Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

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mo gli avevano recato ben poco conforto, molti erano affetti da anormalità con­
genite, uno era emigrato in America, e un altro aveva scarsi rapporti con il padre.
Altri eventi ancora avevano oscurato l'ul tima parte della sua vita. Per aiutare un
amico, aveva falsificato un documento a cui invece, come mukht�r del villaggio,
doveva dare corso. Quando il governo venne a sapere del falso, Abdallah Abu
Hamdan fu costretto a dimettersi dal suo incarico di mukhtar. Dopo questo
evento investì, oltre quanto poteva disporre, nell'acquisto di un torchio per olio.
Il pagamento dell'acquisto si dimostrò più gravoso di quanto si era aspettato tan­
to che, secondo la moglie, fu la preoccupazione per i debiti a condurlo verso la
malattia finale. Non può sorprenderei, quindi, che chiunque avesse ritenuto di
avere i ricordi di Abdallah Abu Hamdan non desiderasse precipitarsi a Gharife.
Come ho accennato in precedenza, Abdallah Abu Hamdan morì nel 1942,
dodici anni prima .della nascita di Suleyman. Se fu veramente Abdallah Abu
Hamdan a reincarnarsi in Suleyman, cosa dire dell'i ntervallo di tempo fra i due
eventi? Suleyman rispose a questa domanda dicendo di· aver avuto un'esistenza
intermedia della quale però non si ricordava nulla. Si tratta di una risposta tipica
che i Drusi forniscono quando ci si trova ad avere a che fare con un intervallo di
tempo - fosse anche di un gi orno - fra la morte della personalità precedente e
la nascita della stessa in un altro corpo. Alcune volte possiamo avere un'esile
prova di questa vita intermedia, ma in genere rimane semplicemente una conget­
tura (9).
Per quanto riguarda i ricordi di Suleyman in merito alla vita di Abdallah
Abu Hamdan, non ritengo che essi possano essere stati raccolti da informazioni
attinte per via normale. La distanza fra i due villaggi -di circa 30 chilometri -
è maggiore di quella riportata nei casi di Shamlinie Prema ma minore di quella
riferita nel caso di Gopal Gupta, eppure non possiamo misurare il grado di ac­
cessibilità solo dai chilometri. Dobbiamo valutare tutte le possibilità per mezzo
delle quali una persona è in grado di accedere alle informazioni in suo possesso
riguardo una vita precedente. Se consideriamo le cose in questo modo, sono in­
cline a collocare il caso di Suleyman sopra quello di Shamlinie dal quale risulta
che le due famiglie avevano avuto modo di conoscersi anche se poco prima del
caso. Forse lo porrei allo stesso livello del caso di Gopal. In quest'ultimo la di­
stanza geografica e socio-economica fra le due famiglie era maggiore di quella ri­
levata nel caso di Suleyman, ma, mentre Gopal si ricordava la vita di un uomo
famoso il cui assassinio fece scalpore, le memorie di Suleyman riguardavano la
vita di un uomo della cui vita e morte si seppe ben poco al di là dei confini del
villaggio.

Il caso di Bongkuch Promsin


Bongkuch Promsin nacque nel villaggio di Don Kha, nella Provincia di Pa-

(9) « Vite intermedie ,. nei casi dei Drusi
Ho fornito altrove delle relazioni di alcuni casi illustrativi di tale caratteristica ed ho discusso le pro·
ve a sostegno dell'esistenza di « vite intermedie » (Stevenson, 1980).

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