Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

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ro casa nel Minnesota (non incontrai il padre di Roberta durante la mia visita).
Roberta fu assai amichevole con me ma, quando la incontrai, aveva già dimenti­
cato tutto ciò che sembrava ricordare. Tutte le informazioni in mio possesso de­
rivavano perciò dalla Sig.ra Morgan. Durante l'intervista e attraverso degli scam­
bi epistolari ella mi diede le seguenti informazioni.
Al culmine delle sue rivelazioni sulla vita precedente, Roberta si comporta­
va « a volte come un bambino adottato che conservava la completa memoria dei
suoi genitori e della sua precedente casa ». Ella diceva che la sua casa preceden­
te si poteva raggiungere percorrendo una lunga strada, che si trovava su una col­
lina e non vi erano altre abitazioni lì attorno. Roberta poi continuava descriven­
do la casa e la terra che la circondava ma sua madre poteva ricordare solo poco
di ciò che aveva detto, tranne il particolare riguardante il fatto che la famiglia vi­
veva in una fattoria dove vi erano cavalli e cani. Quando una volta la portarono
in una fattoria Roberta si incamminò direttamente verso i cavalli e raggiuntili li
accarezzò. Quando qualcuno le chiese: «Non hai paura dei cavalli? » aveva ri­
sposto: « No, sono stata molte volte sui cavalli ». Roberta spesso si riferiva anche
ad un veicolo a motore che il suo precedente padre possedeva (non si riusciva a
capire se si trattava di un'automobile o di un camion). A volte, indicando un vei­
colo diceva: « Lì c'è una macchina, simile a quella che aveva mio padre ». Rober­
ta sosteneva, inoltre, che «l'altra mamma e l'altro papà» vivevano nella stessa
città dove si trovava ora con i suoi attuali genitori. (Si trattava di una città diver­
sa da quella in cui li visitai). Una volta, mentre Roberta si trovava in macchina
con sua madre, indicò una strada e disse che quella era la strada dove aveva vis­
suto, ed alludeva ad una strada in terra battuta che si congiungeva all'arteria
principale. Voleva imboccare quella strada per incontrare la sua precedente fa­
miglia ma sua madre non glielo permise anche perché, a quel tempo, non poteva
neanche supporre che Roberta potesse avere ragione. La bimba in seguito rim­
proverò sua madre per diversi giorni per non averla portata a farle visitare i suoi
ex genitori nonostante avesse avuto l'opportunità di farlo (11).
Roberta chiese alla madre di comprarle dei giocattoli simili a quelli che ave­
va prima� ma quando sua madre le rispose di non sapere quali fossero, Roberta
si indispettì di quella che considerava una ottusità da parte della madre. In
un'altra occasione rimproverò sua madre perché non si ricordava della sua vita
precedente, credendo che un tale ricordo dovesse essere invece naturale. (Eppu­
re Roberta non affermava che la madre fosse stata partecipe della sua passata esi­
stenza).
Roberta, evidentemente, aveva delle immagini assai chiare delle sembianze
dei suoi precedenti genitori. Riferendosi alla sua ex madre diceva alla Sig.ra
Morgan: «Ti comporti come lei ma non è uguale a te » (12). Roberta preferiva il
modo con cui la madre precedente si occupava delle questioni domestiche,
compreso il suo modo di cucinare. Quando sua madre preparava qualche nuovo


(11) Desiderio di ritornare
Vedere la nota 4 di questo capitolo.
(12) Paragoni fra le madri
Vedere la nota 6 di questo capitolo.

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