Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Dodici casi di bambini l 99

Sono !ungi dal ritenermi soddisfatto della. mia stessa comprensione di que­
sto caso ma ho ritenuto proficuo presentarlo comunque poiché illustra bene al­
cune delle caratteristiche presenti in molti casi di reincarnazione in America e in
altri paesi. La fragilità di questo caso risiede principalmente nell'attitudine in un
certo senso eccessiva mostrata dalla madre verso le affermazioni di Michael e la
nostra incapacità, per le motivazioni esposte in precedenza, di verificare in modo
indipendente alcune delle asserzioni del bimbo presso la famiglia di W alter Mil­
ler o i suoi amici. In genere non riporto quei casi in cui, in presenza di elementi
verificabili, io non possa poi procedere con indagini indipendenti, ma altre con­
siderazioni mi hanno indotto, per quanto riguarda questo episodio, a mettere da
parte questa regola. Questa mia decisione viene suffragata da alcuni punti di for­
za che questo caso senza dubbio presenta. Esso, ad esempio, si è sviluppato in
un retroterra culturale che possiamo mediamente descrivere come ostile all'idea
della reincarnazione, e neppure si possono rintracciare plausibili motivazioni
che possano aver indotto i membri della famiglia Wright ad escogitare o a favori­
re un caso di questo genere caratterizzato da un'intensa triangolazione familiare
(14). Nel mondo fantasioso di quegli psichiatri che amano attribuire ad un mede­
simo episodio le motivazioni più disparate, a seconda dei loro desideri, si po­
trebbe facilmente supporre che la Si g.ra Wright abbia inventato tutto al fine di
tormentare suo marito o che Michael abbia concepito la storia per torturare sot­
tilmente i suoi genitori. È anche possibile che l'abbiano fatto, ma io non ci cre­
do. Non dovremmo affrettarci a considerare valido un motivo per il quale non
possiamo avvalerci di prove indipendenti almeno fino a quando non possiamo
ritenere che possa esservi un qualche vantaggio da una sua eventuale espressio­
ne. In questo caso è difficile credere che qualcuno possa aver approfittato delle
affermazioni di Michael in merito alla vita del fidanzato di sua madre, e anche la
frenetica telefonata giuntaci dalla Sig.ra Wright testimonia in modo abbastanza
evidente che le energie psichiche espresse in questo caso erano al di là della sua
possibilità di controllo.

Il caso di ErinJackson


Appresi dell'esistenza di questo caso quando la madre di Erin Jackson, la
Sig.ra Marilyn Jackson mi scrisse nel 1980. Nella lettera mi raccontava che Erin,
nata in una città dell'Indiana nel 1969, si mise a parlare, all'età di tre anni, di una
vita precedente che riteneva di ricordare. Dopo un breve scambio epistolare con
la Sig.ra J ackson mi decisi ad incontrar la insieme ad Erin nella città dell'Indiana
dove risiedevano. Le intervistai a lungo nell'estate del 1980. Il padre di Erin non


(14) Casi che presentano una relazione triangolare &a i genitori ed il soggetto
Ho studiato due casi, quello di Asha Rani in India e quello di Ma Tin Tin Myint in Birmania, in cui
il soggetto affermava che, nella sua precedente vita, era stata la prima moglie del suo attuale padre.
Nel caso di Taru Jiirvi, verificatosi in Finlandia, Taru affermò che (nella precedente esistenza di cui
aveva delle reminiscenze) era stata il primo marito della sua attuale madre. (In questo caso abbiamo quin·
di anche un « cambiamento di sesso » ).
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