National Geographic Italy - 11.2019

(Tina Meador) #1

«Ogni tanto dovevo fare la prepotente», dice JoAnn Morgan parlando


dei suoi 45 anni di carriera alla NASA. Morgan, responsabile della stru-


mentazione, era l’unica donna nella sala di controllo del Kennedy Space


Center durante il lancio di Apollo 11 nel luglio 1969. Cinquant’anni dopo,


le donne incontrano ancora molti ostacoli per afermarsi nella scienza.


Ma quelle che vi presentiamo qui, e i risultati che hanno ottenuto, impres-


sionano e ispirano ancora oggi. Alcune non hanno avuto il credito che


meritavano a tempo debito, ma per fortuna oggi la storia ne ha memoria.


1920-1958


  1. ROSALIND FRANKLIN
    IL DNA SVELATO IN FOTO
    Durante una conferenza alla
    quale partecipava anche
    James Watson, la chimica
    inglese presentò una foto
    realizzata con la tecnica
    di diffrazione a raggi X
    in cui si vedeva la doppia
    elica del DNA che lo stesso
    Watson, Francis Crick e
    Maurice Wilkins avrebbero
    poi descritto. Nel 1958
    Rosalind Franklin morì di
    cancro; nel 1962 i tre colleghi
    vinsero il Nobel senza
    menzionare il suo contributo.


1912-1997



  1. CHIEN-SHIUNG WU


LE PRIME ARMI ATOMICHE
Impegnata nel Progetto
Manhattan, che durante
la Seconda guerra
mondiale produsse le
prime armi nucleari, la fisica
sinoamericana contribuì a
sviluppare il processo di
separazione dell’uranio in
isotopi. Altri suoi esperimenti
portarono nel 1957
all’assegnazione del Nobel
per la fisica a due suoi colleghi
maschi: Tsung-Dao Lee e Chen
Ning Yang. Il suo contributo
non venne riconosciuto.


1932-2018


  1. PHYLLIS BOLDS
    I SEGRETI DEL VOLO
    La fisica afroamericana
    ha dedicato la carriera allo
    studio delle vibrazioni degli
    aeromobili e delle dinamiche
    del volo. Il suo lavoro
    ha contribuito in maniera
    fondamentale a ridurre gli
    effetti fisici negativi su aerei
    militari, personale di bordo
    e carichi. Ha svolto per tutta
    la vita il ruolo di tutore
    degli studenti per le materie
    STEM, incoraggiando molte
    allieve a intraprendere
    la carriera di scienziate.


1945-1985


  1. JEAN PURDY
    PRIMA NASCITA IN VITRO
    L’infermiera ed embriologa
    britannica faceva parte del
    gruppo a cui si deve la nascita,
    nel 1978, di Louise Brown,
    la prima bimba al mondo nata
    per fecondazione in vitro.
    Fino al 2015 la targa esposta
    all’ospedale dove avvenne
    la fecondazione menzionava
    solo i colleghi Robert Edwards
    e Patrick Steptoe. Nel 2010,
    quando sia Purdy che Steptoe
    erano morti, a Edwards è stato
    conferito il premio Nobel
    per la medicina.


1879 - DATA IG N OTA


  1. VERA DANCHAKOFF
    PIONIERA DELLE STAMINALI
    Dopo essersi sottratta agli
    studi artistici verso i quali
    la volevano indirizzare
    i genitori, fu la prima docente
    universitaria russa. Nel 1916
    descrisse le cellule staminali,
    da cui possono svilupparsi
    molti altri tipi di cellule.
    Nel 2001, durante un discorso
    al Forum sulla leucemia acuta,
    l’ematologo Marshall Lichtman
    ha chiarito: «Per il resto
    del XX secolo abbiamo
    aggiunto dettagli alle [sue]
    innovative intuizioni!»


1878-1968



  1. LISE MEITNER


LA FISICA DELLA FISSIONE
Fisica di origine austriaca,
Albert Einstein la chiamava “la
nostra Marie Curie” già prima
che lei scoprisse che i nuclei
atomici si possono dividere
a metà. Nel 1939 assieme
al nipote Otto Frisch, suo
assistente, spiegò e definì la
fissione nucleare. Il suo nome,
in quanto ebrea, fu escluso
da uno studio sperimentale
di fondamentale importanza.
A vincere il premio Nobel
per la chimica del 1944 fu
il suo ex collega Otto Hahn.


1897-1984


  1. JANAKI AMMAL
    ZUCCHERO PIÙ DOLCE
    Rifiutò un matrimonio
    combinato per studiare
    botanica; ibridò le varietà
    indiane della canna da
    zucchero creandone una
    più dolce e dando il via allo
    sviluppo di un’industria da
    30 milioni di tonnellate l’anno.
    Il suo lavoro veniva spesso
    ignorato dai colleghi maschi,
    ma il primo ministro Nehru l’ha
    voluta per rifare il censimento
    botanico dell’India; l’incarico
    le è valso un’alta onorificenza
    civile indiana.


1940-2011



  1. WANGARI MAATHAI


UN PIANETA VERDE
Nata in un’area rurale
del Kenya, ha sempre
creduto nella democrazia,
nei diritti umani e nella
tutela dell’ambiente.
Nel 1977 ha fondato il
Green Belt Movement,
un’organizzazione
ambientalista che ha lo
scopo di migliorare i mezzi
di sussistenza, in particolare
delle donne, piantando
alberi. È stata la prima donna
africana a ricevere il Nobel
per la pace (nel 2004).


1941-1981


  1. BEATRICE TINSLEY
    UNIVERSO IN ESPANSIONE
    A 26 anni sfidò il celebre
    astronomo Allan Sandage.
    Lui diceva che un giorno
    l’universo sarebbe collassato;
    lei che non avrebbe mai
    smesso di espandersi, e
    ricerche successive le hanno
    dato ragione. Quando il suo
    lavoro le impose di trasferirsi,
    divorziò e lasciò i suoi due
    figli con l’ex marito. A 40 anni,
    quando morì di cancro, era già
    nota come una delle maggiori
    esperte di evoluzione e
    invecchiamento delle galassie.

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