Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Dodici casi di bambini l 85

Bongkuch aveva provato a coccolarla. Bongkuch, però, oltre a questo atteggia­
mento, asseriva anche di volersi fare monaco Buddista e a volte chiedeva ai suoi
genitori una tonaca o cercava di adattare i vestiti in modo da sembrare un mona­
co. Questi due aspetti di Bongkuch, in un qualche modo opposti, corrispondeva­
no alle attitudini che avremmo potuto ragionevolmente ascrivere a Chamrat. Al
momento della sua morte, infatti, Chamrat aveva una ragazza con cui era più o
meno impegnato e, contemporaneamente, mostrava un notevole interesse nella
religione esprimendo anche l'intenzione di farsi monaco. (Questi non sono due
interessi incompatibili; in Thailandia molti giovani si fanno monaci per alcuni
mesi o periodi più lunghi, e in seguito ritornano alla vita di laico e si sposano).
Man mano che Bongkuch cresceva, i suoi ricordi della vita precedente si af­
fievolivano. Nel suo villaggio qualche bambino lo stuzzicava con il nomignolo di
« il ragazzo delle due vite » e questo può averlo indotto a rispondere di non
rammentare più i particolari che prima ricordava. Ad ogni modo egli cessò di ri­
ferire ad altri i suoi ricordi e credo che già all'età di dieci anni li avesse quasi di­
menticati. Anche i suoi insoliti comportamenti cessarono con lo svanire delle
sue immagini sulla sua vita precedente, ed egli proseguì il suo sviluppo, per
quanto ne so, come un ragazzo normale. Quando lo incontrai per l'ultima volta
nel 1980 era un giovanotto di diciott'anni e studiava alla scuola di N akhon Sa­
wan. Un residuo ultimo del suo comportamento Laotiano persisteva nella sua
passione verso il riso denso.

Il caso di Gillian e Jennifer Pollock


Gillian e Jennifer Pollock (due gemelle) nacquero a Hexham, nella regione
Inglese del Northumberland, il 4 Ottobre del 1958. Quando avevano fra i due e
i quattro anni, fecero diverse affermazioni in merito ad una loro vita precedente
come due sorelle più anziane. Joanna e Jacqueline, che il 5 Marzo del 1957 un
pirata della strada aveva deliberatamente ucciso sul colpo investendole con la lo­
ro stessa auto mentre camminavano sul marciapiede. Joanna aveva undici anni e
Jacqueline sei.
Il lutto per questa tragedia avvolse i loro genitori, John e Florence Pollock.
Il Sig. Pollock, tuttavia, era un convinto sostenitore della reincarnazione (sebbe­
ne sua moglie non lo fosse) e, quando la Sig.ra Pollock rimase incinta nel primo
semestre del 1958, egli le disse confidenzialmente che le due sorelle morte nel­
l'incidente si sarebbero reincarnate come due gemelle. Nonostante il diverso pa­
rere espresso dai medici egli continuò a sostenere la sua affermazione fino alla
nascita delle due sorelle che si dimostrarono appunto due gemelle. La nascita
confermava quindi la sua previsione apparentemente avventata almeno per
quanto riguardava la nascita di due gemelli. Le sue convinzioni ricevettero ulte­
riori conferme quando sia lui che sua moglie notarono che Jennifer, la più giova­
ne delle due, aveva due segni di nascita che corrispondevano ai segni che Jac­
queline aveva avuto sul suo corpo sia per quanto riguardava la locazione che per
ciò che concerneva la grandezza. Il segno che si trovava sulla fronte di Jennifer,
alla radice del naso, corrispondeva ad una cicatrice che Jacqueline si era fatta
quando era caduta, mentre l'altra, di colore marrone sul lato sinistro del bacino

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