la Repubblica - 31.10.2019

(Ann) #1
di Francesco Manacorda

di Roberto Petrini

ROMA — Il rito della busta del tabac-
co aperta, la cartina e il filtro arro-
tolate con abilità, poi la sigaretta,
esile e un po’ storta, così “rollata”,
è pronta per essere fumata. È una
fumata economica, un po’ fuori da-
gli schemi, destinata soprattutto al
pubblico giovane. Va di moda, ma
soprattutto costa meno. Un tabac-
caio di Milano ci aiuta a fare i conti:
un pacchetto medio di sigarette,
contenente venti pezzi, costa 5 eu-
ro; con le sigarette fai-da-te con la
stessa cifra ne fumi almeno il dop-

pio. Un pacchetto di tabacco da
una trentina di grammi costa 6-
euro, a questi va aggiunto 1 euro
per 50 cartine e il costo dei filtri
che per una scatola da 120 costa cir-
ca 2 euro. Di fatto un fumatore abi-
tuato ad un pacchetto al giorno
con più o meno la stessa cifra tira
avanti per due o tre giorni.
Ora per i fumatori fai-da-te arri-
va la stangata. La legge di Bilancio
agli articoli 76 e 77 introduce una
nuova imposta a quelli che vengo-
no definiti «accessori ai consumi
dei tabacchi», cioè filtri e cartine e
li pone di fatto sotto i Monopoli di
Stato: sarà infatti vietato l’acquisto
sugli economici siti che prolifera-
no all’estero con la minaccia di
multe e sanzioni.
Per il fumo dal sapore un po’ vin-
tage della “rollata” l’aggravio sarà
pesante: 25 centesimi su una confe-
zione di 50 cartine e qualcosa an-
che sui filtri che pure hanno un

prezzo assai basso. La moda ri-
schia di essere stroncata? Forse il
rincaro non basterà a bloccare la
crescita del mercato forte da quan-
do le sigarette tradizionali hanno
cominciato a costare di più, pro-
prio a causa delle tasse. Anche per-
ché il fumo fai-da-te ha anche un
aspetto per così dire ideologico: al-
cuni filtri sono biodegradabili. Op-
pure c’è il vantaggio dei vari aromi
che offre il mercato del tabacco in
busta utilizzato.
Comunque non è solo il fumo un
po’ scapigliato con la cartina a subi-
re l’aumento. Anche i tabacchi tra-
dizionali subiranno rincari per ef-
fetto della manovra con aumenti
delle imposte sulle varie tipologie,
dai sigari alle sigarette, dal preisto-
rico tabacco da fiuto ai trinciati.
Se dalla strada i tabaccai di Ro-
ma e Milano sono prodighi di infor-
mazioni, l’establishment del tabac-
co tace. Le multinazionali dalle

spalle grosse come la British Tobac-
co e Philip Morris che di solito non
si tirano indietro tacciono. «Non ab-
biamo ancora visto il testo», dico-
no quando interpellate. Silenzio an-
che dai Monopoli che pure sono il
“braccio armato” dell’operazione
sul caro-fumo. Come pure evitano
di rilasciare dichiarazioni quelli
della Federvarie, il comparto della
Confindustria dove figurano gli
sparuti produttori di cartine italia-
ni. Gli unici a farsi sentire sono i fu-
matori elettronici, gli svapatori del-
le e-cig, usciti vittoriosi dalla batta-
glia della manovra nonostante le
accuse rimbalzate nella rete negli
ultimi tempi: le e-cig riempirebbe-
ro i polmoni d’acqua si è sentito di-
re. «Siamo soddisfatti», hanno di-
chiarato quelli dell’Anafe. Sul fu-
mo romantico della rollata vince
quello sintetico della svapata. Co-
me poteva essere altrimenti?
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ROMA — «Stimiamo che verranno
rimborsati 100-200 euro a consuma-
tore». Il ministro dell’Economia Ro-
berto Gualtieri, da Porta a Porta, for-
nisce le prime cifre del mega esperi-
mento cashback (restituzione di
una parte dell’importo di un acqui-
sto) per favorire i pagamenti elettro-
nici. Il piano, contenuto nella legge
di Bilancio oggetto ieri di un ultimo
vertice a palazzo Chigi, prevede l’in-
troduzione di un superbonus da ri-
conoscersi a partire dall’inizio del
2021 in base alle spese con strumen-
ti di pagamento tracciabili (carte di
credito, bonifici bancari, banco-
mat). Ma tra le pieghe della Finanzia-
ria spuntano qua e là altri aggravi di
tasse: una vera e propria stangata ar-
riva sulle auto aziendali, una forma
di fringe benefit che usano molte

aziende per manager ma anche per
funzionari e dipendenti. «Di fatto si
triplica la tassazione», spiega l’ex vi-
ceministro dell’Economia Enrico Za-
netti su Eutekne. Oggi infatti per
molte aziende l’auto viene concessa
come integrazione dello stipendio: i
dipendenti devono naturalmente
pagarci le tasse che oggi riguardano
un imponibile che vale il 30 per cen-
to di un chilometraggio annuale
Aci, con le nuove norme pagheran-
no il 100 per cento. La manovra è or-
mai ad un passo dal traguardo parla-
mentare: dovrebbe arrivare la pros-
sima settimana al Senato. La bozza
della manovra è praticamente defi-
nita, c’è l’accordo sulle partite Iva e
gli ostacoli più grossi sembrano esse-
re ormai superati. Ma resiste ancora
un nodo su cui la maggioranza si in-

ceppa - almeno momentaneamente


  • ed quello dei finanziamenti per Ra-
    dio Radicale. Giuseppe Conte si era
    impegnato a chiudere la manovra
    con il vertice convocato nel pome-
    riggio di ieri ma l’incontro ha dovu-
    to tenersi in due tempi, perché Lui-
    gi Di Maio ha dato lo stop al rinnovo
    della convenzione con l’emittente:
    «Ci sono di nuovo 8 milioni all’anno
    per tre anni a Radio Radicale. Ma dia-
    moli ai terremotati...». Frasi che han-
    no infranto di colpo l’auspicio for-
    mulato poco prima dal segretario
    Pd Nicola Zingaretti: «Spero che il
    vertice di ieri sia l’inizio di una nuo-
    va stagione». Chiude il sottosegreta-
    rio all’Editoria Andrea Martella an-
    nunciando che ci sarà il finanzia-
    mento e che «in tempi rapidi sarà
    espletata la gara». Accordo fatto an-


che sulla mini flat tax per le partite
Iva. I grillini non volevano paletti,
Pd e Tesoro invece volevano frenare
l’agevolazione. Si chiude con due pa-
letti su quattro: divieto di cumulo e
di spese per il personale sopra i 20
mila euro. Confermata la necessità
di certificare le spese da portare in
detrazione con i pagamenti elettro-
nici (da quelle per lo sport dei figli ai
funerali) ma senza includere ticket
e acquisti in farmacia, dove si potrà
continuare a pagare anche in con-
tanti e a godere dello sconto fiscale
del 19%. Il 2020 vedrà per la prima
volta anche una limitazione delle de-
trazioni in base al reddito: lo sconto
scenderà per chi guadagna più di
120mila euro fino ad azzerarsi per
chi supera i 240mila euro.
— r.p. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

S


uccede a volte che lo Stato non
sia quel colosso burocratico a
cui ci ha abituati una narrazione
stanca e ripetitiva. Succede anzi
che abbia antenne sensibili, sia
capace di captare i movimenti
nella società e si muova con
inaspettata rapidità per
affrontarli. Succede, però,
specialmente in campo fiscale.
Così la vista sempre più diffusa di
nuove e vecchie generazioni che
lasciano in tabaccheria gli
obsoleti pacchetti di sigarette per
dedicarsi alla giocosa e tattile
attività del “rollare” il proprio
manufatto con tabacco, filtro e
cartina, ha evidentemente spinto
qualche funzionario delle Entrate
a suggerire la piccolissima ma
significativa tassa che oggi
conquista i titoli dei giornali.
Mezzo centesimo per cartina,
cifra leggerissima e impalpabile
proprio come quel foglietto che
brucia in pochi minuti, ma che
moltiplicata per migliaia di
“rollate” a ogni ora potrebbe dare
qualche soddisfazione all’Erario.
Alla classica e assai dibattuta
funzione etica delle tasse che
colpiscono il vizio - sia esso fumo,
gioco, alcool o bibita gasata - si
aggiunge comunque ora
un’inedita funzione del Fisco.
Come i “trendwatcher”, gli esperti
sguinzagliati dalle multinazionali
del consumo per capire se l’anno
prossimo in tutto il mondo si
porteranno le calze al ginocchio
dei discotecari di Tokyo o le
canotte traforate dei burini
losangelini, così qualche oscuro
burocrate sta cercando proprio
ora fenomeni nuovi e magari
tassabili. Ostensori di borracce in
metallo, praticanti di yoga,
scorrazzatori in monopattino
sono avvisati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commento


Il senso


del Fisco


per le mode


SRDJANPAV/GETTY IMAGES

La manovra

Superbonus per chi usa il bancomat


Tasse triplicate sulle auto aziendali


Il caso


Stangata sul fumo fai da te


Prezzo delle cartine su del 25%


Colpiti i più giovani


che ricorrono


al tabacco in busta


per pagare meno


Premio di 200 euro


ma solo dal 2021


Compromesso sulle


partite Iva, stop


alle detrazioni


per chi guadagna


oltre 120 mila euro


. Giovedì,^31 ottobre^2019 Politica pagina^11

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