Dimagrire N.181 — Maggio 2017

(Jacob Rumans) #1

È la bellezza che spegne la fame


Dimagrire n 9

L


a parola che non dobbiamo mai
usare se vogliamo veramente per-
dere peso è “debolezza”. La lotta
con se stessi, come quella che in-
gaggia Cristina ogni mattina per imporsi
sulla brioche, non porta da nessuna parte
e, anzi, distrugge l’autostima. Infatti, Cri-
stina conclude la sua lettera chiedendosi:
«Come mai sono così debole?». Ma non
è così che bisogna pensare. È necessario
invece fare attenzione a
quanto il mangiare sia
simbolo ed espressio-
ne della femminili-
tà: basta accorgersi
di quanto la bocca
somigli all’orga-
ni sessuale fem-
minile. Ed è
proprio questa

similitudine che ci aiuta a comprendere
che si ingrassa non perché si è deboli, ma
perché il femminile non è contento. Più
muore il desiderio, più aumentano i chili
e più si inasprisce la battaglia con se stessi.
Obbligarsi a non mangiare la brioche al
mattino è come dire alla propria femmi-
nilità, già scontenta: «Tu devi essere soffo-
cata!». Le donne che ingrassano mettono
a tacere la loro femminilità. Per uscire
da questa trappola bisogna cambiare lo
sguardo e chiedersi: «Che vestito mi metto
oggi? Il mio trucco va bene così? Sono
seducente? Gli uomini mi guardano?».
Il tema non è più “Devo controllare il
cibo”, ma “Devo essere ammirata come
donna, devo sedurre”. E non essere sedot-
ta, ogni mattina, dalla brioche.

Scegli il vestito migliore
Questo discorso l’ha capito bene Ilaria,
che mi scrive: «Sono una ragazza di 25
anni che sei mesi fa ha partorito una bim-
ba bellissima. Il parto è stata l’esperienza
più intensa della mia vita, anche se mi ha
lasciato un po’ di chili di cui vorrei sba-
razzarmi. L’ho sempre seguita, dottor Mo-
relli, pensando che se agissimo mettendo
in pratica le sue teorie il mondo sarebbe
migliore. E io mi impegnerò a farlo. Inizio
acquistando oggi il vestito più bello senza
aspettare di perdere peso per farlo!». An-
ziché impegnarsi ad allontanare il cibo e
privarsene, bisogna cercare la bellezza.
Il vestito più bello va comprato
prima di diventare magre per-
ché fa da stimolo all’immagine
femminile che, se soddisfatta,
blocca, naturalmente, il centro
della fame. n

gaggia Cristina ogni mattina per imporsi
sulla brioche, non porta da nessuna parte sulla brioche, non porta da nessuna parte
e, anzi, distrugge l’autostima. Infatti, Cri-
stina conclude la sua lettera chiedendosi:
«Come mai sono così debole?». Ma non
è così che bisogna pensare. È necessario
invece fare attenzione a
quanto il mangiare sia
simbolo ed espressio-
ne della femminili-
tà: basta accorgersi
di quanto la bocca
somigli all’orga-
ni sessuale fem-
minile. Ed è
proprio questa

e più si inasprisce la battaglia con se stessi.
Obbligarsi a non mangiare la brioche al Obbligarsi a non mangiare la brioche al
mattino è come dire alla propria femmi-mattino è come dire alla propria femmi-
nilità, già scontenta: «Tu devi essere soffo-nilità, già scontenta: «Tu devi essere soffo-
cata!». Le donne che ingrassano mettono cata!». Le donne che ingrassano mettono
a tacere la loro femminilità. Per uscire a tacere la loro femminilità. Per uscire
da questa trappola bisogna cambiare lo da questa trappola bisogna cambiare lo
sguardo e chiedersi: «Che vestito mi metto sguardo e chiedersi: «Che vestito mi metto
oggi? Il mio trucco va bene così? Sono oggi? Il mio trucco va bene così? Sono
seducente? Gli uomini mi guardano?». seducente? Gli uomini mi guardano?».
Il tema non è più “Devo controllare il Il tema non è più “Devo controllare il
cibo”, ma “Devo essere ammirata come cibo”, ma “Devo essere ammirata come
donna, devo sedurre”. E non essere sedot-donna, devo sedurre”. E non essere sedot-
ta, ogni mattina, dalla brioche. ta, ogni mattina, dalla brioche.

Scegli il vestito miglioreScegli il vestito migliore
Questo discorso l’ha capito bene Ilaria, Questo discorso l’ha capito bene Ilaria,
che mi scrive: «Sono una ragazza di 25 che mi scrive: «Sono una ragazza di 25
anni che sei mesi fa ha partorito una bim-anni che sei mesi fa ha partorito una bim-
ba bellissima. Il parto è stata l’esperienza ba bellissima. Il parto è stata l’esperienza
più intensa della mia vita, anche se mi ha più intensa della mia vita, anche se mi ha
lasciato un po’ di chili di cui vorrei sba-lasciato un po’ di chili di cui vorrei sba-
razzarmi. L’ho sempre seguita, dottor Mo-razzarmi. L’ho sempre seguita, dottor Mo-
relli, pensando che se agissimo mettendo relli, pensando che se agissimo mettendo
in pratica le sue teorie il mondo sarebbe in pratica le sue teorie il mondo sarebbe
migliore. E io mi impegnerò a farlo. Inizio migliore. E io mi impegnerò a farlo. Inizio
acquistando oggi il vestito più bello senza acquistando oggi il vestito più bello senza
aspettare di perdere peso per farlo!». An-aspettare di perdere peso per farlo!». An-
ziché impegnarsi ad allontanare il cibo e ziché impegnarsi ad allontanare il cibo e
privarsene, bisogna cercare la bellezza. privarsene, bisogna cercare la bellezza.
Il vestito più bello va comprato Il vestito più bello va comprato
prima di diventare magre per-prima di diventare magre per-
ché fa da stimolo all’immagine ché fa da stimolo all’immagine
femminile che, se soddisfatta,
blocca, naturalmente, il centro
della fame.
Free download pdf