedesco ad uso turistico e cercava in ogni modo di adattarle
all'Olandese). Non conosceva neanche le zone principali della città che avrebbe­
ro dovuto essere note ad un residente. Andava tuttavia notata l'intensa imperso­
nificazione nei panni di una donna Olandese mostrata dal soggetto durante la
suggestione ipnotica. Potevo facilmente trasportarla in avanti e indietro lungo la
vita di quell'apparente personalità antecedente. Quando la fermai al giorno del
suo matrimonio espresse tutta la gioiosa esuberanza della sposa. Portata avanti
lungo gli anni fino al giorno della morte del marito scoppiò in un pianto che
esprimeva una tale angoscia da coinvolgere i presenti. (In quel periodo assisteva­
no all'esperimento due colleghi, affermati psicologi, che rimasero impressionati a
tal punto dalle emozioni appropriate espresse dalla paziente che faticai non poco
a persuaderli ad adottare il mio purt.to di vista secondo il quale il soggetto stava
recitando solo in base a delle fantasie).
Per essere onesto dovrei tuttavia aggiungere che la paziente mostrò anche
di conoscere alcuni particolari tipici dell'Olanda del diciannovesimo secolo che
non potevano esserle noti. Ad esempio, ella nominò correttamente una nave, la
Nederland, ancorata nel porto di Amsterdam nel 1866. La vita precedente di que­
sto caso potrebbe, perciò, essere composta principalmente da elementi immagi­
nativi, ma contenere anche qualcosa di vero, acquisito, forse, in modo paranor­
male.
I sostenitori dell'ipnosi come mezzo per ricordare le vite precedenti, citano

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