Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Prove a sostegno della reincarnazione l 65

informazioni di prima mano sul luogo. Un segnale storico situato nella statale a 4
chilometri di distanza da « Burnt Cabin » testimoniava che l'ultima incursione
Indiana in Virginia era avvenuta lì vicino e risaliva al 1764. L'attuale proprietario
della zona di Burnt Cabin, un cugino alla lontana di Mary, mi confermò la tradi­
zione secondo la quale il luogo aveva ricevuto quel nome a causa di un'incursio­
ne Indiana avvenuta fra 1745 e il 1750.
Mary non poté fornire nessun ulteriore particolare sulla probabile vita pre­
cedente evidenziata dai suoi incubi, e quelli che mi diede rimasero non verificati
anche se, per ciò che ci è dato di sapere, rimangono storicamente possibili (16).
I ricordi della maggioranza dei bambini che ho studiato si manifestavano
durante la condizione di veglia ma, in alcuni di essi, tali ricordi si manifestavano
anche nei sogni o negli incubi in cui apparivano scene della vita precedente di
cui avevano delle reminiscenze (17). Vi potevano essere anche delle discrepanze
come capita spesso per sogni dotati di elementi paranormali e sogni comuni.
In un caso del genere, un bambino Libanese, Harif Hamed (pseudonimo)
aveva dei ricOrdi in cui vedeva una grossa pietra staccarsi dal balcone di un edi­
ficio e investire la persona della cui vita egli si ricordava. L'uomo, che stava se­
duto sotto il balcone, morì sul colpo. Secondo i ricordi di Harif le ultime cose
viste dall'uomo prima di morire furono delle capre che pascolavano lì intorno.
Arif aveva dei sogni ricorrenti in cui vedeva delle capre che salivano sulla pila di
sassi e facendone cadere qualcuno. Ho avuto modo di verificare i ricordi di Ha­
rif, anche se non potei ovviamente appurare se le capre si trovavano intorno alla
casa dell'uomo nel momento della sua morte, ma lo ritengo comunque un detta­
glio significativo perché le capre sono animali domestici assai comuni nel Libano
contadino. Se si trattasse di un dettaglio plausibile, allora Harif deve averlo in­
corporato e distorto nei suoi sogni ricorrenti che sembrano derivare dal modo in
cui morì quella persona in particolare.
Ritengo quindi possibile che alcuni sogni vividi e ricorrenti possano deriva­
re da effettive memorie di una vita precedente. Non sono tuttavia a conoscenza
di alcun metodo o di elementi discriminativi che possano permetterei di espri­
merci più favorevolmente nei confronti di sogni che non possiedano particolari
verificabili. La qualità vivida dell'immagine, sebbene sia un'indicazione di un'ori­
gine paranormale non fornisce certo una prova: un sogno vivido ha maggiori
possibilità di contenere una componente paranormale eppure la maggioranza
dei sogni vividi ne è priva (18). E dobbiamo inoltre esaminare anche quelli che


(16) Incubi ricorrenti e memoria genetica
Alcune persone potrebbero interpretare questo caso come un esempio di memoria genetica, dato
che certamente alcuni antenati di Mary Magruder saranno stati coinvolti in una scorreria di Indiani simi­
le a quella presente nei suoi incubi. Ritornerò a parlare di memoria genetica nel capitolo 6.
(17) Soggetti che presentano ricordi sia nello stato di veglia che in quello di sogno
Prakash Varshnay, Salem Andary e Suleyman Andary compaiono fra i soggetti che avevano delle re­
miniscenze di una vita precedente sia nello stato di veglia che durante i loro sogni.
(18) Vividezza e componenti paranormali dei sogni
Uno studio ha rivelato che, su 125 sogni premonitori analizzati, 56 (il 45%) manifestavano una chiara
vividezza (Stevenson 1970c). Prince (1921, 1922) analizzò 449 sogni« vividi» in cui al sognatore era ap­
parsa una persona per la quale non era minimamente in ansia. Scoprì che 35 (quasi 1'8%) di questi sogni
erano coincisi con la morte della persona sognata. La maggior parte dei sognatori ha rivelato che i sogni

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