Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Prove a sostegno della reincarnazione l 61

cordi di vite precedenti, quest'ultime dimostravano una certa carenza di partico­
lari, specialmente di nomi, che ne permettesse un'adeguata verifica. Speravo che
durante l'ipnosi i soggetti ricordassero uno (o più) nomi di persone e di luoghi
così che potessimo verificare l'esistenza delle persone delle cui vite essi sembra­
vano avere delle reminiscenze.
Condussi o iniziai tredici di questi esperimenti, in alcuni facevo io la parte
dell'ipnotista, in altri assistevo altri operatori durante l'esperimento. Nessuno di
questi ebbe il successo che ci aspettavamo. È probabile che questi esperimenti
fallirono perché i soggetti presi in esame erano tutti (con un'eccezione) dei bam­
bini ormai cresciuti o diventati adulti (11).
Questi esperimenti andrebbero ripetuti ed estesi a soggetti giovani, diciamo
a dei bambini intorno ai sette o agli otto anni, perché a questa età si entra in uno
stato ipnotico più facilmente e, se si potesse realmente appurare la presenza di
ricordi di vite precedenti, questi sarebbero suscettibili di esprimersi più di quan­
to non possa accadere più avanti negli anni. Oltretutto è più facile verificare se
le notizie concernenti quella vita provengano o meno da fonti di informazioni
accessibili al ragazzo. Gli adulti, invece, sono stati più a lungo a contatto con
queste fonti per cui le loro rivelazioni in merito ad una vita precedente possono
essere state condizionate dalle loro conoscenze acquisite.


L'esperienza del Déjà vu


Alcune persone, nel visitare un luogo per la prima volta, hanno la sensazio­
ne di esserci già state. Gli psicologi definiscono questa esperienza con il termine
déjà vu ( «già visto»). Almeno il 76 per cento delle persone interrogate ha affer­
mato di aver avuto questa esperienza (12).
Alcuni bambini, i soggetti dei casi tipici di reincarnazione, hanno delle
esperienze di déjà vu quando si recano nei villaggi in cui dicono di aver vissuto


(11) Amnesia della tarda infanzia
L'incapacità, tranne in rari casi, di far riemergere i ricordi di una precedente vita durante l'ipnosi,
probabilmente ha una causa in comune con l'amnesia che colpisce nella tarda infanzia quei bambini che
precedentemente avevano delle reminiscenze di una passata esistenza. Ho discusso questo importante ar·
gomento nel capitolo 4.
(12) Incidenza delle esperienze di déjà vu
Ho derivato queste cifre (76%) combinandoi dati pubblicati da Palmer (1 979 ) basati su uno studio
su un casuale campione di residenti e di studenti di una tipica cittadina Americana (Charlottesville, Virgi·
nia). Altri campioni potrebbero rivelare una differente incidenza. Alcune delle differenze presenti in tali
studi potrebbero derivare dalla varietà delle modalità con cui sono stati interrogati i soggetti a proposito
delle loro esperienze e dal modo in cui essi possono aver interpretato le domande che sono state loro po­
ste. Alcuni psicologi ed alcuni di questi soggetti includono sotto il termine di déjà vu l'esperienza che fa
credere che un evento, ad esempio una conversazione, sia stato già vissuto in precedenza; altri restringo·
no il termine ad un senso di familiarità con un luogo mai visitato prima. Il questionario di Palmer inclu·
deva entrambi i tipi di esperienze di déjà vu: quello relativo ai luoghi e quello relativo agli eventi.
L'esperienza di déjà vu non dovrebbe essere considerata come un sintomo di anormalità mentale.
Molte persone dotate di una chiara intelligenza hanno sperimentato un tale fenomeno. Basta pensare, fra
gli altri, al romanziere Charles Dickens (1877, pag. 37) e al poeta AE. Housman (Graves, 1979, pag. 16 6).
Neppe (1983) ha pubblicato uno studio a proposito delle esperienze di déjà vu.


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