http://www.lescienze.it Le Scienze 69
Come imbrogliare
la democrazia
SICUREZZA INFORMATICA
I peggiori scenari di guerra cibernetica
per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020
di J. Alex Halderman, testo raccolto da Jen Schwartz
J. Alex Halderman è uno scienziato informatico che ha mostrato quanto sia facile truccare
le elezioni. Il suo gruppo di ricerca all’Università del Michigan esamina i modi in cui i
malintenzionati possono prendere di mira i punti deboli di macchine per il voto elettronico,
infrastrutture, seggi e registri elettorali, e non solo. Oggi Halderman dedica molto tempo a
sensibilizzare legislatori, esperti di sicurezza informatica e il pubblico in generale su come
rendere più sicure le elezioni. Negli Stati Uniti ci sono ancora gravi vulnerabilità che guardano
alla competizione presidenziale del 2020.
Date le falle del sistema, le capacità tecnologiche attuali e le motivazioni delle parti avverse,
Halderman ipotizza qui vari potenziali disastri della sicurezza cibernetica che potrebbero mettere
in dubbio le elezioni del 2020 e la democrazia stessa. Su una cosa però non ha il minimo dubbio:
«L’unico che può essere sicuro che il suo voto non sarà contato e non conterà nulla è chi non va a
votare. Non voglio certo tenere le persone lontane dai seggi». Quanto segue è un testo basato su
due conversazioni avute nell’ottobre 2018 e nel giugno 2019.
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016 hanno cam-
biato tutto. Hanno colto impreparata gran parte delle comuni-
tà dell’intelligence e della sicurezza cibernetica, e ci hanno fat-
to vedere che i nostri modelli delle minacce derivanti dagli atti di
guerra cibernetica erano sbagliati. Grazie al rapporto Mueller, og-
gi sappiamo che i russi hanno fatto uno sforzo serio e coordinato
per minare la legittimità del risultato delle elezioni del 2016. I loro
sforzi, credo, sono stati assai più organizzati e multiformi di quan-
to pensassimo inizialmente. E, per quanto ne so, da allora nessu-
no Stato della nostra federazione ha sottoposto a rigorose analisi
forensi le proprie macchine per il voto elettronico per verificare
se erano state compromesse. E sono abbastanza sicuro che i rus-
si torneranno nel 2020.
Ritengo che la comunità dell’intelligence continuerà a cercare
di fare luce su quello che stanno pianificando e su quello che stan-
no facendo gli attori malintenzionati. È incredibile quanti detta-
gli siano venuti fuori dalle accuse per azioni specifiche a carico di
esponenti delle alte sfere militari e politiche russe. Ma è difficile
capire ciò che non stiamo vedendo. Abbiamo inoltre analoghi li-
velli di visibilità per Corea del Nord, Iran o Cina? Potenzialmen-
te ci sono tanti sofisticati attori statali che vorrebbero colpirci nel
2020 e più avanti.
Dalle elezioni del 2016 molti Stati hanno apportato migliora-
menti alle loro macchine elettorali: ma non è abbastanza e il tutto
non sta avvenendo con sufficiente rapidità. In 40 Stati le macchi-
ne usate per il voto sono vecchie di almeno un decennio, e molte
di queste macchine non stanno ricevendo aggiornamenti per ri-
solvere i problemi di vulnerabilità. Quasi il 25 per cento degli Stati