CYNTHIA GORNEY, BASATO SU WOMEN WARRIORS: AN UNEXPECTED HISTORY DI PAMELA TOLER. MONICA SERRANO, NGM. KELSEY NOWAKOWSKI. FONTI: ADRIENNE
MAYOR; LINDA HEYWOOD; BETH ANDERSON; WARWICK BALL; HEATHER HENNES; LINDA DEMERTZIS- BOUBOULIS; VERONICA TILLER; SARAH NELSON; PETER ALESHIRE
1582-1663
N Z I N G A
REGINA DELL’AFRICA OCC.
Nzinga usò sia la guerriglia
che la diplomazia per
difendere i suoi regni,
Ndongo e Matamba, dai
portoghesi. A quasi 75 anni
comandava ancora le sue
truppe in battaglia. Preparava
soldati di decenni più giovani
di lei guidandoli in severe
esercitazioni attraverso una
danza di guerra.
1771-1825
LASKARINA BOUBOULINA
COMANDANTE GRECA
Proprietaria di navi e patriota
greca, Bouboulina fece
costruire in segreto una
corazzata, organizzò una
flotta e la comandò durante
la guerra d’indipendenza
dall’impero Ottomano. Dopo
un attacco vittorioso a un
porto chiave degli Ottomani,
i soldati la soprannominarono
Kapetanisa, la capitana.
1780-1862
JUANA AZURDUY DE PADILLA
RIBELLE SUDAMERICANA
All’inizio del XIX secolo
Azurduy si oppose alla
dominazione spagnola.
Insieme al marito Manuel
Padilla formò un esercito che
combatté nei territori delle
odierne Bolivia e Argentina.
Guidò soldati uomini, si
distinse per l’audacia in
battaglia e combatté anche
dopo la morte del marito.
1847-1868
NAKANO TAKEKO
SAMURAI GIAPPONESE
Takeko guidò 30 donne
samurai contro gli imperiali
nel Nord del Giappone nel XIX
secolo. Si scontrarono con gli
uomini armati di fucile a colpi
di naginata (arma inastata
giapponese). Colpita a morte,
Takeko chiese che la sua testa
fosse staccata dal corpo
e sepolta affinché non
diventasse un trofeo.
1840-1889 CA.
LOZEN
GUERRIERA APACHE
Descritta come “uno scudo
per il suo popolo” dal fratello
Victorio, capo degli Apache
Chiricahua, Lozen combatté in
molte battaglie nell’America
sudoccidentale alla fine del
XIX secolo. Si racconta che
fosse una brillante stratega,
avesse poteri curativi e fosse
molto abile nel rubare i cavalli
ai nemici.
1892-1973 CA.
MILUNKA SAVIĆ
EROINA DI GUERRA SERBA
Insignita di molte medaglie
al valore, all’inizio Savić
si arruolò travestita da uomo
per partecipare alla prima
guerra balcanica. Come
accadeva spesso con le donne
che combattevano travestite,
fu scoperta quando fu ferita
da una granata. Si rifiutò di
lasciare l’esercito e partecipò
a tre guerre.